Anche se la strada è ancora lunga, sono sempre di più gli incentivi imprenditoriali messi in atto per le donne. Nonostante ciò, i numeri parlano chiaro: solo un’attività imprenditoriale su sei è guidata da una donna. Il Mio Bonus ti offre una guida completa sull’imprenditoria femminile nel 2023. Andiamo ad esplorare passo per passo a chi bisogna rivolgersi per ottenere finanziamenti e quali sono gli incentivi attivi nell’ambito dell’imprenditoria femminile.
Indice
Cos’è l’imprenditoria femminile?
Essere un imprenditore significa esercitare professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi. Quella è la definizione giuridica che viene data dall’articolo 2082 del Codice Civile.
A partire da questo concetto, infatti, si può compiere un ulteriore passo per individuare una definizione di imprenditoria femminile.
Infatti, per “imprenditoria femminile” si intendono quelle attività gestite da donne o dove la maggioranza è costituita da donne.
Tuttavia, le donne imprenditrici ricoprono ancora un ruolo minore all’interno del panorama imprenditoriale. Le imprese gestite da donne sono, infatti, solo il 22% delle aziende italiane. La percentuale media europea è più alta ma di poco: circa il 32% delle aziende sono imprese femminile.
I motivi di queste cifre? Probabilmente le difficoltà riscontrate dalle donne, in misura maggiore rispetto agli uomini, al momento di avviare un’attività propria. È proprio per questo che lo Stato italiano ha introdotto diversi aiuti e incentivi rivolti all’imprenditoria femminile. In questo modo, molti degli ostacoli riscontrati vengono abbattuti e la strada per avviare un proprio progetto sarà più semplice.
Imprenditoria femminile: come ottenere finanziamenti?
Nel 2022, il Ministero dello Sviluppo Economico ha costituito un fondo ad hoc per incentivare l’imprenditoria femminile. Si tratta del Fondo Impresa Femminile, con risorse pari a 200 milioni di euro.
Sebbene i fondi stanziati si siano esauriti il 7 giugno 2022, questa misura è stata la prima di molte altre entrate in vigore successivamente. Il suo scopo, infatti, è stato quello di sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese guidate da donne attraverso finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
A chi rivolgersi per ottenere finanziamenti nell’ambito dell’imprenditoria femminile? Vediamo in seguito quali sono le principali misure messe in campo dal Governo e da altri enti per sostenere l’imprenditorialità femminile.
Smart&Start
Smart&Start è un incentivo che sostiene le start-up innovative e tecnologiche, in tutto il territorio italiano. Il suo obiettivo, infatti, è quello di promuovere la nascita di nuove imprese tecnologiche per incrementare la digitalizzazione nel nostro Paese.
In particolare, questo incentivo si rivolge alle imprese innovative che sono state costituite da meno di 60 mesi e che possiedono una delle seguenti caratteristiche:
- possiedono un alto contenuto tecnologico e innovativo;
- sviluppano prodotti o servizi nel campo dell’economia digitale, intelligenza artificiale e blockchain.
ON – Nuove imprese a tasso zero
ON Oltre Nuove imprese a tasso zero è un bando che mira a sostenere le imprese gestite da giovani under 35 e da donne di qualsiasi età, concedendo contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero.
Nello specifico, questo incentivo finanzia i progetti imprenditoriali nuovi ed esistenti dei settori:
- manifatturiero;
- servizi;
- commercio;
- Turismo.
In questo modo, le imprese nuove o quelle che desiderano ampliare o trasformare la propria attività, possono richiedere la copertura delle spese fino a un 90%, rimborsabili in 10 anni.
Coloro che desiderano richiedere l’incentivo ON Oltre Nuove imprese a tasso zero, devono presentare la domanda in via telematica, collegandosi alla piattaforma di Invitalia. Una volta lì, devono accedere con la propria identità digitale (SPID, CIE o CNS) e completare il modulo, allegando i documenti richiesti (per esempio, il business plan).
