Per incentivare le aziende ad assumere determinate categorie di lavoratori, lo Stato italiano ha introdotto una serie di agevolazioni e sgravi contributivi. Lo scopo è quello di aiutare alcuni lavoratori ad entrare e rimanere nel mondo del lavoro. E per farlo, i datori di lavoro vengono aiutati attraverso la riduzione dei costi del personale. Dai giovani alle donne, passando dai percettori del Reddito di Cittadinanza, Il MioBonus ti spiega quali sono le varie agevolazioni alle assunzioni attive.
Indice
Bonus e agevolazioni assunzioni: come funzionano?
Ogni anno vengono introdotti una serie di sgravi contributivi per i datori di lavoro che desiderano assumere nuovi dipendenti nella propria azienda.
L’obiettivo di questi incentivi è, da una parte, favorire l’assunzione di certe categorie di lavoratori che, altrimenti, farebbero fatica a inserirsi (o reinserirsi) nel mondo del lavoro.
Dall’altra parte, questa operazione è resa possibile attraverso l’introduzione di agevolazioni per i datori di lavoro. Queste ultime servono a limitare le spese e gli oneri che fanno parte dell’assunzione e mantenimento di un lavoratore dipendente all’interno dell’impresa. Infatti, tra contributi INPS e altre somme da versare, le spese per l’azienda sono molto elevate.
Agevolazioni assunzioni: a chi si rivolgono?
Le agevolazioni alle assunzioni si rivolgono sia ai datori di lavoro che ai lavoratori. Infatti, si tratta di una situazione win-win per entrambe le parti.
Da un lato, gli incentivi alle assunzioni consentono di sostenere l’occupazione. Nello specifico, si rivolge a particolari tipologie di lavoratori vulnerabili e a rischio per svariati motivi, tra cui:
- non hanno mai lavorato e sono quindi privi di esperienza professionale;
- hanno un’età avanzata ma non possono ancora optare per la pensione;
- sono a rischio di esclusione dal mercato di lavoro per diversi motivi, tra cui la loro posizione geografica;
- sono in stato di disoccupazione da diverso tempo.
Dall’altro lato, invece, i bonus assunzioni agevolano in maniera diretta chi assume. Come lo fanno? Attraverso sgravi o esoneri dal versamento dei contributi previdenziali che vengono riconosciuti ai datori di lavoro privati per un certo periodo di tempo.
Condizioni per le aziende che assumono
Affinché i datori di lavoro possano beneficiare delle Agevolazioni assunzioni, le loro aziende devono soddisfare determinati requisiti, ovvero:
- non avere in corso sospensioni dal lavoro legate a una crisi o a una riorganizzazione dell’azienda. Rappresenta un’eccezione il caso in cui l’assunzione e la trasformazione contrattuale riguardi lavoratori di un livello diverso da quello dei lavoratori sospesi;
- l’assunzione non coinvolga lavoratori licenziati, nei 6 mesi precedenti, da parte di un datore di lavoro che, quando ha licenziato, possedeva assetti proprietari identici a quelli del datore di lavoro che sta assumendo attualmente;
- l’assunzione deve essere spontanea e non in seguito a un obbligo legislativo o da parte della contrattazione collettiva;
- rispettare il CCNL e la normativa in materia di tutela delle condizioni di lavoro;
- inviare la comunicazione obbligatoria (modello UNILAV) sull’instaurazione, proroga o modifica del rapporto di lavoro;
- essere in regola con il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva);
- rispettare il diritto di precedenza previsto dalla legge o dal CCNL.
Bonus assunzioni giovani under 36
Il Bonus assunzioni giovani under 36 consiste in un esonero contributivo del 100% indirizzato ai datori di lavoro privati che:
- assumono a tempo indeterminato;
- convertono un contratto da tempo determinato a indeterminato.
Nello specifico, le assunzioni agevolate riguardano solo i giovani che:
- hanno un’età massima di 35 anni, quindi non hanno ancora compiuto i 36 anni al momento dell’assunzione;
- non sono mai stati assunti a tempo indeterminato.
Infine, la durata dell’esonero varia a seconda della Regione in cui ha sede l’azienda:
- 36 mesi;
- 48 mesi per i datori di lavoro che assumono in una sede o unità produttiva presente in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria o Sardegna.
Bonus assunzioni NEET
Il Bonus assunzioni NEET consiste in un incentivo del 60% sulla retribuzione mensile lorda e spetta ai datori di lavoro privati che assumono i giovani NEET.
Ma, chi sono i NEET? È l’acronimo di “Not in Employment, Education or Training”, impiegato in tutta Europa per indicare tutti i giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi formativi.
Questi giovani rappresentano il 24% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 30 anni. È una cifra altissima se consideriamo le difficoltà che si riscontrano per entrare nel mondo del lavoro e trovare la prima occupazione.
Per questo motivo, da giugno a dicembre 2023, è previsto un contributo economico per incentivare le aziende ad assumere i giovani.
