Lavoro

Bonus Partite IVA 2024: Bonus ISCRO, requisiti e domande

Il 8 Ottobre 2024 da Cristina - 6 minuti di lettura

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Bonus Partite IVA 2022

I lavoratori con Partita IVA sono stati a lungo penalizzati, in particolare durante la pandemia. Per fortuna, nel 2024 esistono alcuni bonus indirizzati anche ai lavoratori autonomi. Tra questi, il più importante è il Bonus ISCRO, ovvero la cassa integrazione per professionisti, richiedibile solo in determinati periodi. Inoltre, a questo bonus si sono aggiunti anche i famosi Bonus 150 euro e Bonus 200 euro. Il Mio Bonus ti spiega tutto sui Bonus Partite IVA: i loro valori, a chi spettano e come richiederli.

Cos’è e come funziona il Bonus Partite IVA?

Il Bonus Partite IVA, chiamato anche Bonus Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), è un’indennità del 25% destinata ai lavoratori autonomi e liberi professionisti, iscritti alla Gestione separata.

Si tratta di una categoria di lavoratori spesso penalizzata, soprattutto durante il primo anno di pandemia, nel 2020. Infatti, mentre il Governo rilasciava misure di sostegno per altri professionisti e lavoratori dipendenti, i titolari di Partita IVA hanno dovuto aspettare il 2021 per vedere i primi aiuti rivolti a loro.

Grazie alla Legge di Bilancio 2021 è stato predisposto il Bonus ISCRO per il triennio 2021-2023, rivolto a quei lavoratori in difficoltà e in possesso di Partita IVA, a prescindere dal loro codice ATECO.
Che cos’è l’ISCRO?
ISCRO è l’acronimo di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa ed è una cassa integrazione dell’INPS dedicata agli autonomi in situazioni di difficoltà economiche.

Bonus ISCRO: a chi spetta?

Il Bonus ISCRO spetta ai liberi professionisti che esercitano la professione autonoma in diversi settori. Sono compresi anche i partecipanti in società semplici o studi associati.

Inoltre, per poter beneficiare del sussidio ISCRO, i richiedenti devono possedere una serie di requisiti.

Requisiti
  • essere iscritti alla Gestione separata
  • non essere titolari di nessuna forma di pensione diretta o previdenza obbligatoria
  • non percepire il Reddito di Cittadinanza
  • aver percepito un reddito dal lavoro autonomo, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, inferiore almeno del 50% rispetto alla media dei redditi degli ultimi 3 anni
  • aver dichiarato un reddito non superiore a 8.299,76 euro, nell’anno precedente alla presentazione della domanda
  • essere titolari di Partita IVA da almeno 4 anni
  • essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali obbligatori.
  • Inoltre, affinché venga concesso il Bonus, il richiedente deve aver comunicato all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione dei redditi certificata nei 4 anni precedenti alla presentazione della domanda.

    Importo del Bonus Partite IVA

    Come si calcola il Bonus ISCRO L’importo del Bonus Partite IVA varia di anno in anno a seconda dell’innalzamento dei prezzi al consumo e del relativo adeguamento.

    Il Bonus ISCRO ha un importo che può variare da un minimo di 275,38 euro ad un massimo di 881,23 euro.

    Invece, nel 2022, gli importi andavano da un minimo di 254,75 euro ad un massimo di 815,20 euro.

    Inoltre, il contributo non concorre alla formazione del reddito e non comporta nemmeno l’accredito di contribuzione figurativa.

    Come si calcola il beneficio?

    L’indennità mensile ISCRO è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito dichiarato all’Agenzia delle Entrate.

    Tuttavia, se il risultato del calcolo è un importo inferiore a 275,38 euro o superiore a 881,23 euro, allora verrà erogata una quota mensile rispettivamente di 275,38 euro e 881,23 euro.

    Esempio di calcolo ISCRO
    Se l’ultimo reddito annuo del lavoratore autonomo è pari a 8.000 euro, allora bisogna prima di tutto dividerlo per due (8.000/2 = 4.000). Dalla cifra ottenuta bisogna calcolare il 25% (4.000 x 25% = 1.000) e così l’importo è di 1.000 euro mensili per 6 mesi.

    Durata e decadenza del Bonus lavoratori autonomi

    L’ISCRO per Partite IVA viene corrisposto per un totale di 6 mensilità, dal mese successivo dal quale si presenta la domanda. Trascorsi i 6 mesi, non può essere richiesto di nuovo né essere prorogato.

    Inoltre, il Bonus può essere interrotto durante il periodo di erogazione, qualora il richiedente compia una delle seguenti azioni:

    • cessazione della Partita IVA;
    • diventa titolare di trattamento pensionistico diretto;
    • diventa beneficiario del Reddito di Cittadinanza;
    • si iscrive ad una forma previdenziale obbligatoria diversa dalla Gestione separata.

    Come richiedere il Bonus ISCRO?

    La richiesta viene inoltrata all’INPS secondo una delle seguenti modalità:

    • online, accedendo al sito dell’apposito servizio tramite SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
    • contattando il Contact Center INPS, al numero verde gratuito 803164 (da rete fissa) o al 06164164 (da rete mobile);
    • rivolgendosi a un ente di patronato o intermediario autorizzato.
    Attenzione
    Il Bonus Partite IVA può essere richiesto una sola volta nell’arco del triennio 2021-2023. Quindi, non potranno richiederlo nel 2023 coloro che hanno già avuto accesso alla somma nel 2021 o nel 2022.

    Quando si può fare domanda?

    La domanda per il Bonus Partite IVA può essere presentata dall’8 maggio fino al 31 ottobre di ciascun anno dal 2021 al 2023. Pertanto, nel 2023 è possibile richiederlo entro il 31 ottobre 2023.

    Come presentare ricorso?

    È possibile, in caso di rifiuto della domanda o decadenza, fare ricorso presso il Comitato Amministratore per la Gestione Speciale.

    Il ricorso può essere presentato entro 90 giorni dalla ricezione della comunicazione, direttamente tramite il sito web dell’INPS (nella sezione ricorsi on-line), e saranno quindi avviate una serie di verifiche e riesami.

    Bonus per le Partite IVA non più in vigore

    Tra le misure per le Partite IVA, nel 2022 erano stati introdotti anche il Bonus 200 euro e il Bonus 150 euro.

    Per questi due sostegni bisognava fare un’unica domanda. Così si ricevevano gli importi in un’unica soluzione, per un totale di 350 euro.

    Importante
    Le domande per i Bonus 150 euro e Bonus 200 euro andavano presentate sul sito web dell’INPS entro il 30 novembre 2024.

    bonus partita iva 150 euro 200 euroBonus 200 euro per le Partite IVA

    Il Bonus 200 euro (o Bonus contro il carovita), famoso perché rivolto a tutti i lavoratori, ai pensionati e ai disoccupati, era un contributo una tantum di 200 euro.

    L’unico requisito per il suo ottenimento era quello di avere un reddito inferiore a 35.000 euro.

    Bonus 150 euro per le Partite IVA

    Invece, per il Bonus 150 euro (o Bonus contro il caro energia) il requisito reddituale era più basso: bisognava avere un reddito inferiore ai 20.000 euro. Inoltre, i richiedenti dovevano avere una Partita IVA attiva prima del 18 maggio 2022.

    Altre domande frequenti

    Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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