In questo modo, si chiedeva la disponibilità al centro termale per i giorni desiderati ed, infine, si effettuava la prenotazione secondo le istruzioni dell’operatore del centro prescelto.
In seguito alla prenotazione dell’utente, il centro doveva eseguire una procedura online e rilasciare un documento di conferma dell’avvenuta prenotazione, la cui validità prestabilita era di 60 giorni dalla sua emissione.
D’altra parte, gli enti termali, per poter essere eleggibili dai cittadini, dovevano accreditarsi sulla piattaforma Invitalia e compiere alcuni requisiti (essere iscritti al registro delle imprese ed essere in possesso del codice ATECO 2007 96.04.20 “Stabilimenti termali”). Tale domanda poteva essere presentata, a partire dal 28 ottobre 2021, dal rappresentante legale della struttura termale accedendo al sito tramite SPID.
Una volta verificata la documentazione, Invitalia procedeva ad accreditare lo stabilimento, il quale appariva nella lista di centri accreditati e, di conseguenza, poteva essere prenotato dagli utenti.
Per quanto riguarda il rimborso del Bonus Terme, la struttura termale aveva 45 giorni, poi estesi fino a 120 giorni, dalla data di erogazione del servizio e di emissione della fattura al cliente per richiedere a Invitalia il rimborso.
Tale procedura avveniva attraverso l’apposita piattaforma e Invitalia garantiva il pagamento della somma totale nel più breve tempo possibile.
Attenzione
Il periodo per richiedere e usufruire del Bonus Terme si è ormai concluso. Alle ore 12:00 dell’8 novembre 2021 è andata online la piattaforma per fare domanda e in poco tempo oltre 250mila italiani hanno chiesto il Bonus Terme, esaurendo in tempo record le risorse destinate all’iniziativa.
Bonus Terme: che cos’è?
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con il Decreto del 14 agosto 2020, ha stanziato un fondo apposito di 52 milioni di euro per agevolare l’acquisto di servizi termali presso strutture termali precedentemente accreditate, con lo scopo di avvantaggiare e appoggiare i cittadini nella prenotazione e fruizione di tali servizi.
Il Bonus Terme arrivava a coprire fino al 100% del prezzo del servizio acquistato, fino a un valore di massimo 200 euro. Se il costo del servizio termale prescelto supera tale somma, l’eccedenza è a carico del cittadino.
A partire dall’8 novembre 2022 alle ore 12:00, tutti i cittadini italiani maggiorenni hanno avuto la possibilità di richiedere il Bonus Terme collegandosi al sito web, senza alcun costo.
Tuttavia, a causa dell’ingente quantità di accessi registrati sul sito nei primi minuti di attività, la piattaforma è andata in tilt, costringendo Invitalia ad interrompere momentaneamente le prenotazioni. Infatti, il sito web ha riaperto il giorno successivo, ovvero il 9 novembre alle ore 12:00, dopo aver risolto con successo i problemi tecnici riscontrati il giorno prima.
Per usufruire di questo bonus, i cittadini potevano scegliere tra le strutture termali accreditate, il cui elenco era presente sul sito di Invitalia (erano 192 le terme accreditate).
Di conseguenza, le terme non presenti su tale elenco non rientravano tra i servizi coperti dall’incentivo economico gestito da Invitalia. Inoltre, per poter essere ammessi al Bonus Terme, i servizi termali non dovevano già essere oggetto di altri benefici né essere a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Bonus Terme: proroga fino al 30 giugno 2022
L’utilizzo del Bonus Terme, la cui scadenza all’inizio era prevista per la fine del 2021 e in seguito riprogrammata per il 31 marzo 2022, è stato prorogato di nuovo a causa della continua diffusione della situazione pandemica dovuta al COVID-19. La nuova proroga è stata fissata per il 30 giugno 2022, data limite per utilizzare i bonus acquistati e non ancora utilizzati all’8 gennaio 2022.
Tale proroga riguarda l’utilizzo dei bonus precedentemente acquistati e non ancora fruiti dagli utenti. Non riguarda, quindi, l’apertura di nuove prenotazioni presso i centri termali, in quanto i fondi dell’iniziativa sono già esauriti.
Attenzione
Non vi saranno altre proroghe né stanziamenti di ulteriori fondi per i servizi termali, in quanto il Bonus faceva parte degli interventi messi in atto per alleviare la crisi economica derivante dall’epidemia da COVID-19 e il 31 marzo 2022 è stata decretata la fine dello stato di emergenza.
Altri incentivi e agevolazioni per le cure termali Inps
Sebbene non sia più possibile richiedere il Bonus Terme per usufruire dei servizi termali con uno sconto pari al 100%, esistono altre agevolazioni che permettono ad alcuni cittadini, ad esempio coloro che hanno determinate patologie, di usufruire gratuitamente delle cure termali.
Quindi, a differenza del Bonus Terme che era rivolto a tutta la popolazione maggiorenne, in questo caso vi sono dei requisiti e delle procedure da seguire. Nello specifico, i soggetti che hanno diritto alle cure termali sono:
- I lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’Inps che versano il contributo IVS (Invalidità, Vecchiaia Superstiti);
- Gli impiegati che versano il contributo IVS e che non sono titolari di pensione di anzianità;
- I titolari di assegno di invalidità;
- I dipendenti Inps.
Il Servizio Sanitario Nazionale permette a soggetti con particolari patologie di fruire senza alcun costo di trattamenti termali, così come il costo del soggiorno è a carico dell’Inps. I costi non compresi da tale agevolazione e che quindi devono essere sostenuti dal cittadino sono le spese del viaggio per raggiungere la struttura (andata e ritorno) e il pagamento del “ticket” secondo la legge.
Inoltre, è bene sottolineare che tali cure possono essere effettuate soltanto per cinque anni, ad eccezione di alcuni casi individuati dall’Inps e dai medici.
Le cure termali vengono concesse dopo che il soggetto interessato presenta la domanda all’Inps, accompagnata dal certificato medico rilasciato dal proprio medico di famiglia che attesta la patologia specifica per cui vengono richieste le cure termali.
La domanda per l’indennità alle cure termali può essere presentata online attraverso l’apposito sito, contattando telefonicamente il loro call center o presentandosi negli enti di patronato.