🔍 Quanti contributi servono per andare in pensione anticipata?
Per andare in pensione anticipata servono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Al giorno d’oggi, l’età per andare in pensione è fissata a 67 anni, con almeno 20 anni di contributi versati. Ma, come si può andare prima in pensione? Esiste la possibilità di andare in pensione qualche anno prima, in base a determinati requisiti che devono essere soddisfatti. In questo articolo de Il Mio Bonus ti raccontiamo tutto quello che c’è da sapere sulla pensione anticipata, come funziona nel 2023 e le novità che stanno per arrivare.
Indice
Quando si parla di pensione, solitamente ci si riferisce alla pensione di vecchiaia, la forma di pensione che spetta ai lavoratori al raggiungimento di un’età anagrafica pari a 67 anni e dopo almeno 20 anni di contribuzioni.
Tuttavia, il sistema pensionistico italiano, gestito dall’ente INPS, prevede anche un altro tipo di pensione, la pensione anticipata. Questa, a sua volta, si divide in diverse casistiche sulla base di requisiti differenti.
L’attuale pensione anticipata è stata introdotta il 1º gennaio 2012 con la Legge Fornero, in sostituzione della pensione di anzianità. All’epoca, l’anzianità contributiva si raggiungeva a 42 anni e 1 mese per gli uomini e a 42 anni e 1 mese per le donne. Ad oggi, invece, i requisiti contributivi sono stati rivisti e modificati più volte in seguito all’adeguamento alla speranza di vita.
Tuttavia, nel 2019 tali adeguamenti sono stati sospesi fino al 31 dicembre 2026, lasciando invariato il requisito di contributi versati a:
Insieme alla sospensione degli adeguamenti alla speranza di vita, nel 2019 è stata anche introdotta una finestra mobile di tre mesi per i lavoratori che maturano i requisiti per la pensione anticipata. Perciò, questi soggetti devono attendere tre mesi prima di percepire il prima rata di pensione, pur avendo già i requisiti necessari.
Chiaramente, l’importo spettante nel momento in cui si decide di andare in pensione dipende da tanti fattori. Per questo motivo, non è possibile calcolare con esattezza l’importo dell’assegno pensionistico e nemmeno stimare una cifra.
Bisogna essere a conoscenza del fatto che l’importo che percepiscono coloro che beneficiano della pensione anticipata è minore dell’importo della pensione di vecchiaia ordinaria.
Nello specifico, la riduzione dell’assegno pensionistico ha l’obiettivo di disincentivare ed è pari a:
La domanda per la pensione anticipata può essere presentata secondo le seguenti modalità:
Oltre alla pensione anticipata ordinaria, esistono altre strade che permettono di uscire dal lavoro in anticipo. Ciascuna di esse, però, presenta requisiti specifici che bisogna conoscere per valutare bene se può essere o meno una strada percorribile.
Nella categoria dei “lavoratori precoci” rientrano coloro che hanno effettuato almeno 12 mesi di contribuzione per periodi di lavoro effettivo prima del compimento del 19º anno di età. Come conseguenza del loro inizio precoce, hanno diritto alla pensione anticipata in seguito a 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica.
L’agevolazione, però, è concessa soltanto ai lavoratori (sia ai dipendenti del settore privato o pubblico sia agli iscritti presso le gestioni speciali dei lavoratori autonomi), che si trovano in uno dei seguenti profili:
Esiste un’opzione pensionistica, denominata pensione anticipata contributiva, per coloro che hanno iniziato a versare contributi a partire dal 1º gennaio 1996. Questi lavoratori, infatti, rientrano interamente nel sistema contributivo, diversamente da altre fasce di lavoratori che rientrano nei regimi retributivi o misti.
Questi lavoratori, al compimento del 64º anno di età, possono richiedere la pensione anticipata contributiva se soddisfano i seguenti requisiti:
L’Opzione Donna, come suggerisce il nome, è un’opzione di pensione anticipata rivolta alle sole donne. Consiste nell’ingresso anticipato al sistema pensionistico se si presentano i seguenti requisiti al 31 dicembre 2022:
Per poter accedere all’Opzione Donna, le lavoratrici devono accettare il calcolo della pensione mediante il sistema contributivo. Questo di solito in una penalizzazione intorno al 25% sull’assegno mensile rispetto al sistema pensionistico misto.
L’Ape Sociale (il cui nome deriva da “Anticipo PEnsionistico”) è uno strumento di accompagnamento alla pensione di vecchiaia che si rivolge ai lavoratori dipendenti (pubblici e privati), agli autonomi e ai parasubordinati, esclusi i liberi professionisti iscritti ad ordini e collegi.
Come funziona l’Ape Sociale? Questo sussidio economico spetta ai lavoratori che hanno almeno 63 anni e 30 o 36 anni di contributi versati, e che fanno parte di determinate categorie di persone “svantaggiate”.
I profili tutelati da questa misura sono i seguenti:
La Quota 103, introdotta nel 2023 per sostituire la Quota 102, è una misura che consente ai lavoratori (sia i dipendenti pubblici e privati sia gli autonomi) di andare in pensione con un’età anagrafica minima di 64 anni e 38 anni di contributi versati.
