Lavoro

CCNL: tutto quello che c’è da sapere sui Contratti Collettivi

Il 19 Aprile 2024 da Cristina - 6 minuti di lettura

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Il CCNL, ovvero il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, gioca un ruolo importante nel rapporto tra datori di lavoro e dipendenti. Esso serve, infatti, per regolare le relazioni tra queste due parti, dal punto di vista sia dei diritti che salariale, ma non solo. Il Mio Bonus ha preparato una guida completa e aggiornata sul Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Come funziona il CCNL? Cosa contiene? Dove si trovano i Contratti Collettivi? Rispondiamo insieme a tutte le domande più importanti su questi contratti.

CCNL: cosa significa?

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, abbreviato e conosciuto come CCNL, è un contratto di lavoro nazionale stipulato fra due parti: le organizzazioni che rappresentano i lavoratori e le associazioni di datori di lavoro.

Nello specifico, per il settore privato, il CCNL è stipulato dai sindacati dei lavoratori e dalle associazioni dei datori di lavoro.

Questo non avviene, invece, per il settore pubblico. Qui troviamo da una parte le rappresentanze sindacali dei lavoratori e dall’altra parte l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN).

Il CCNL svolge un ruolo fondamentale in quanto è un punto di riferimento sia per l’azienda che per i suoi dipendenti. In esso, infatti, sono racchiuse le regole e i diritti di ciascuna delle due parti.

A cosa serve il CCNL?

A cosa serve il CCNLTrattandosi di un accordo stipulato fra due parti, è evidente che l’obiettivo principale del CCNL è racchiudere una serie di regole concordate tra le parti.

Nello specifico, le finalità del Contratto Collettivo sono due:

  • determinare il contenuto essenziale dei contratti individuali di lavoro di un determinato settore professionale, dal punto di vista economico (ad esempio, le retribuzioni) e da quello normativo (orari, mansioni, ecc.);
  • regolare i rapporti tra i soggetti collettivi.

Nel raggiungere tali finalità, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno stabilito il cosiddetto principio della libertà di forma. Pur avendo una forma libera, i CCNL devono essere conclusi per iscritto.

Caratteristiche del Contratto Collettivo di Lavoro

I CCNL, di norma, contengono due parti:

  • la parte normativa, contenente le regole principali del rapporto di lavoro. In questa parte troviamo, ad esempio, i giorni di ferie, i permessi di lavoro, la durata del periodo di prova e il preavviso in caso di licenziamento/dimissioni);
  • la parte economica, che comprende l’inquadramento dei lavoratori in base a ciascun livello e contiene le tabelle retributive.
Attenzione
Le tabelle retributive devono tenere conto dell’inflazione programmata, in modo da contrastare la perdita di potere d’acquisto dei lavoratori causata dall’inflazione.

Per quanto concerne le fonti di diritto del lavoro, si può stabilire una sorta di ordine gerarchico decrescente. In questa gerarchia, elencata in seguito, il CCNL si colloca al terzo livello:

  1. Costituzione Italiana;
  2. Statuto del Lavoratore (legge numero 300 del 20 maggio 1970);
  3. Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro;
  4. Contratto individuale tra dipendente e datore di lavoro.
Importante
Questa gerarchia ha lo scopo di non creare situazioni peggiorative rispetto a quanto stabilito dai livelli superiori. Di conseguenza, il CCNL può soltanto migliorare le condizioni lavorative rispetto a quanto previsto dalla Costituzione e dallo Statuto del Lavoratore.

Un esempio pratico sull’utilità della gerarchia riguarda il diritto alle ferie. In questo ambito, la Costituzione prevede 4 settimane di ferie retribuite. Di conseguenza, il CCNL non può stabilire una quantità inferiore di ferie; può, tuttavia, prevedere una durata maggiore di questo periodo.

CCNL applicato dall’azienda: dove trovarlo?

ccnl applicato dove lo trovoAl giorno d’oggi, l’azienda non ha l’obbligo di consegnare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato.

Nonostante ciò, questi documenti vengono conservati nella banca dati del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL). Qui, infatti, è presente un archivio contenente i CCNL dei diversi settori, con i rispettivi aggiornamenti.

Come trovare il CCNL in busta paga? Per sapere quale CCNL applica la propria azienda, è sufficiente controllare la parte superiore della busta paga. Lì viene indicata la retribuzione di riferimento, ovvero la base di calcolo che equivale al livello di inquadramento del lavoratore.

Durata del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

Il CCNL ha una durata di tre anni e, una volta raggiunta la scadenza, il contratto perde la sua validità. Tuttavia, rimangono validi i compensi salariali definiti in precedenza.

Il rinnovo del Contratto Collettivo ha inizio tre mesi prima della scadenza e avviene attraverso una seduta tra le due parti, in cui si discutono le nuove norme da inserire nell’accordo.

Durante questo periodo caratterizzato da cambiamenti e per tutelare la fase di contrattazione, vi è l’obbligo di non intraprendere iniziative di lotta sindacale.

Nel caso in cui si giunga alla scadenza del CCNL senza che le parti abbiano trovato un accordo per il rinnovo, ai lavoratori è concessa l’indennità di vacanza contrattuale. Quest’ultima consiste in un importo aggiuntivo che ha come scopo preservare la retribuzione che spetterebbe in seguito agli effetti dell’inflazione.

