Sono tante le neo mamme che, per diversi motivi e impedimenti, non possono allattare al seno il proprio bimbo. Sebbene alcune volte le donne preferiscano utilizzare il latte artificiale, altre volte si trovano costrette a fare questa scelta. Vi sono, infatti, delle patologie che causano scarsità o mancanza di produzione di latte materno. Ed è questo il caso in cui le mamme devono ricorrere al latte artificiale, sostenendo spese non proprio economiche. Per aiutare questa categoria di famiglie è stato introdotto il Bonus latte artificiale. Il Mio Bonus ti spiega come funziona, a chi spetta, come fare domanda e tutti gli step per ottenere il Bonus latte artificiale 2024.
Indice
Che cos’è il Bonus latte artificiale 2024?
L’allattamento al seno è l’alimentazione da preferire per i neonati. In questo modo, il bambino ottiene le sostanze nutritive di cui ha bisogno, senza assumere altri tipi di alimenti.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l’allattamento è la forma esclusiva di nutrimento fino ai 6 mesi di età del bebè. Dopodiché, è consigliato continuare ad affiancare questa pratica allo svezzamento, fino ai 2 anni di età o finchè la mamma e il bimbo lo desiderano.
Tuttavia, ci sono delle casistiche particolari in cui la neomamma non è in grado di allattare il suo bimbo. In questi casi, bisogna ricorrere al latte artificiale come fonte di nutrimento per il bebè.
Per sostenere le mamme più bisognose nell’acquisto di latte artificiale, il Ministero della Salute ha introdotto il Bonus latte artificiale.
Bonus latte artificiale: requisiti
I requisiti per poter usufruire del Bonus latte artificiale sono:
- avere un ISEE familiare inferiore a 30.000 euro;
- essere una mamma di un neonato fino il sesto mese di vita;
- essere affette da una patologia certificata che impedisca l’allattamento naturale.
Patologie permanenti
Vi sono delle specifiche condizioni che rendono impossibile l’allattamento naturale del neonato. Tra queste troviamo l’ipogalattia (la scarsa produzione di latte) oppure l’agalattia (l’assenza di latte).
Oltre a queste, le altre condizioni patologiche permanenti che consentono l’accesso al Bonus latte artificiale sono:
- infezione da HTLV1 e HTLV2;
- sindrome di Sheehan;
- lattogenesi ereditaria;
- ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria;
- mastectomia bilaterale;
- morte materna.
Patologie temporanee
Oltre alle patologie permanenti, vi sono alcune condizioni patologiche temporanee, sottoposte a controlli mensili, che danno diritto al Bonus:
- infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo;
- infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo;
- lesione luetica sul seno;
- tubercolosi bacillifera non trattata;
- mastite tubercolare;
- infezione da virus varicella zooster;
- esecuzione di scintigrafia;
- assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento;
- assunzione di droghe (escluso il metadone);
- alcolismo.
Importo del Bonus latte artificiale
L’importo del contributo può arrivare fino a 400 euro.
Nonostante ciò, si tratta di un’agevolazione nazionale affidata agli enti locali (Regioni e Province autonome). Per questo motivo, l’importo effettivo viene definito sulla base del numero di domande effettive pervenute. Questo avviene per permettere al maggior numero di mamme bisognose di beneficiare del Bonus.
Bonus latte artificiale: come richiederlo?
Per richiedere questo contributo, non bisogna presentare alcuna domanda online all’INPS, perchè viene gestito dalle singole aziende sanitarie locali (ASL).