Per poter usufruire di questa pensione anticipata, i lavoratori devono maturare i due requisiti entro il 31 dicembre 2022. Infatti, oltre tale data, la Quota 102 non sarà più in vigore.
Rivolta ai lavoratori del settore privato, l’Isopensione (o esodo dei lavoratori anziani) è un assegno equivalente alla pensione pagato dall’azienda fino al perfezionamento dei requisiti per la pensione ordinaria.
Può essere impiegata solo dalle aziende che impiegano mediamente più di 15 dipendenti e in seguito a un accordo tra azienda, INPS e sindacato dei lavoratori.
Per riassumere al meglio le varie tipologie di pensione anticipata è stata creata una tabella aggiornata al 2023.
Tipo di pensione | Età anagrafica | Età contributiva | Condizioni | Finestra mobile |
Pensione anticipata ordinaria | - | 42 anni e 10 mesi per gli uomini; 41 anni e 10 mesi per le donne | - | 3 mesi dalla maturazione dei requisiti |
Lavoratori precoci | - | 41 anni | - | 3 mesi dalla maturazione dei requisiti |
Pensione anticipata contributiva | 64 anni | 20 anni | L’importo della pensione deve essere almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale | - |
Quota 103 | 62 anni | 41 anni | Maturazione dei requisiti entro il 31/12/2022 | 3 mesi per il settore privato; 6 mesi per il settore pubblico |
Quota 102 | 64 anni | 38 anni | Maturazione dei requisiti entro il 31/12/2021 | 3 mesi per il settore privato; 6 mesi per il settore pubblico |
Opzione Donna | 60 anni (59 anni con 1 figlio, 58 anni con 2+ figli) | 35 anni | Maturazione dei requisiti entro il 31/12/2022 | 12 mesi per le dipendenti; 18 mesi per le autonome |
APE Sociale | 63 anni | 30 anni (36 per lavori gravosi) | Specifici requisiti | - |
Isopensione | 60 anni | - | Accordo con l’impresa e INPS | - |
Per andare in pensione anticipata servono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Andando in pensione prima del compimento dei 67 anni d'età, l'assegno pensionistico viene ridotto dell'1% per ogni anno di anticipo atteso entro un massimo di due anni e del 2% per ogni anno aggiuntivo ai primi due.
È consigliabile presentare la domanda per la pensione qualche mese prima della decorrenza del trattamento pensionistico. Questo vale sia per la pensione di vecchiaia che per tutte le forme di pensione anticipata (ordinaria, Opzione Donna, Quota 103, ecc.).
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Salve volevo un informazione io ho iniziato a lavorare nel 1983 devo maturare i 41 anni di contributi a settembre 2025 svolgo un lavoro usurante per notti più di 64 notti l’anno andando in pensione con questa formula cioè 41 di contributi usurante e precoce di quanto mi verrebbe decurtato il mio assegno pensionistico?
Buongiorno sig. Stefano,
ci sono diversi fattori da tenere in considerazione. Per avere maggiori chiarimenti in merito, deve contattare l’INPS ai seguenti numeri: 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 (da rete mobile).
Un saluto
andando in pensione con la fornero per il max della contribuzione e non per raggiungimento limiti di età
si può avere un contratto lavorativo?
Buongiorno,
È possibile lavorare dopo la pensione, tranne nei casi in cui la pensioni vieti il cumulo tra reddito di lavoro e reddito da pensione. Ma la pensione anticipata ordinaria lo consente.
Un saluto
Mi chiamo Giacalone Riccardo le chiedo ho fatto domanda per la pensione anticipata precoce ma ci sono state dei problemi sui contributi mancanti ilsindacato mi ha consigliato ape sociale cosa e successo la pensione precoce mi e stata respinta piu di una volta e mi stataaccettata l,ape sociale a mio svantaggio perche io ho 63 anni e 41 anni contributi mi hanno cosigliato di fare domanda di pensione quota 103 chissa se ho fatto lascelta giusta ?
Buongiorno,
Non so cosa sia meglio in base alla sua situazione contributiva, ma per la Quota 103 occorre avere, al 31 dicembre 2023, 41 anni di contributi versati e 62 anni d’età. Invece, per la pensione anticipata, il requisito è di 42 anni e 10 mesi di contributi versati.
Un saluto!
salve sono un lavoratore precoce ho maturato 41 anni di contributi e sto usufruendo della legge 104 per mia suocera convivente con me, in quanto mi a moglie ha la residenza in altro comune . posso usufruire di quota 41 trascorsi i 6 mesi di assistenza a mia suocera?
in attesa di sua gentile risposta distinti saluti.
Buon pomeriggio Emilio,
Per la quota 41 in qualità di caregiver, ci deve essere un grado di parentela con la persona assistita: coniuge, parente di primo grado convivente con handicap grave o un parente di secondo grado convivente (se il suo coniuge o i genitori hanno più di 70 anni).
Un saluto!