Famiglia

Bonus bebè 2024: cos’è e come funzionava l’assegno di natalità?

Il 24 Ottobre 2024 da Cristina - 5 minuti di lettura

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Bonus bebè 2022

La nascita di un bambino è spesso un evento felice, anche se porta con sé cambiamenti nella vita di una famiglia. Infatti, sono diversi i costi associati all’arrivo di un bebè e alcuni genitori devono, addirittura,ridurre o interrompere il proprio lavoro per occuparsi del bambino. Per questo motivo, lo Stato ha previsto degli aiuti economici per i neogenitori, tra cui l’ex Bonus bebè. Dopo essere stato tolto, è ritornato con la manovra fiscale del 2024, dove è stato ri inserito a sorpresa.

Bonus bebè : le novità

Importante
Dal 1° Gennaio 2025, il Bonus bebè è tornato attivo, separandosi dall’Assegno unico e universale.

Tuttavia, le famiglie che hanno maturato il diritto al Bonus bebè entro il 31 gennaio 2022 continueranno a percepirlo fino alla sua data di scadenza.

Dopo lo stop che è stato previsto dal governo precedente, sarà ri attivato a partire dal 2025, con modalità totalmente diversa rispetto alle modalità precedenti.

Cos’è il Bonus bebè?

Il Bonus bebè è un aiuto economico destinato alle famiglie per ogni bambino nato, adottato o preso in affidamento. Il contributo veniva erogato fino al primo compleanno del bambino o fino al primo anno di ingresso nella famiglia dopo l’adozione.

Questo bonus si presenta sotto forma di importo una tantum pari a 1000 euro.

A chi spettava il Bonus bebè?

requisiti bonus bebèPer ottenere il Bonus Bebè, il richiedente deve soddisfare i seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda:

  • possesso della cittadinanza italiana o di quella di uno Stato membro dell’UE. I cittadini extracomunitari dovevano avere un permesso di soggiorno UE a lungo termine. I cittadini stranieri con lo status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria erano assimilati ai cittadini italiani e potevano quindi richiedere il Bonus;
  • residenza in Italia;
  • convivenza con il figlio, ovvero genitore e figlio dovevano condividere la residenza nello stesso luogo.

Queste condizioni dovevano essere soddisfatte dal genitore anche se era minorenne o incapace di agire per svariati motivi. In questo caso, però, la domanda doveva essere presentata dal rappresentante legale in nome e per conto del genitore.

Bonus bebè: importi in base all’ISEE

Gli importi del Bonus bebè vengono determinati in base all’ISEE dell’intero nucleo familiare, senza limiti di reddito.

Il limite ISEE predisposto dal governo nella sua ultima manovra è di 40.000 euro.

Attenzione
Se l’ISEE veniva presentato in seguito ed era inferiore a 40.000 euro, allora la differenza veniva integrata per il resto della durata del beneficio.

Durata e scadenza del Bonus bebè

L’Assegno di Natalità veniva concesso, su richiesta all’INPS, per ogni bambino nato, adottato o dato in affidamento preadottivo, soltanto fino al primo compleanno del bambino o al primo anno di ingresso nella famiglia dopo l’adozione o l’affidamento preadottivo.

Importante
Non è ancora stato espresso il funzionamento del bonus bebè nella sua totalità. Dovremmo aspettare nuove notizie dal governo per capire meglio il funzionamento del nuovo bonus bebé

La sua durata massima era di 12 mesi. Pertanto, per ricevere tutte e 12 le mensilità, i genitori doveva richiederlo entro 90 giorni dalla nascita o dalla data di ingresso nel nucleo familiare.

Invece, se la domanda veniva effettuata dopo il 90º giorno, allora il beneficio spettante decorre dal mese di presentazione della domanda e comprendeva solo le mensilità fino al compimento del primo anno di vita.

Bonus bebè: come richiederlo?

Per richiedere il Bonus Bebè, bisognava presentare una domanda all’INPS secondo tre diverse modalità:

  • online sul sito web dell’INPS, effettuando l’accesso con SPID, CIE o CNS;
  • tramite il Contact Center dell’INPS;
  • rivolgendosi presso un ente di patronato.
Importante
Inoltre, nel caso di nascita di gemelli o adozione di due o più minori, era necessario presentare una domanda per ciascun bimbo.

Documenti necessari

come richiedere il bonus bebèPer presentare la domanda erano necessari i seguenti documenti:

  • documento di riconoscimento del richiedente;
  • codice fiscale del richiedente;
  • eventuale permesso di soggiorno;
  • certificato di nascita e codice fiscale del minore (anche provvisorio);
  • eventuale Attestazione ISEE, che include anche il minore;
  • in caso di affido preadottivo o adozione, la relativa sentenza;
  • in caso di parto gemellare, bisogna presentare una domanda per ciascun minore;
  • Metodo di accredito del bonus:
    • IBAN del richiedente;
    • bonifico domiciliato.
Altre informazioni
Per richiedere l’Assegno unico, che ha preso il posto del Bonus bebè, ti consigliamo la lettura di questo articolo.

Decadenza dell’Assegno di Natalità

Si perdeva il diritto al beneficio qualora si presentassero uno dei seguenti casi:

  • decesso del figlio;
  • revoca dell’adozione;
  • decadenza della responsabilità genitoriale;
  • perdita da parte del richiedente di una delle condizioni previste dalla legge (trasferimento della residenza all’estero, perdita della condizione di cittadinanza, revoca dell’affidamento preadottivo da parte del tribunale, ecc.);
  • custodia esclusiva del bambino al genitore che non ha fatto domanda;
  • custodia del bambino a una persona diversa dal richiedente.
Altre domande frequenti

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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