La questione dei pagamenti elettronici, con bancomat, è sempre stata molto dibattuta sul territorio italiano. Da sempre i cittadini sono restii al pagamento con carta di credito o debito e ai commercianti non dispiace, dato il costo elevato di ogni transazione. Per aiutare i liberi professionisti e i negozianti a sostenere le spese di un sistema di pagamenti digitali, il Governo ha introdotto il Bonus POS. Il Mio Bonus ti spiega cos’è e come funziona il credito d’imposta sul POS.
Indice
Che cos’è il Bonus POS?
Mentre per un cliente l’utilizzo del bancomat è sinonimo di comodità e velocità, per molti negozianti rappresenta un vero e proprio incubo.
Questo fatto è dovuto agli elevati costi di gestione che comporta avere un POS nel proprio e accettare i pagamenti elettronici. Di conseguenza, molte attività decidono di non utilizzarlo e di preferire l’uso del contante.
Per far fronte a questa questione, il Governo è da anni impiegato nell’introduzione di misure che garantiscano l’impiego di sistemi di pagamento elettronici.
Queste misure servono, da una parte, per sostenere gli esercenti e regolare le commissioni elevate che sono costretti a fronteggiare. Dall’altra parte, invece, le misure hanno lo scopo di combattere l’evasione fiscale che spesso si nasconde dietro al rifiuto del POS.
Bonus POS: a chi spetta?
Il Bonus POS può essere richiesto dai possessori di Partita IVA che ricoprono ruoli di:
- artigiani;
- commercianti;
- liberi professionisti.
Nello specifico, spetta soltanto a coloro che, nell’anno precedente, non hanno superato i 400.000 euro di ricavi.
Pertanto, possono accedere al rimborso sia i lavoratori autonomi sia le società e le ditte individuali. Inoltre, rientrano nell’agevolazione tutte le tipologie di regimi fiscali, ovvero:
- ordinario;
- semplificato;
- forfettario.
Come funziona il Bonus POS?
Le regole del Bonus POS sono le medesime a prescindere dalla tipologia di attività, purché venga utilizzato un POS per i pagamenti della propria attività.
Per ogni transazione effettuata con il POS, il negoziante deve pagare una commissione. Questa commissione è piuttosto elevata e si ripercuote in misura significativa sui ricavi finali della sua attività.
Grazie all’introduzione del Bonus POS, il professionista ha diritto a un rimborso del 30% su queste commissioni pagate per l’uso del POS.
Inoltre, il rimborso ottenuto:
- non è cumulabile con il reddito;
- non rientra nel calcolo della base imponibile IRAP (l’imposta regionale sulle attività produttive).
Importo del credito d’imposta POS
L’importo del Bonus POS è pari al 30% del totale delle commissioni pagate per il POS. Le commissioni sono diverse a seconda della soluzione bancaria e del circuito utilizzato e possono oscillare dallo 0,45% al 4,5%.
Bonus POS: come richiederlo?
Trattandosi di un credito d’imposta, non occorre presentare nessuna domanda per ottenere il Bonus POS. Occorre, invece, comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese di commissioni e tale somma verrà usata in compensazione.
Questo significa che il rimborso non avviene sul proprio conto bancario, ma viene usato come credito per pagare le tasse con il modello F24.
Da quando si può usare il Bonus POS?
Il Bonus POS può essere utilizzato come credito d’imposta dalla prima liquidazione periodica IVA, successiva al mese in cui si è registrata la fattura d’acquisto.
I liberi professionisti, che rientrano nella categoria di “soggetti passivi IVA” sono tenuti a presentare il modello “Comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA” con i dati contabili delle imposte liquidate. Questa operazione, da realizzare in via telematica, deve essere effettuata rispettando le seguenti scadenze 2023:
- 28 febbraio: comunicazione delle liquidazioni IVA relative al quarto trimestre 2022;
- 31 maggio: comunicazione delle liquidazioni IVA relative al primo trimestre 2023;
- 30 settembre: comunicazione delle liquidazioni IVA relative al secondo trimestre 2023;
- 30 novembre: comunicazione delle liquidazioni IVA relative al terzo trimestre dell’anno 2023.
Comunicazione all’Agenzia delle Entrate
Ogni mese, l’istituto bancario che fornisce il servizio del POS deve mandare un documento con l’elenco delle transazioni e le rispettive commissioni.
Per ottenere il rimborso del Bonus POS, il commerciante deve mandare apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate, entro il giorno 20 del mese successivo a quello della spesa.
Nello specifico, la comunicazione deve contenere:
- numero delle operazioni realizzate nel mese precedente;
- importi delle commissioni;
- costi fissi, se presenti.
Buona sera ho scaricato il programma dell’ade SiD gestione flussi per l’invio delle commissioni su transazioni ma bisogna predisporre un file per contenente le commissioni occorre un software dove inserire detti importi grazia
Buon pomeriggio,
le inoltro una pagina dell’Agenzia delle Entrate dove può trovare tutte le informazioni a riguardo: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/it/web/guest/servizi/servizitrasversali/altri/sid2/software-sid
Un saluto
Come comunico l’importo delle commissioni? Ho letto nelle altre domande che si fa tramite l’F24 con il codice 6916, ma quindi compilo l’f24 con l’importo a credito e lo invio, e poi cosa succede? Mi diranno che è okay e posso utilizzarlo successivamente su un altro f24 per compensare delle imposte?
Buon pomeriggio,
si deve effettuare la comunicazione tramite modello F24. Lì si indica il codice tributo “6916” – “Credito d’imposta commissioni pagamenti elettronici. Il Bonus POS può essere utilizzato come credito d’imposta dalla prima liquidazione periodica IVA, successiva al mese in cui si è registrata la fattura d’acquisto.
Un saluto
PER USUFRUIRE DEL BONUS POS 2023, CONTRARIAMENTE A QUANTO VISTO PER GLI ANNI 2021 E 2022, SEMBRA CHE, OLTRE AGLI ISTITUTI BANCARI CHE LO HANNO SEMPRE FATTO E PER CUI RIMANE UN OBBLIGO ANCHE PER IL 2023, ANCHE IL COMMERCIANTE DEBBA FARE UNA COMUNICAZIONE AD HOC ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE OGNI MESE ENTRO IL 20 SUCCESSIVO….MI SEMBRA UNA ULTERIORE FORZATURA PER RENDERE LA COMPENSAZIONE SEMPRE PIU’ DIFFICILE!!!???
Buon pomeriggio sig. Giovanni,
purtroppo sono direttive del Governo. Noi informiamo semplicemente sui bonus che vengono confermati e su come si possono richiedere.
Un saluto
Credito imposta pos. Potreste dirmi come comunicare ALL’AGENZIA ENTRATE entro il 20 del mese successivo “numero e importo delle commissioni …..” come specificato NELL’ARTICOLO? grazie
Buongiorno,
Tramite il modello F24.
Un saluto
La comunicazione da parte dell’esercente va presentata esclusivamente quando l’importo viene chiesto a rimborso, corretto? Per l’utilizzo è necessaria la sola presentazione dell’F24 con il credito
Buon pomeriggio,
Sì, trattandosi di un credito d’imposta, per ottenere il rimborso occorre comunicare le spese di commissioni tramite modello F24.
Un saluto
Credito pos 30%:
Come si invia la comunicazione all’ADE?
Buongiorno Nadia,
La comunicazione deve essere fatta tramite la compilazione del modello F24, inserendo il codice tributo “6916” per compensare il credito riconosciuto.
Un saluto!