🤔Come posso richiedere i bonus e quali documenti sono necessari?
Per ottenere i bonus famiglia, è importante seguire procedure specifiche. Dipendendo dal bonus, si richiedono documenti diversi e cambiano anche le tipologie di richiesta.
Indice
Con l’obiettivo di alleviare il peso finanziario delle famiglie, diverse iniziative sono state introdotte per fornire sostegno finanziario ai genitori e agevolare i nuclei familiari nell’affrontare le spese quotidiane.
In questa esaustiva guida, vi forniamo chiarimenti dettagliati sul processo per acquisire le varie agevolazioni. Metteremo a vostra disposizione un elenco completo e aggiornato dei bonus attualmente disponibili nel 2024.
Per il 2024 viene confermato un programma di assistenza alimentare per coloro che si trovano in condizioni di povertà. Questa iniziativa prevede la distribuzione di pacchi alimentari composti da prodotti invenduti provenienti dai negozi di alimentari. Si tratta di un nuovo approccio sperimentale mirato a fornire supporto tangibile a coloro che ne hanno più bisogno.
I beneficiari di questo programma sono individuati dai Comuni capoluogo delle città metropolitane, per cui la richiesta avviene tramite la prenotazione, che può essere effettuata mediante un’applicazione per dispositivi mobili o rivolgendosi ai Comuni delle Città Metropolitane coinvolte. Per una comprensione approfondita del processo, vi invitiamo a consultare quest’articolo.
Tra le aggiunte più recenti dei bonus famiglia del 2024, c’è il bonus sociale per le bollette di luce e gas. Quest’anno, la soglia di accesso a questa agevolazione è stata aumentata a 15.000 euro, rispetto ai 12.000 euro precedenti. La continuità di questo bonus è garantita grazie al sostegno finanziario proveniente dal contributo di solidarietà delle aziende energetiche.
L’agevolazione verrà riconosciuta in via automatica in bolletta, con una riduzione dell’importo. In altre parole, non dovrà essere presentata domanda.
La prossima Manovra 2024 prevederà un’estensione di un mese con compensazione all’80% esclusivamente per l’anno successivo per il congedo parentale. A differenza del congedo di maternità o di paternità, il congedo parentale è una scelta facoltativa.
Nel 2023, la copertura finanziaria dura 8 mesi, con una percentuale del 30% della retribuzione per i primi 8 mesi e dell’80% per l’ultimo mese. A partire dal 2024, sarà previsto un mese di indennizzo al 60%.
Le domande di congedo parentale devono essere presentate in via telematica, tramite il sito INPS. È necessario avere lo SPID (identità digitale). La domanda può essere compilata da soli o rivolgendosi ad un patronato per assistenza.
Uno dei recenti vantaggi del 2024 è rappresentato dal bonus benzina, che ammonta a circa 80 euro, come spiegato nel nostro articolo. Questo incentivo è destinato ai lavoratori dipendenti del settore privato per affrontare l’aumento dei costi dei carburanti. Sarà distribuito tramite la social card della Carta Risparmio Spesa per coloro che hanno un reddito inferiore ai 15.000 euro.
I lavoratori destinatari del bonus devono essere titolari di reddito di lavoro dipendente. Rientrano nell’ambito di applicazione anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti. Ad oggi le amministrazioni pubbliche sono escluse dall’agevolazione.
Per ottenere il buono benzina non sarà necessario presentare alcuna domanda. L’agevolazione sarà automaticamente assegnata dalle aziende private ai loro dipendenti, con un importo massimo di 200 euro.
Un’importante disposizione per le famiglie nel 2024 sarà la continuazione della “Carta risparmio spesa”. Questa carta, simile a una “social card”, è destinata alle famiglie con un reddito inferiore a 15.000 euro. Distribuita dai Comuni, questa iniziativa assiste le famiglie italiane ad affrontare le sfide economiche quotidiane.
Sono esclusi, invece, i titolari di:
Per ottenere la carta non occorre presentare una domanda: sarà il comune di residenza a comunicare l’assegnazione della carta e la modalità di ritiro della stessa presso gli uffici postali.
Tra i bonus famiglia del 2024, è importante evidenziare anche il bonus asilo nido, già in vigore per l’anno scolastico 2023.L’obiettivo è consentire alle famiglie di accedere gratuitamente agli asili nido a partire dal secondo figlio.
