Nel sistema pensionistico italiano, esiste una possibilità per raggiungere prima i requisiti necessari alla pensione. Si tratta del riscatto della laurea, ovvero la conversione degli anni universitari in anni contributivi utili al raggiungimento della pensione. In questo modo, il lavoratore può andare in pensione prima, aumentando l’importo del proprio assegno. Il Mio Bonus ti spiega come funziona il riscatto della laurea, in cosa consiste la modalità agevolata, i costi dell’operazione e i casi in cui conviene sfruttare questa modalità.
Riscatto di laurea: in cosa consiste?
Il riscatto della laurea è un’opportunità offerta dall’INPS per permettere ai cittadini di convertire i loro anni di studi universitari in anni contributivi.
Con il riscatto di laurea, i lavoratori possono raggiungere la pensione in anticipo, in quanto si aggiungono 3 o 5 anni ai requisiti utili per il pensionamento.
Si tratta di un’operazione a pagamento, con possibilità di rateizzazione, legata alla presenza di una condizione: il conseguimento del diploma. Infatti, per poter ottenere il riscatto alla laurea, è necessario che il corso di studi universitario sia stato concluso.
Inoltre, si possono riscattare sia gli anni della laurea triennale sia quelli della magistrale. Ma si può anche optare per un riscatto parziale, qualora non si sia interessati al riscatto totale di tutti gli anni universitari.
Benefici del riscatto di laurea
Accesso alla pensione in anticipoIntegrazione del requisito contributivoAumento del calcolo della pensione
Cosa si può riscattare?
I titoli universitari riconosciuti ai fini del riscatto sono i seguenti:
- diplomi universitari, relativi a corsi di durata non inferiori a due e non superiori a tre anni;
- diplomi di laurea del “vecchio ordinamento”, di durata non inferiore ai quattro e non superiore ai sei anni;
- dottorati di ricerca;
- diplomi di specializzazione, conseguiti in seguito alla laurea e al termine di corsi di durata non inferiore ai due anni;
- diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM);
- laurea triennale, laurea magistrale e laurea specialistica;
- titoli di studio conseguiti all’estero riconosciuti in Italia.
Cosa non si può riscattare?
Invece, sono esclusi dal riscatto della laurea:
- gli anni universitari fuori corso;
- i periodi già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa (ad esempio, i periodi in cui il richiedente è stato contemporaneamente studente e lavoratore);
- i diplomi di laurea conseguiti all’estero e non riconosciuti in Italia.
Chi può richiedere il riscatto della laurea?
Possono richiedere il riscatto della laurea tutti i lavoratori dipendenti, del settore pubblico e privato, ma anche i lavoratori autonomi e i parasubordinati.
La facoltà di riscattare la laurea, infatti, è concessa a tutti gli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), alle relative forme sostitutive ed esclusive e alla Gestione separata.
Importante
Nel caso delle Casse di previdenza per i liberi professionisti possono esserci modalità e regole diverse per il riscatto di laurea.
Inoltre, possono riscattare gli anni universitari anche gli inoccupati, ovvero coloro che non hanno ancora iniziato un’attività lavorativa e quindi non sono iscritti ad una gestione previdenziale.
Quanto costa il riscatto della laurea?
Il costo del riscatto di laurea varia a seconda di una serie di fattori, tra cui il sistema di liquidazione (contributivo o retributivo).
Tuttavia, gli oneri sono deducibili fiscalmente e con possibilità di rateizzazione in 10 anni.
Infatti, è importante ricordare che questa spesa è detraibile in fase di dichiarazione dei redditi. Nello specifico, la detrazione è pari al:
- 19% di detrazione, se si sostiene la spesa per un familiare a carico;
- 100% di detrazione, se la spesa per il riscatto è per se stessi.
Nel caso della rateizzazione, l’addebito avviene sul conto corrente in 120 rate mensili. Il pagamento, che può essere ritardato massimo 5 volte e di non oltre 30 giorni, può essere sospeso in qualsiasi momento. In caso di interruzione, viene accreditato solo il periodo versato fino a quel momento.
