🙋 Come si richiede il bonus mamme disoccupate?
Le domande sono da presentare al Comune competente entro il sesto mese dalla nascita del bambino o del suo ingresso nel nucleo familiare.
Indice
Le beneficiarie saranno esentate dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico, includendo il contributo IVS per i dipendenti del settore privato e il contributo FAP per i dipendenti pubblici. Questa esenzione per le donne lavoratrici, corrispondente a circa il 9,19%, sarà finanziata dallo Stato, consentendo un aumento del netto dello stipendio riportato in busta paga.
Per un periodo di un anno, è previsto uno sgravio contributivo per le madri che sono lavoratrici dipendenti e che hanno due figli. Questa agevolazione, pari al 100% fino a 3.000 euro (applicabile fino al decimo anno di età del figlio più giovane), sarà quindi valida esclusivamente per le mamme con due figli fino al 31 dicembre 2024.
La riduzione del cuneo fiscale (contributivo) a carico delle lavoratrici sarà attuata automaticamente nei seguenti termini:
Per l’intera durata di questo periodo, quindi, le lavoratrici madri con almeno due figli beneficeranno di un aumento del netto nella loro busta paga.
Il bonus per le mamme equivale a circa il 9,19% dello stipendio, rappresentando la percentuale di contributi usualmente a carico della lavoratrice, come il contributo IVS per le dipendenti del settore privato e il contributo FAP per coloro che sono impiegate nella Pubblica Amministrazione. L’importo sarà trasferito direttamente all’INPS dallo Stato.
La riduzione del cuneo fiscale implica una diminuzione specifica del contributo IVS a carico del dipendente, secondo il seguente schema:
Questa iniziativa è stata implementata per agevolare le mamme nel conciliare il lavoro con l’educazione dei figli e per stimolare la partecipazione femminile nel mercato del lavoro.
Il Bonus Mamme 2024 comporta diversi benefici poiché:
Per ottenere il bonus mamma 2024 direttamente in busta paga, probabilmente non sarà richiesta una specifica domanda o procedura formale presso l’INPS. Il sistema prevede l’applicazione automatica dello sconto contributivo in busta paga non appena la disposizione attuativa diventa operativa.
L’entrata in vigore del bonus mamme 2024 in busta paga è fissata per il 1° gennaio 2024. Tuttavia, per beneficiare effettivamente dello sgravio, sarà necessario attendere ulteriori istruzioni ufficiali dall’INPS che definiranno le modalità operative della misura. Restiamo a disposizione per fornire aggiornamenti tempestivi.
È importante ricordare che la manovra 2024 prevede altre iniziative mirate al sostegno della genitorialità e delle famiglie, tra le quali:
Il bonus asilo nido rappresenta il contributo per coprire le rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati, oltre a fornire assistenza domiciliare per bambini di età inferiore a tre anni affetti da gravi patologie croniche.
Il Bonus asilo nido è legato all’Isee e l’importo attualmente varia in base ai seguenti criteri:
Per richiedere il Bonus Asilo Nido nel 2024, sarà possibile inviare la domanda quando si apriranno i termini di presentazione, utilizzando il Portale INPS e le relative credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa, è fattibile inoltrare la richiesta tramite gli enti di patronato, avvalendosi dei servizi telematici forniti da questi ultimi.
Nel corso del 2024, i genitori avranno l’opportunità di godere di un ulteriore mese di congedo parentale a pagamento all’80%. Ciascun genitore, in alternativa all’altro, potrà usufruire di questo periodo entro i primi 6 anni di vita del loro bambino o della loro bambina. Nel periodo di congedo parentale della durata complessiva di 10 mesi, due saranno retribuiti all’80% e otto saranno retribuiti al 30%.
A chi spetta:
Sono esclusi:
Per richiedere il congedo parentale, è necessario presentare la domanda al proprio datore di lavoro con un preavviso minimo di 5 giorni, salvo diverse disposizioni stabilite dal contratto collettivo. Nel caso di congedo a livello orario, il preavviso richiesto è di 2 giorni. Forniremo ulteriori aggiornamenti non appena saranno disponibili le istruzioni relative al 2024.
L’Assegno Unico e Universale (AUU) è una misura di sostegno economico alle famiglie, attribuita per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni di età e senza limiti di età per i figli disabili.
Nella prossima legge di bilancio, sembra che l’assegno unico verrà aumentato anche per le famiglie con tre figli a carico (attualmente, infatti, l’incremento è previsto solo per i nuclei familiari con quattro o più figli a carico). Un’altra modifica riguarderebbe l’età dei figli considerati a carico: sembra che il limite di 21 anni sarà eliminato, consentendo alle famiglie di affrontare le spese universitarie anche per figli di età superiore.
L’assegno unico subisce variazioni in base alla diminuzione dell’ISEE, con importi che oscillano da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 euro al mese per ciascun figlio minorenne a carico. Per i figli tra i 18 e i 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85 euro al mese. Oltre al secondo figlio, è previsto un incremento dell’importo base dell’assegno, con una variazione da 15 euro al mese a 85 euro al mese.
La domanda può essere presentata:
Le domande sono da presentare al Comune competente entro il sesto mese dalla nascita del bambino o del suo ingresso nel nucleo familiare.
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