Questa agevolazione si applicherà esclusivamente ai secondi figli nati dal 1° gennaio 2024 in famiglie che hanno già un figlio di età inferiore a 10 anni e un reddito ISEE non superiore a 40.000 euro. In quest’articolo troverete maggiori dettagli su come funziona.
L’Assegno Unico Universale Figli è confermato con tutte le maggiorazioni stabilite nell’anno precedente, come spiegato nel nostro articolo. È importante ricordare che la Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un aumento del 50% per le famiglie numerose. L’aumento dell’AUU è stato anche influenzato dal Decreto lavoro convertito in legge, il quale ha previsto un aumento di 30 euro non solo per i figli di genitori che lavorano, ma anche per gli orfani con un genitore impiegato.
L’assegno unico e universale è riconosciuto su domanda ai nuclei familiari a decorrere dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni. La prestazione spetta per i figli maggiorenni, fino al compimento del ventunesimo anno, purché:
L’assegno, poi, spetta alle famiglie per ogni figlio a carico con disabilità. In questo caso non si applica alcun limite di età.
Per tutti i nuovi nati e per chi non ha beneficiato dell’assegno nel 2022, la domanda potrà essere presentata sul sito INPS. Chi ha già beneficiato dell’assegno non ha bisogno di rinnovare la domanda.
Il Bonus Trasporti, che consente l’acquisto di abbonamenti mensili o annuali per il trasporto pubblico locale, è stato rifinanziato con 35 milioni di euro per novembre e dicembre 2023 tramite il Decreto collegato alla Manovra 2024.
L’importo del buono è uguale o inferiore al 100% del costo da affrontare. Ogni destinatario ha la possibilità di richiedere un solo bonus per i trasporti al mese, con un tetto massimo di 60 euro e fino a quando le risorse disponibili non saranno esaurite.
Le richieste per ottenere i voucher di sconto potranno essere presentate nuovamente all’inizio di novembre tramite la piattaforma bonustrasporti.lavoro.gov.it, utilizzando l’accesso tramite SPID o Carta di Identità Elettronica.
Una delle innovazioni più rilevanti del bonus famiglia riguarda il “bonus mamma”, che rappresenta uno sgravio contributivo al 100% fino a un massimo di 3 mila euro all’anno, senza restrizioni di reddito, per tutte le donne che lavorano e sono madri.
La durata di questo sgravio varia in base al numero di figli: per le madri con due figli, si estende fino ai 10 anni del bambino più giovane; per coloro che ne hanno tre, lo sconto sui contributi persiste più a lungo, arrivando fino ai 18 anni del figlio più piccolo.
Lo sgravio consente alle mamme lavoratrici di essere esentate dal pagamento dei contributi previdenziali a loro carico, come l’Ivs (invalidità, vecchiaia, superstiti) per il settore privato e il Fap per il settore pubblico. Lo Stato si farà carico del 9,19% del contributo a carico della lavoratrice. Inoltre, le mamme lavoratrici con più di due figli non subiranno alcuna decurtazione sulla loro busta paga.
La modalità per ricevere questa agevolazione è in via telematica, collegandosi direttamente al sito INPS usando le proprie credenziali o lo SPID.
Anche nel corso del 2024, è stata confermata la disposizione relativa al congedo di paternità obbligatorio, che è riservato esclusivamente ai padri che sono dipendenti e lavoratori. La sua durata è stata estesa a 10 giorni e può essere usufruito sia prima che subito dopo la nascita di un figlio.
È importante sottolineare che rimane in vigore anche il congedo di paternità alternativo, che consiste nell’astensione dal lavoro del padre, come alternativa al congedo di maternità obbligatorio. Tuttavia, questo congedo alternativo può essere usufruito solo in presenza di circostanze specifiche e gravi eventi.
I lavoratori devono fare la comunicazione scritta al proprio datore di lavoro con un anticipo di almeno 15 giorni.
Quando parliamo di bonus famiglia, non possiamo non parlare del congedo matrimoniale.
Hanno diritto ad usufruirne:
In base a quanto previsto dai vari Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL), ogni lavoratore ha il diritto di beneficiare di un congedo matrimoniale della durata di 15 giorni.