Il contratto collettivo di prossimità

Sebbene il CCNL regoli i rapporti tra lavoratore e datore di lavoro e non possa subire modifiche “peggiorative” da fonti di livello inferiore, vi sono delle eccezioni.

Infatti, un caso in cui il contratto aziendale individuale (o di secondo livello) può modificare le disposizioni del CCNL (o di primo livello) è rappresentato dal contratto collettivo di prossimità.

Cos’è il contratto collettivo di prossimità?
Il contratto collettivo di prossimità, secondo l’articolo 8 del Decreto Legge 138/2011, permette alle aziende di derogare le disposizioni di legge e i CCNL su determinati aspetti e condizioni dell’azienda stessa.
Questi accordi di prossimità offrono quindi maggiore flessibilità al datore di lavoro, entro certi limiti e condizioni. Infatti, gli ambiti nei quali si può stipulare il contratto di prossimità sono i seguenti:

  • contratto collettivo di prossimitàimpianti audiovisivi;
  • nuove tecnologie;
  • mansioni del lavoratore;
  • classificazione e inquadramento del personale;
  • contratti a termine;
  • contratti a orario ridotto, modulato o flessibile;
  • disciplina dell’orario di lavoro;
  • modalità di assunzione;
  • disciplina del rapporto di lavoro, comprese le collaborazioni coordinate e continuative a progetto e le partite IVA;
  • conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro, ad eccezione del licenziamento discriminatorio;
  • licenziamento della lavoratrice in concomitanza del matrimonio;
  • licenziamento della lavoratrice dall’inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione al lavoro;
  • trasformazione e conversione dei contratti di lavoro;
  • licenziamento causato dalla domanda/fruizione del congedo parentale e per la malattia del bambino;
  • licenziamento in caso di adozione o affidamento.

Quali sono i CCNL?

Esistono molteplici CCNL, a seconda dei settori professionali. Tra i più utilizzati troviamo il CCNL Commercio e il CCNL Metalmeccanico (che si differenzia in artigianato o industriale).

Tuttavia, rivestono un ruolo importante anche i Contratti Collettivi dell’agricoltura, degli alimentari, e dei pubblici esercizi (bar e ristoranti).

Tutti i CCNL, divisi per settori, si possono trovare e consultare sul sito del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro).

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


Fai una domanda al nostro esperto


La sua richiesta
  • Marchese Angelo Antonio

    Buon Giorno. Siamo aggiudicatari di un appalto su una struttura Universitaria “Stabulario” con l’obbligo del riassorbimento del personale Stabularista.
    La mia domanda è:
    Quale ccnl applicare agli Stabularisti ? Il contratto che noi applichiamo è Servizi di Pulizia e Multiservizi che non prevede specifiche mansioni di Stabularista.
    Il personale da subentro erano inquadrati con livello A2 presso una Coop. Sociale che a mio dire non rispettava la specializzazione richiesta.
    La ringrazio anticipatamente del suo eventuale Consiglio

    • Andrea

      Buon pomeriggio sig. Angelo,
      le inoltro il link diretto a un archivio contenente i CCNL dei diversi settori, con i rispettivi aggiornamenti: https://www.cnel.it/Archivio-Contratti
      Un saluto

  • Pasquale castellone

    Quale codice associato al lavoro domestico

    • Andrea

      Buon pomeriggio,
      il codice rapporto di lavoro per colf e badanti, di 10 cifre, viene indicato in alto sulla ricevuta stampabile al termine della comunicazione telematica di assunzione che si effettua sul sito Inps.
      Un saluto

  • Giannone Angelo

    Perché il contratto è busta paga hanno diverse mansioni es pulitore con mansioni di autista

    • Cristina

      Buongiorno,
      Questo lo devi chiedere al tuo datore di lavoro.

      Un saluto

  • massimo tison

    Lavoro per contratto c.c.n.l e non mi hanno dato mail la busta paga.
    Perfavore datemi un aiuto.
    TISON MASSIMO 4ANNI DI LAVORO E VORREI CONTINUARE MA SENZA SENZA I SOLDI CHE NON MI HANNO DATO ,SONO SENZA MEZZI DI TRASPORTO.
    LA DOMANDA È DOVE SONO LE MIE BUSTE PAGHE DI 4ANNI DI LAVORO? PERFAVORE GENTILMENTE AIUTATEMI.

    • Cristina

      Buongiorno,
      Questa è una questione delicata a cui non posso dare una risposta precisa. Chiaramente è un suo diritto avere le buste paga, quindi le consiglio di sporgere denuncia all’Ispettorato nazionale del lavoro. La denuncia deve contenere i seguenti punti fondamentali:
      – dati identificativi del datore di lavoro;
      – posizione Inps ed Inail dell’azienda;
      – esposizione concisa e circostanziata della violazione che il dipendente ritiene che sia stata perpetrata da parte del datore di lavoro;
      – qualsiasi altro elemento utile all’autorità per procedere all’accertamento della violazione commessa dal datore di lavoro.

      Un saluto e non molli finché non ottiene il suo diritto!

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