Riscatto nel sistema contributivo
Per i titoli di studio conseguiti a partire dal 1° gennaio 1996 si applica il sistema contributivo. Ciò significa che, per il calcolo, si applica l’aliquota contributiva della propria gestione previdenziale, in vigore alla data di presentazione della domanda, sulla retribuzione degli ultimi 12 mesi.
Esempio di riscatto con il sistema contributivo
Ipotizziamo che un lavoratore dipendente voglia riscattare gli anni universitari dal 2001 al 2006 e presenti la domanda nel 2021. La sua aliquota contributiva è pari al 33% e si ipotizza una retribuzione degli ultimi 12 mesi pari a 34.500 euro. L’importo da pagare per il riscatto dei 5 anni universitari è di 56.925 euro (34.500 x 33% = 11.385 x 5 anni = 56.925).
Riscatto nel sistema retributivo
Per gli anni universitari che rientrano nel sistema retributivo (entro il 31 dicembre 1995), l’importo varia a seconda di diversi fattori:
- sesso;
- età;
- anzianità contributiva;
- periodo da riscattare;
- retribuzione degli ultimi anni.
Riscatto di laurea agevolato
Oltre al riscatto di laurea ordinario, nel 2019 è stato introdotto un metodo più vantaggioso dal punto di vista economico. Si tratta del riscatto di laurea agevolato e consiste nel convertire gli anni universitari ai fini pensionistici a costi più sostenibili per i lavoratori.
Possono optare per il riscatto agevolato tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici e privati, gli autonomi e i liberi professionisti. Non sono previsti limiti di età e, anche in questo caso, si può optare per il pagamento a rate.
Attenzione
Possono beneficiare della forma agevolata sia i periodi successivi al 1° gennaio 1996 sia quelli antecedenti. Nel caso dei periodi antecedenti il 1996, è necessario applicare il metodo di calcolo contributivo.
Quanto costa il riscatto laurea agevolato?
Per richiedere il riscatto di laurea agevolato, la liquidazione dell’assegno pensionistico deve essere fatta con il sistema contributivo.
Inoltre, in questo caso, l’aliquota contributiva del 33% si applica sempre al reddito minimo della Gestione Artigiani e Commercianti, che nel 2023 è pari a 17.504,00 euro.
Di conseguenza, il costo per il riscatto di un anno è di circa 5.776 euro (17.504 x 33%), contro i circa 13.200 euro nel caso del riscatto ordinario (e ipotizzando una retribuzione annua di 40.000 euro).
Riscatto laurea: quando conviene?
Visti i costi elevati che comporta il riscatto della laurea, bisogna valutare con attenzione se conviene realizzare questa operazione ai fini pensionistici.
Nello specifico, occorre confrontare il costo da sostenere per il riscatto con il numero di assegni mensili pensionistici che si potranno ottenere in anticipo e con l’aumento dell’importo.
Ad esempio, riscattare la laurea è conveniente per chi si è laureato in corso e ha iniziato a lavorare molto presto. Infatti, in questo caso, il riscatto degli anni universitari potrebbe avvicinare in maniera significativa il lavoratore al requisito contributivo per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne).
Come fare la domanda
La domanda per il riscatto di laurea deve essere effettuata, in via telematica, attraverso uno dei seguenti canali dell’INPS:
- online, sul sito web dell’INPS, seguendo il percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Portale riscatti – ricongiunzioni” e autenticandosi con SPID, CIE o CNS;
- Contact Center al numero 803 164 (gratuito da telefono fisso) o 06 164164 (da telefono mobile);
- ente di patronato.
Documenti necessari
In fase di presentazione della domanda, è necessario allegare i seguenti documenti:
- copia del documento d’identità;
- certificato di laurea o dichiarazione sostitutiva in cui viene indicato il tipo di laurea, l’università, la data di conseguimento del diploma, la durata ed eventuali anni fuori corso.
Simulatore riscatto di laurea
Sul sito web dell’INPS è disponibile un simulatore che consente di ottenere informazioni personalizzate circa il riscatto della laurea.
