Nel contesto economico attuale, molte persone si trovano ad affrontare situazioni di difficoltà finanziaria a causa di eventi imprevisti come la perdita del lavoro o altre circostanze che limitano la loro capacità di guadagno. In risposta a questa sfida, è stata introdotta la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA), un nuovo strumento di sostegno finanziario temporaneo che permette di anticipare il trattamento pensionistico. Il Mio Bonus ti presenta come funziona e quali sono i requisiti della Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA) nel 2023.
Indice
Che cos’è la Rendita integrativa temporanea anticipata (RITA)?
Infatti, grazie a questo strumento, i cittadini possono anticipare la propria pensione attraverso un’integrazione del reddito, in attesa del conseguimento della pensione di vecchiaia.
Introdotta dalla Legge di Bilancio 2017, l’anno successivo è diventata una misura strutturale. La sua gestione è nelle mani del COVIP (Commissione di vigilanza sui Fondi Pensione), che la definisce come “erogazione frazionata del montante accumulato da un aderente a una forma pensionistica sotto forma di rendita, fino al conseguimento dell’età anagrafica per l’accesso alla pensione di vecchiaia”.
Rendita integrativa temporanea anticipata: a chi spetta?
Per accedere alla RITA, è necessario soddisfare determinati requisiti e presentare la documentazione richiesta per dimostrare la propria necessità finanziaria temporanea.
Nello specifico, la RITA può essere richiesta da tutti i lavoratori (subordinati, autonomi e liberi professionisti), compresi i dipendenti del settore pubblico, purché presentino i seguenti requisiti:
- aver accumulato almeno 20 anni di contributi nei regimi obbligatori di appartenenza;
- essere iscritti ad un fondo di previdenza integrativa per almeno 5 anni;
- aver cessato l’attività lavorativa. Solo dopo aver ottenuto la RITA è possibile riprendere a lavorare;
- maturare l’età per la pensione di vecchiaia (67 anni) entro 5 anni dalla cessazione dell’attività e dalla richiesta della RITA. In altre parole, bisogna aver compiuto 62 anni al momento della richiesta.
La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto dei requisiti alternativi rivolti, in particolare, agli inoccupati di lungo periodo. In questo caso, le condizioni sono:
- aver cessato l’attività lavorativa;
- essere inoccupati da almeno 24 mesi;
- maturare l’età per la pensione di vecchiaia entro 10 anni dalla cessazione dell’attività e dalla richiesta della RITA. In questo caso, è possibile richiedere la RITA a partire dai 57 anni;
- essere iscritti ad un fondo di previdenza integrativa per almeno 5 anni.
Vantaggi della RITA
La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata offre numerosi vantaggi sia per i beneficiari che per il sistema previdenziale nel suo complesso. Per i beneficiari, la RITA rappresenta un’opportunità preziosa per affrontare situazioni di emergenza finanziaria temporanea. Questo strumento può aiutare a coprire spese urgenti come le spese mediche, le bollette o i pagamenti delle ipoteche, evitando il ricorso a prestiti ad alto interesse o l’accumulo di debiti.
Inoltre, la RITA può fornire una maggiore tranquillità finanziaria, consentendo ai beneficiari di concentrarsi sulla risoluzione delle loro difficoltà senza dover affrontare ulteriori preoccupazioni economiche. Ciò può contribuire a ridurre lo stress e a migliorare il benessere generale delle persone che si trovano in situazioni di necessità finanziaria.
Dal punto di vista del sistema previdenziale, la RITA può contribuire a migliorare la sostenibilità finanziaria nel lungo termine. Infatti, fornendo un sostegno finanziario temporaneo ai beneficiari, si riduce la possibilità che debbano ricorrere a forme di assistenza sociale più onerose per il sistema previdenziale.
In questo modo, la RITA può essere considerata come un meccanismo preventivo per evitare situazioni di bisogno estremo e sostenere una maggiore stabilità economica.
Come funziona Rendita integrativa temporanea anticipata?
I contribuenti iscritti ad un Fondo Pensione o ad un Istituto assicurativo hanno la possibilità di accedere a una somma di denaro in anticipo rispetto alla rendita pensionistica prevista.
A seconda delle esigenze di ciascuno, è possibile richiedere la totalità o una sola parte di quanto maturato nel fondo pensione integrativo. La durata della RITA è fino al raggiungimento dei 67 anni d’età.
Infatti, la RITA è una forma di pensione anticipata, che consente di ricevere in anticipo la somma nel proprio fondo pensione. Così facendo, è possibile far fronte ad un periodo di disoccupazione precedente la pensione (in cui, come si sa, è difficile reinserirsi nel mondo lavorativo) oppure si può decidere volontariamente di lasciare il proprio lavoro.
Modalità di erogazione
La RITA viene erogata dal proprio fondo pensionistico integrativo, in base agli accordi definiti nel contratto iniziale. Essa può essere erogata mensilmente oppure a cadenza bimestrale o trimestrale. Tuttavia, non è possibile ricevere tutta la somma in un unico pagamento.
Inoltre, è possibile richiedere l’erogazione di:
- tutto il capitale accumulato;
- solo una parte del capitale accumulato. La parte residua rimane come pensione integrativa, che verrà percepita quando si raggiunge l’effettivo pensionamento.
Quanto costa la RITA?
Il costo della Rendita integrativa temporanea anticipata dipende dall’Ente erogatore del fondo pensione integrativo scelto. Infatti, in base agli accordi stipulati, la RITA può essere:
- gratuita;
- cifra una tantum;
- ricorrente.
Cumulabilità con altre prestazioni
Un importante punto a favore della RITA è la sua cumulabilità con altre prestazioni pensionistiche. Grazie a questa caratteristica, è possibile integrare quanto percepito da altre fonti con la RITA. Infatti, la RITA è cumulabile con:
Rendita integrativa temporanea anticipata: come richiederla?
Per richiedere la RITA, occorre rivolgersi al proprio fondo pensionistico complementare. Sarà questo, infatti, a mettere a disposizione un apposito modulo per la domanda.
In fase di richiesta, è necessario dimostrare lo status di disoccupazione e il possesso di tutti gli altri requisiti, attraverso una dichiarazione sostitutiva di certificazione.
Inoltre, è possibile interrompere in qualsiasi momento la Rendita integrativa temporanea anticipata. Così, non verrà più erogato il capitale e la parte rimanente rimane investita. Infatti, quest’ultima verrà percepita una volta raggiunta la pensione di vecchiaia.