Una volta inviata l’istanza, la valutazione prevede due step:
- colloquio di approfondimento, per verificare le competenze tecniche e organizzative, oltre alla coerenza del progetto;
- secondo colloquio, per valutare la sostenibilità del progetto, in relazione alla parte economica e quindi dei finanziamenti richiesti.
Concluso tutto l’iter, l’ente concede i finanziamenti. Infatti, non si sono graduatorie, in quanto le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo e accettate se compiono con i requisiti dell’incentivo.
Bando Futura
Il Fondo per la Repubblica Digitale promuove un bando chiamato Bando Futura, rivolto all’accrescimento delle competenze digitale tra le donne. A differenza degli altri bandi, infatti, questo non mira a finanziare progetti imprenditoriali femminili, bensì progetti di formazione per le donne sulle competenze digitali.
Grazie al Bando Futura, infatti, le donne di età compresa tra i 18 e i 50 anni avranno un maggiore accesso a opportunità lavorative nell’ambito del digitale.
CoopstartupHER
CoopstartupHER è un’iniziativa promossa dalla Commissione Pari Opportunità di Legacoop e Coopfond, che offre un contributo a fondo perduto di 10.000 euro alle imprese vincitrici.
Nello specifico, il bando ha l’obiettivo di incentivare la creazione di imprese cooperative a maggioranza femminile. Per questo motivo, si rivolge a:
- gruppi di almeno 3 persone, dove la maggioranza `femminile, e che stanno per costituire un’impresa cooperativa;
- cooperative costituite dal 2021 in poi, dove la maggioranza è composta da donne.
Non è ancora stato aperto lo sportello per il 2023, ma si possono consultare tutte le informazioni in questo link.
Incentivi regionali per l’imprenditoria femminile
Oltre alle iniziative nazionali, sono attualmente aperti diversi bandi nelle singole Regioni per sostenere i residenti di determinati territori o coloro che vogliono aprire un’impresa in tale Regione.
Emilia Romagna
La Regione Emilia Romagna ha introdotto un aiuto che mira a promuovere lo sviluppo di nuove imprese, composte prevalentemente da donne. Si tratta del Sostegno all’imprenditoria femminile, un aiuto sotto forma di contributi a perduto per piccole e medie imprese collocate nel territorio regionale.
Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia, è attivo il Progetto S.I.S.S.I. 2.0, finalizzato a sostenere la cultura imprenditoriale di donne, giovani, studenti e disoccupate.
Come lo fa? Attraverso specifici percorsi di orientamento, formazione manageriale e imprenditoriale e coaching per la creazione di un business plan. L’obiettivo di questo progetto è, infatti, quello di accompagnare gli imprenditori alla creazione della loro start-up, a partire da un’idea.
Lazio
Tra gli incentivi all’imprenditoria femminili nella Regione Lazio troviamo Impresa Made in Roma al femminile. Questo bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto fino a 30.000 euro per lo sviluppo di nuove imprese.
In particolare, questo incentivo si rivolge alle nuove aziende di qualunque settore, purché:
- siano a prevalenza femminile;
- siano ubicate nelle periferie romane.
Puglia
Nella Regione Puglia, è attivo un fondo denominato NIDI, che eroga contributi a fondo perduto e prestiti rimborsabili ai giovani che hanno perso il lavoro e alle donne.
Grazie a un ammontare complessivo di 35.760.645,46 euro, NIDI sostiene l’avvio di nuove imprese fino a esaurimento delle risorse. Ad oggi, è ancora possibile presentare domanda attraverso l’apposita piattaforma NIDI.
Veneto
Il bando Imprenditoria Femminile della Regione Veneto è stato riproposto anche nel 2023 per promuovere le piccole e medie imprese femminili dei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi.
Questo bando, nello specifico, prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto del 30% della spesa ammissibile.