Questo periodo di assenza dal lavoro non può essere frazionato e ha inizio a partire dal giorno del matrimonio (anche se è possibile richiedere che inizi qualche giorno prima della cerimonia). Nel computo dei giorni di congedo sono inclusi anche i sabati, le domeniche e le festività che coincidono con il periodo del matrimonio.
La legge stabilisce che il lavoratore può richiedere il congedo matrimoniale entro un massimo di 30 giorni dalla data del matrimonio. Tuttavia, in situazioni eccezionali in cui il congedo non sia stato fruito entro i 30 giorni previsti per motivi indipendenti dal lavoratore, è possibile richiederlo anche successivamente. In tali casi, il lavoratore deve concordarlo anticipatamente con il datore di lavoro.
Per richiedere il congedo matrimoniale, è necessario presentare una richiesta scritta al datore di lavoro con un preavviso di almeno 6 giorni rispetto alla data del matrimonio, anche se è consigliabile farlo con un anticipo maggiore. Entro 60 giorni dal rientro al lavoro, è obbligatorio fornire all’azienda una copia del certificato di matrimonio.
A partire dal primo gennaio 2024, entrerà in vigore l’Assegno di Inclusione. Si tratta di un mezzo di supporto economico e di promozione dell’integrazione sociale e lavorativa. Questo beneficio sarà condizionato al soddisfacimento dei requisiti di residenza, cittadinanza e permesso di soggiorno. Inoltre, sarà necessario partecipare a un percorso personalizzato volto a favorire l’inclusione sociale e lavorativa.
L’Assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:
Al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, il richiedente la misura deve essere:
il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di:
La richiesta andrà presentata all’INPS, direttamente online oppure tramite CAF o Patronati.
Tra i vari bonus famiglia, è stato confermato anche il bonus destinato ai dipendenti con figli a carico. Si tratta di un aiuto per i dipendenti che hanno almeno un figlio, elargito sotto forma di fringe benefit. Il limite è pari a 2.000 euro per chi ha figli e a 1.000 euro per tutti gli altri.
Possono fruire di questo beneficio i dipendenti con figli nati all’interno del matrimonio, ma anche i genitori con figli nati al di fuori del matrimonio, purché siano stati legalmente riconosciuti. Lo stesso principio si applica ai figli adottivi e a quelli affidati.
Il dipendente è tenuto a comunicare al datore di lavoro il suo diritto all’agevolazione, fornendo il codice fiscale del figlio o dei figli fiscalmente a carico.
Una grande novità del 2024 è il reddito di infanzia, chiamato anche bonus infanzia. Parliamo di un contributo economico pari a 400 euro per ciascun figlio a carico fino a 6 anni di età. È importante notare che questo contributo potrebbe essere incrementato per le famiglie monogenitoriali o per quelle con figli con disabilità. L’aspetto più interessante è che il reddito di infanzia sarebbe riconosciuto alle famiglie senza particolari soglie reddituali ISEE. Il contributo, infatti, spetterebbe alle famiglie con redditi fino a 90.000 euro.
La gestione del Reddito di Infanzia 2024 potrebbe essere affidata ai Comuni. Ulteriori dettagli saranno resi noti una volta che la misura diventerà ufficiale.
Confermata anche per il 2024, la carta acquisti permette di aiutare coloro che si trovano in difficili situazioni economiche. Viene richiesta per pagare le spese alimentari, ma anche per coprire spese sanitarie e bollette. Si tratta di una carta di pagamento elettronica, prepagata, ricaricabile e gratuita del valore di 40 euro mensili.
Con la Carta si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie, può anche essere utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas.
Possono usufruire della carta coloro che hanno compiuto 65 anni o hanno figli di età inferiore ai 3 anni che si trovano in una situazione economica particolarmente disagiata.
La domanda deve essere richiesta presso un ufficio postale utilizzando i moduli nel sito di Poste Italiane.
Per ottenere i bonus famiglia, è importante seguire procedure specifiche. Dipendendo dal bonus, si richiedono documenti diversi e cambiano anche le tipologie di richiesta.
I bonus famiglia sono destinati a diverse categorie di famiglie, dipende sempre dalla tipologia di bonus che si vuole richiedere.
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