Infatti, una volta verificata la sussistenza dei requisiti (ISEE e patologia), la domanda per il Bonus latte artificiale viene effettuata seguendo degli step:
- Prescrizione medica. Sulla base del certificato che attesta la patologia (redatto da uno specialista del Servizio Sanitario Nazionale), il neonatologo, il pediatra, il medico di base o lo specialista prescrive ogni mese il latte artificiale per il bambino. Se la condizione patologica è temporanea, allora ogni mese il medico verificherà anche la persistenza della patologia;
- Domanda all’ASL. Consegnando il certificato della patologia, l’ISEE e la prescrizione medica del latte artificiale, le donne devono fare domanda presso l’azienda sanitaria locale di appartenenza;
- Assegnazione del Bonus. Una volta analizzata la domanda, l’ASL eroga il contributo nei limiti dei fondi a disposizione e del numero di domande ricevute.
Quindi, per riassumere, di seguito si elenca la documentazione richiesta per presentare la domanda.
Dove spendere il Bonus latte artificiale?
Una volta ricevuto il Bonus, il latte in polvere può essere acquistato presso:
- centri assistenziali dove le donne sono in cura;
- presidi ASL;
- farmacie convenzionate;
- fornitori autorizzati dalle Regioni e Province autonome.
Esclusione dal beneficio
Se la mamma già usufruisce del beneficio per “Assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad alimentazione particolare”, allora non può avere diritto al Bonus latte artificiale.
Questo perché tale beneficio prevede delle agevolazioni maggiori rispetto al Bonus.
È previsto il bonus anche nel caso in cui il latte materno non basta?
Buon pomeriggio,
no, può trovare tutti i requisiti richiesti nella sezione ´Bonus latte artificiale: requisiti´ del nostro articolo.
Un saluto
Buonasera, per quando riguarda il certificato della patologia chi me lo deve prescrivere? Il mio medico o il pediatra? Questa mattina sono andato al l’asl di mia partenenza e mi hanno detto che questa domanda non esiste più. Mi potrebbe dare alcune informazioni?
Buongiorno,
L’iter è quello spiegato nell’articolo:
1. Prescrizione medica. Sulla base del certificato che attesta la patologia (redatto da uno specialista del Servizio Sanitario Nazionale), il neonatologo, il pediatra, il medico di base o lo specialista prescrive ogni mese il latte artificiale per il bambino. Se la condizione patologica è temporanea, allora ogni mese il medico verificherà anche la persistenza della patologia;
2. Domanda all’ASL. Consegnando il certificato della patologia, l’ISEE e la prescrizione medica del latte artificiale, le donne devono fare domanda presso l’azienda sanitaria locale di appartenenza;
3. Assegnazione del Bonus. Una volta analizzata la domanda, l’ASL eroga il contributo nei limiti dei fondi a disposizione e del numero di domande ricevute.
Ma se all’ASL dicono che non esiste più, forse hanno esaurito i fondi.
Un saluto
Sono una mamma da 3 mesi devo acquistare il latte perche non basta solo il seno.. e ho un isee di 13000 euro come deve essere fatto il certificato da dottore di famiglia. Inoltre io abito in provincia di Avellino. Cambia qualcosa
Buongiorno,
Il luogo di residenza non cambia. Come riporta l’articolo, per ottenere il Bonus latte artificiale la mamma deve essere affetta da determinate patologie che impediscono di allattare in modo naturale il proprio bimbo. Se questo è il tuo caso, devi andare dal tuo medico di base, che ti prescriverà un certificato medico e ti indicherà tutti gli step da seguire.
Un saluto
salve mia moglie è affetta da distrofia retinica degenerazione maculare (stargard) riconosciuta e certificata da certificato asl con residuo visivo praticamente nullo. in questo caso è possibile richiedere il bonus?
grazie mille
Buongiorno,
Il Bonus latte artificiale riguarda l’impossibilità per la mamma di allattare in maniera naturale il neonato. Nell’articolo sono elencate le patologie che permettono di accedervi.
Un saluto!
Ti deve scrivere il certificato per avere il bonus latte la pediatra o la linea dottoressa e cosa deve scrivere
Buongiorno,
Deve certificare per mezzo di una prescrizione medica la patologia.
Un saluto