L’arrivo di un bambino in famiglia è un grande evento. Tuttavia, questa nuova avventura richiede una serie di spese per accogliere al meglio il neonato: dalla stanzetta ai vestiti, sono diverse le cose da comprare quando arriva un bimbo. Il Bonus mamma domani era stato istituito proprio per questo: per fornire un aiuto economico alle future madri per la nascita o l’adozione di un figlio. Dal 2022, il Bonus mamma domani è stato sostituito con l’Assegno unico, un sostegno per tutti i nuclei familiari con figli a carico, arrivando così a coprire una fascia più ampia di famiglie con spese da sostenere.
Indice
Bonus mamma domani nel 2022
A partire dal 1° marzo 2022, tutte le misure economiche a sostegno delle famiglie con figli a carico sono state inglobate e sostituite dall’Assegno unico. Tra queste misure, infatti, rientra anche il Bonus mamma domani, non più in vigore da tale data.
Tuttavia, le famiglie che avevano fatto domanda entro la fine del 2021 continuano a beneficiare del bonus fino alla sua erogazione. Era anche possibile richiederlo a nascita avvenuta entro il 28 febbraio 2022.
Cos’era e come funzionava il Bonus mamma domani?
Il Bonus mamma domani, detto anche Premio alla nascita, consisteva in un aiuto economico dedicato alle donne che si preparavano a diventare madri, biologiche o adottive. Ma era anche destinato al
Chi poteva richiedere il Bonus Mamma Domani?
Il Bonus mamma domani poteva essere richiesto dalle donne che rientravano in uno dei seguenti scenari:
- compimento del settimo mese di gravidanza;
- parto, anche se prematuro e antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza;
- in fase di adozione nazionale o internazionale di un bambino;
- durante la procedura di affidamento preadottivo di un minore.
Quali erano gli altri requisiti?
Oltre ai requisiti sopracitati, per effettuare la domanda all’INPS le donne dovevano avere i seguenti requisiti:
- essere residenti in Italia;
- avere cittadinanza italiana o straniera con regolare permesso di soggiorno (o status di rifugiato politico e della protezione sussidiaria per essere assimilati ai cittadini italiani).
Bonus mamma domani: importo
Questa somma veniva erogata in un’unica soluzione, senza concorrere alla formazione del reddito.
Inoltre, il Premio alla nascita veniva concesso a tutte le donne che soddisfacevano i requisiti, senza alcun limite di reddito.
Domanda e scadenza del Bonus mamma domani
Per richiedere il Bonus mamma domani, la gestante o la madre doveva presentare la domanda direttamente all’INPS, secondo una delle tre modalità a disposizione:
- online sul sito web dell’INPS, effettuando l’accesso con SPID, CIE o CNS;
- tramite il Contact Center dell’INPS;
- rivolgendosi presso un ente di patronato.
La domanda poteva essere presentata a partire dal 7º mese di gravidanza ed entro un anno dalla nascita, adozione o affidamento del bimbo.
Bonus mamma domani: documenti necessari per la domanda
Il Bonus Mamma Domani offriva un sostegno parentale a diverse categorie di donne. È proprio a causa di questa diversità che vi sono documenti diversi da presentare a seconda della situazione di ciascuna donna.
Vediamo in dettaglio quali erano i diversi documenti che dovevano essere presentati e allegati alla domanda di accesso al Bonus.
Donna in gravidanza
Era possibile fare domanda a partire dal 7° mese di gravidanza. In questo caso, la futura madre doveva presentare l’originale o la copia autenticata del certificato di gravidanza, rilasciato da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale (cioè non da un ginecologo privato), specificando la data presunta del parto.
Dopo la nascita
Se la richiedente presentava la domanda dopo il parto, doveva allegare alla richiesta una autocertificazione della nascita del bambino, indicando la data di nascita e i dati del neonato, compreso il codice fiscale.
Adozione o affidamento preadottivo
In questo caso particolare, alla nuova madre era richiesto di allegare una copia della decisione del tribunale (sentenza definitiva di adozione o ordine di affidamento preadottivo).
Allo stesso tempo, la domanda doveva contenere tutti i riferimenti formali (sezione del tribunale, data di deposito in cancelleria e numero corrispondente), che avrebbero aiutato l’INPS a verificare i requisiti prima di concedere il Bonus.
Cittadine non comunitarie
Se la richiedente era una donna di nazionalità non italiana e non comunitaria, doveva presentare il permesso di soggiorno.
In questo caso, le mamme dovevano autocertificare il possesso del permesso inserendo i dettagli nella domanda online (numero di identificazione del certificato, autorità di rilascio, data di rilascio, periodo di validità).