Bonus assunzioni donne
La Legge di Bilancio 2023 prevede un esonero contributivo per promuovere l’occupazione femminile. Nello specifico, si rivolge a coloro che si trovano in una condizione lavorativa svantaggiata, ovvero:
- hanno un’età superiore a 50 anni e sono disoccupate da oltre 12 mesi;
- risiedono in Regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei Fondi strutturali dell’Unione Europea e sono prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
- svolgono un’attività lavorativa in un settore caratterizzato da un’accentuata disparità di genere. Questo viene stabilito dall’esistenza di una disparità di stipendio uomo-donna di oltre il 25%. Devono, inoltre, essere prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
- prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
La durata dell’esonero è di:
- 12 mesi, per i contratti a tempo determinato;
- 18 mesi, per i contratti a tempo indeterminato (anche in caso di conversioni).
Incentivi all’assunzione dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza
Per favorire l’assunzione dei cittadini che percepiscono il Reddito di Cittadinanza, è previsto un esonero al 100% dai contributi previdenziali, con un valore massimo di 8.000 euro. Sono esclusi dall’agevolazione i premi e contributi dovuti all’INAIL.
Dal 2023, gli unici contratti che rientrano nell’incentivo sono quelli a tempo indeterminato, oltre alle conversioni da tempo determinato a indeterminato.
Bonus assunzioni lavoratori over 50
Gli incentivi per i disoccupati over 50 hanno lo scopo di fomentare il reinserimento lavorativo di donne e uomini ultracinquantenni.
Questo bonus prevede degli sgravi contributivi del 50% per i datori di lavoro che assumono nella propria azienda lavoratori di 50 anni o più, disoccupati da almeno 12 mesi.
Bonus giovani imprenditori agricoli
Una novità della Legge di Bilancio 2023 è l’incentivo per i giovani imprenditori che desiderano avviare un’attività agricola, chiamato anche Bonus lavoratori agricoli.
Infatti, per coloro che hanno un’età inferiore ai 40 anni è previsto un esonero totale (100%) dal versamento dei contributi previdenziali durante i primi due anni di attività.
Decontribuzione Sud
L’agevolazione Decontribuzione Sud ha come finalità quella di sostenere le aziende delle zone più svantaggiate del nostro Paese, in particolare quelle ubicate nel Sud Italia.
Nel 2023, l’incentivo consiste in uno sgravio contributivo pari al 30% dei contributi previdenziali e assistenziali.
Bonus assunzioni giovani post alternanza scuola-lavoro
L’alternanza scuola-lavoro rappresenta un’esperienza formativa per i giovani, affinché scoprano come funziona il mondo lavorativo e possano mettere in pratica le conoscenze acquisite a scuola.
Per favorire l’assunzione di questi in seguito a un periodo svolto in azienda, lo Stato prevede un esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Nello specifico, il tetto massimo dell’esonero è di 3.000 euro annui, quindi 250 euro al mese.
Sono esclusi dallo sgravio contributivo i premi e i contributi dovuti all’INAIL (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro).
Incentivi all’assunzione di disoccupati in NASpI
Per i datori di lavoro che assumono percettori della disoccupazione NASpI spetta un incentivo economico.
Questo contributo vale soltanto in caso di:
- assunzioni con contratto a tempo indeterminato;
- trasformazioni di contratti a termine.
Bonus per l’assunzione in sostituzione di lavoratori in congedo
Quando un lavoratore è in congedo parentale, di maternità, paternità o di qualsiasi altro tipo previsto dalla legge, rimane un posto vuoto in azienda. Per far fronte a questa mancanza e sostenere i datori di lavoro con i costi di assunzione di una nuova persona, è previsto un incentivo.
L’agevolazione all’assunzione è pari al 50% dei contributi da versare (INPS e INAIL), per un massimo di:
- 12 mesi;
- fino al compimento del 1º anno d’età del bambino.
Nello specifico, possono accedere a questo sgravio contributivo:
- le aziende con meno di 20 dipendenti che devono sostituire lavoratori in congedo;
- aziende che devono sostituire lavoratrici autonome (coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane ed esercenti attività commerciali) in maternità. Questo vale a prescindere dal numero di dipendenti.
Bonus assunzione ricercatori
Il Bonus assunzioni ricercatori è un esonero contributivo rivolto alle aziende che assumono titolari di contratti di ricerca e ricercatori.
Nello specifico, questo incentivo si rivolge alle imprese private che soddisfano i seguenti requisiti:
- partecipare al cofinanziamento del 50% della borsa di studio di dottorato innovativo industriale;
- assumere a tempo indeterminato il ricercatore o titolare di dottorato di ricerca.
Entrerà in vigore il 1º gennaio 2024 e, fino al 31 dicembre 2026, consentirà di risparmiare fino a 7.500 euro (3.750 euro annui).