Famiglia

Manovra Economica 2025: Sgravi Fiscali e Sostegno alle Famiglie

Il 24 Settembre 2024 da Matteo - 5 minuti di lettura

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Il governo italiano sta pianificando la prossima politica economica con due obiettivi primari: sostenere le famiglie e rafforzare i budget pubblici. Al centro delle misure ci sono sgravi fiscali, interventi sul welfare e sulle pensioni e una revisione delle detrazioni e deduzioni fiscali. Attraverso il rafforzamento dell’assegno unico e nuove agevolazioni fiscali, l’obiettivo principale è aumentare la natalità e sostenere le famiglie, in particolare quelle con più figli. Al contempo, per garantire maggiore equità e consolidamento dei conti pubblici, il governo intende recuperare risorse riducendo alcune agevolazioni fiscali per i redditi più alti.
La priorità della manovra economica prevista è la famiglia e il rafforzamento delle finanze pubbliche attraverso sgravi fiscali, pensioni, welfare e misure per detrazioni e deduzioni fiscali.

La famiglia è al centro della prossima manovra

L’incentivazione della natalità sarà l’obiettivo della prossima manovra, secondo il ministro Giorgetti, per affrontare il sistema di welfare e rispondere all’emergenza demografica. Il rafforzamento dell’assegno unico e la possibilità di ridurre le tasse per chi ha figli, aumentando le spese detraibili in base al numero di figli, sono tra le misure principali. Il bonus mamme dovrebbe essere esteso anche alle lavoratrici con partita IVA che hanno almeno due figli. Attualmente, i dipendenti pubblici e privati con due figli, di cui uno sotto i 10 anni, beneficiano dell’esonero contributivo al 100%. Il 2025 potrebbe includere anche le lavoratrici autonome. Inoltre, sarà rifinanziata la carta che aiuta le famiglie in difficoltà.

Manovra 2025: Interventi in materia di pensioni

Il governo prevede un mini intervento sulle pensioni nonostante le risorse limitate. La rivalutazione delle pensioni minime deve essere la priorità. Nonostante l’assenza di Quota 41, è in corso un’indagine per apportare modifiche a Quota 103 attraverso l’aggiunta di finestre di uscita più flessibili. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha anticipato che i dipendenti pubblici potrebbero avere la possibilità di scegliere volontariamente di lavorare fino ai 70 anni. Tuttavia, i sindacati hanno già annunciato proteste. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, sta esaminando la modifica del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) con un’opzione di trasferimento automatico ai fondi pensione attraverso un semestre di silenzio-assenso.

Sconto fiscale sulla retribuzionefamiglia

Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori a basso reddito, già previsto nel 2024, sarà confermato per il 2025. La proroga riguarda i redditi fino a 35.000 euro, che richiederanno circa 10,7 miliardi di euro. Per coloro che guadagnano meno di 25.000 euro lordi e per coloro che guadagnano tra 25.000 e 35.000 euro, è previsto un taglio del 7%. Inoltre, l’Irpef sarà mantenuto a tre aliquote, con un costo previsto di circa 4 miliardi. Il governo vuole anche abbassare l’aliquota dal 35% al 33%, il che richiederà ulteriori 2 miliardi di dollari. Inoltre, il viceministro Leo propone una riduzione delle tasse per i redditi fino a 60.000 euro.

La revisione delle detrazioni fiscali e delle deduzioni per la nuova Manovra fiscale

Il governo sta anche considerando un intervento sulle detrazioni e sulle deduzioni fiscali per migliorare le finanze pubbliche e recuperare circa 2 miliardi di euro. In questo momento, le detrazioni fiscali differiscono in base al reddito: Per coloro che dichiarano redditi fino a 7.500 euro, coprono il 33% dell’imposta, mentre per coloro che dichiarano redditi superiori a 120.000 euro, scende a poco più dell’1%. Il governo sta considerando un taglio delle agevolazioni per i redditi più alti, anche se i contribuenti con redditi elevati beneficiano di oltre 1,6 miliardi di euro di detrazioni, principalmente per lavori edilizi.

L’eliminazione delle piccole agevolazioni fiscali, che costano meno di 10 milioni di euro ciascuna, è una delle misure allo studio che consentirebbero un gettito aggiuntivo di circa 400 milioni di euro. Tuttavia, con un impatto maggiore, interventi più incisivi potrebbero prevedere una riduzione più consistente delle detrazioni per redditi elevati, secondo il modello dei tentativi fatti nel 2020 e 2023. Il principio della progressività fiscale potrebbe essere rafforzato con questo intervento, che potrebbe generare un risparmio di circa 2 miliardi di euro.

Le detrazioni fiscali in questo momento

Attualmente, le detrazioni fiscali coprono una varietà di spese, tra cui spese per l’efficienza energetica (348 milioni di euro) e ristrutturazioni edilizie (923 milioni di euro per i redditi superiori a 120.000 euro). Le spese sanitarie (205 milioni di euro), gli interessi sui mutui per la prima casa (102 milioni di euro), i premi per l’assicurazione integrativa e sulla vita (70 milioni di euro) e le spese per l’istruzione (60 milioni di euro) sono tutte detrazioni significative. Le detrazioni a rischio includono il bonus arredi, che offre incentivi per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per case in ristrutturazione, e il bonus verde, che offre incentivi per migliorare l’ambiente nelle proprietà private.

Legislazione fiscale non progressiva

In contrasto con le detrazioni, le deduzioni fiscali non aumentano significativamente la progressività del sistema fiscale. Ad esempio, incidono sul 9,3% del reddito lordo di chi guadagna fino a 7.500 euro; diminuiscono al 2,79% per chi guadagna tra 15.000 e 26.000 euro; e aumentano al 6,17% per chi guadagna tra 80.000 e 120.000 euro. In generale, le deduzioni hanno un valore di circa 5.900 euro per coloro che hanno un reddito compreso tra 80.000 e 120.000 euro; tuttavia, per coloro che hanno un reddito superiore a 120.000 euro, il valore sale a 10.600 euro. Il governo sta esaminando varie opzioni per rendere il sistema fiscale più equo e bilanciare le esigenze di bilancio utilizzando il principio della progressività fiscale in questo contesto.

Supporto alle aziende

La manovra offre anche assistenza alle imprese. Le aziende e i professionisti che assumono lavoratori a tempo indeterminato potrebbero dedurre il 120% del costo del lavoro, che aumenta al 130% per le donne, i giovani e le persone che beneficiano del reddito di cittadinanza. È prevista una riduzione della tassa sui premi aziendali dal 10% al 5% e incentivi per gli investimenti nella Zes unica. Un cambiamento è anche previsto per i fringe benefit, che potrebbero essere esentati dall’IVA per tutti i dipendenti, indipendentemente dalla presenza di figli. Tuttavia, l’idea di aumentare la flat tax per i lavoratori autonomi fino a 85.000 euro sembra essere sfumata.

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