Per effettuare la simulazione non sono richieste credenziali di accesso. È sufficiente inserire in modo anonimo alcuni dati utili per il calcolo. Il simulatore, infatti, restituisce il costo del riscatto, l’eventuale rateizzazione e l’inizio della pensione con il riscatto (confrontandolo con l’inizio senza riscatto).
Aggiornamenti per il 2024
Si prospetta una nuova opportunità di riscatto della laurea per i lavoratori del sistema previdenziale contributivo puro, come delineato nella bozza della Legge di Bilancio 2024. Questa misura è pensata per agevolare l’incremento contributivo dei lavoratori più giovani, in particolare di coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996. I lavoratori del sistema contributivo puro avranno la possibilità di riscattare fino a 5 anni di studi universitari nel biennio compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.
Il limite massimo di anni di studi universitari che può essere riscattato è fissato a 5, considerando anche periodi non consecutivi. L’obiettivo è di colmare eventuali buchi contributivi che si sono verificati tra il primo anno di contribuzione e l’ultimo, purché rientrino nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1996 e il 31 dicembre 2023. Qualsiasi periodo riscattato al di fuori di questi limiti temporali comporterà l’annullamento del riscatto precedentemente effettuato.
Per determinare il costo ordinario del riscatto della laurea è necessario quantificare la retribuzione complessiva percepita nei 12 mesi antecedenti la domanda di riscatto della laurea, moltiplicata per l’aliquota contributiva Ivs. Tale aliquota è, di norma, del 33%, ma varia a seconda dell’ente previdenziale di appartenenza.
Mia figlia Laura che compie 29 anni il 24 dicembre 2023 lavora assunta come farmacista da 3 anni ( assunzione il 6/1/2020). Si è laureata nel 2020 in Farmacia, laurea magistrale di 5 anni, in 6 anni, quindi con un anno fuoricorso.
Le domande sono:
1) può riscattare 6 anni oppure solo 5 ?
2) ha diritto al riscatto agevolato di 5200 E/ anno, detraibile al 100%, spalmabili in 120 rate ?
3) la convenienza potrebbe essere quella , allo stato attuale della normativa, che dopo 20 di anzianità potrebbe passare a lavorare con partita IVA, presso farmacie, modalità attualmente molto richiesta ?
avendo poi diritto a maturare la pensione di vecchiaia con un anticipo di 5 o 6 anni, gli anni riscattati, rispetto all’età che sarà poi stabilità, attuali 67 anni ?
Grazie
Alfredo Porro
Buon pomeriggio sig. Alfredo,
gli anni universitari fuori corso sono esclusi dal riscatto della laurea, per cui può riscattare solo i 5 anni. Possono richiedere il riscatto della laurea tutti i lavoratori dipendenti, del settore pubblico e privato, ma anche i lavoratori autonomi e i parasubordinati. Per maggiori informazioni, può rivolgersi all´INPS che gestisce direttamente la tematica, le lascio i numeri diretti: 803 164 (gratuito da telefono fisso) o 06 164164 (da telefono mobile).
Un saluto
Sono un docente e quest’anno è il mio trentasettesimo anno di ruolo,ho 62 anni e a Giugno 2024 compio 63. Attualmente sto riscattando gli anni universitari ( quattr) su una richiesta fatta nel 1989 ,in più mi soo già stati riconosciuti 15 mesi di servizio militare in qualita’ di ufficiale dell’esercito. Dal 2008 risulto invalido civile al 80% e da tre anni al 100% con la conclusione da parte della commissione di inabilità al lavoro. Questo periodo ,da circa 5 mesi sono sulla sedia a rotelle per un problema al piede destro ( sono diabetico insulino -dipendente. Tra tante voci e tante possibilità non riesco ad individuare che tipo di pensione mi spetti e se per non perderne parte non mi convenga ritornare a scuola . Grazie
Buongiorno,
Ti consiglio di recarsi a un CAF o ente di patronato, perché potranno analizzare meglio e nel dettaglio la tua situazione.
Un saluto