❓ Il Bonus Partite IVA è compatibile con il Reddito di Cittadinanza?
No, il Bonus Partite IVA è incompatibile sia con il Reddito di cittadinanza che con le indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL.
I lavoratori con Partita IVA sono stati a lungo penalizzati, in particolare durante la pandemia. Per fortuna, nel 2024 esistono alcuni bonus indirizzati anche ai lavoratori autonomi. Tra questi, il più importante è il Bonus ISCRO, ovvero la cassa integrazione per professionisti, richiedibile solo in determinati periodi. Inoltre, a questo bonus si sono aggiunti anche i famosi Bonus 150 euro e Bonus 200 euro. Il Mio Bonus ti spiega tutto sui Bonus Partite IVA: i loro valori, a chi spettano e come richiederli.
Indice
Il Bonus Partite IVA, chiamato anche Bonus Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), è un’indennità del 25% destinata ai lavoratori autonomi e liberi professionisti, iscritti alla Gestione separata.
Si tratta di una categoria di lavoratori spesso penalizzata, soprattutto durante il primo anno di pandemia, nel 2020. Infatti, mentre il Governo rilasciava misure di sostegno per altri professionisti e lavoratori dipendenti, i titolari di Partita IVA hanno dovuto aspettare il 2021 per vedere i primi aiuti rivolti a loro.
Il Bonus ISCRO spetta ai liberi professionisti che esercitano la professione autonoma in diversi settori. Sono compresi anche i partecipanti in società semplici o studi associati.
Inoltre, per poter beneficiare del sussidio ISCRO, i richiedenti devono possedere una serie di requisiti.
Inoltre, affinché venga concesso il Bonus, il richiedente deve aver comunicato all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione dei redditi certificata nei 4 anni precedenti alla presentazione della domanda.
L’importo del Bonus Partite IVA varia di anno in anno a seconda dell’innalzamento dei prezzi al consumo e del relativo adeguamento.
Il Bonus ISCRO ha un importo che può variare da un minimo di 275,38 euro ad un massimo di 881,23 euro.
Invece, nel 2022, gli importi andavano da un minimo di 254,75 euro ad un massimo di 815,20 euro.
Inoltre, il contributo non concorre alla formazione del reddito e non comporta nemmeno l’accredito di contribuzione figurativa.
L’indennità mensile ISCRO è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito dichiarato all’Agenzia delle Entrate.
Tuttavia, se il risultato del calcolo è un importo inferiore a 275,38 euro o superiore a 881,23 euro, allora verrà erogata una quota mensile rispettivamente di 275,38 euro e 881,23 euro.
L’ISCRO per Partite IVA viene corrisposto per un totale di 6 mensilità, dal mese successivo dal quale si presenta la domanda. Trascorsi i 6 mesi, non può essere richiesto di nuovo né essere prorogato.
Inoltre, il Bonus può essere interrotto durante il periodo di erogazione, qualora il richiedente compia una delle seguenti azioni:
La richiesta viene inoltrata all’INPS secondo una delle seguenti modalità:
La domanda per il Bonus Partite IVA può essere presentata dall’8 maggio fino al 31 ottobre di ciascun anno dal 2021 al 2023. Pertanto, nel 2023 è possibile richiederlo entro il 31 ottobre 2023.
È possibile, in caso di rifiuto della domanda o decadenza, fare ricorso presso il Comitato Amministratore per la Gestione Speciale.
Il ricorso può essere presentato entro 90 giorni dalla ricezione della comunicazione, direttamente tramite il sito web dell’INPS (nella sezione ricorsi on-line), e saranno quindi avviate una serie di verifiche e riesami.
Tra le misure per le Partite IVA, nel 2022 erano stati introdotti anche il Bonus 200 euro e il Bonus 150 euro.
Per questi due sostegni bisognava fare un’unica domanda. Così si ricevevano gli importi in un’unica soluzione, per un totale di 350 euro.
Il Bonus 200 euro (o Bonus contro il carovita), famoso perché rivolto a tutti i lavoratori, ai pensionati e ai disoccupati, era un contributo una tantum di 200 euro.
L’unico requisito per il suo ottenimento era quello di avere un reddito inferiore a 35.000 euro.
Invece, per il Bonus 150 euro (o Bonus contro il caro energia) il requisito reddituale era più basso: bisognava avere un reddito inferiore ai 20.000 euro. Inoltre, i richiedenti dovevano avere una Partita IVA attiva prima del 18 maggio 2022.
No, il Bonus Partite IVA è incompatibile sia con il Reddito di cittadinanza che con le indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL.
Il Bonus ISCRO o Bonus Partite IVA è compatibile con l’assegno ordinario di invalidità.
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