Il Bonus adozioni è un contributo economico per le adozioni internazionali, che può variare dai 3.500 ai 6.500 euro, che è destinato alle coppie che hanno affrontato considerevoli ritardi nelle procedure adottive. Il bonus è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 Giugno 2024.
Tutte quelle persone che hanno avviato il processo adottivo prima della pandemia, ovvero prima del 30 Gennaio 2020 – data in cui è stato proclamato lo stato d’ emergenza internazionale di salute da parte dell’ OMS, e che in data 1 Gennaio 2024 non hanno ancora ottenuto nessun tipo di autorizzazione per l’ ingresso del minore, potranno richiedere il bonus.
Il Governo Italiano ha lanciato il bonus adozioni internazionali per supportare le coppie nel loro percorso adottivo, offrendo un contributo economico compreso tra 3.500 e 6.500 euro.
Questa misura è fondamentale per le coppie che al primo gennaio 2024 non hanno ancora concluso le procedure adottive a causa di ritardi dovuti alla pandemia o a situazioni geopolitiche complesse. Il Decreto del Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, pubblicato il 29 aprile 2024 e registrato dalla Corte dei Conti il 4 giugno 2024, stabilisce le condizioni per l’accesso al contributo.
Indice
Chi Può Fare Domanda per il Bonus Adozioni
Possono richiedere il bonus tutte le coppie che hanno iniziato il processo adottivo prima del 30 gennaio 2020, così come quelle che stanno adottando in paesi considerati “critici” come Cina, Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia. L’importo del bonus varia da 3.500 a 6.500 euro, in base alla data di inizio della procedura e al paese di origine dell’adozione. Per questa misura sono stati stanziati 4.377.500 euro, inseriti nel capitolo 538 “Spese per il sostegno delle adozioni internazionali” del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’esercizio finanziario 2024. Le coppie potenzialmente beneficiarie sono 980 e possono richiedere il contributo per affrontare i costi aggiuntivi e i disagi causati dai ritardi nelle procedure adottive.
Informazioni Aggiuntive
Per ulteriori informazioni o domande, è possibile contattare l’indirizzo email: rimborsi.cai@governo.it, entro 10 giorni dalla scadenza per la presentazione delle domande. Maggiori dettagli sono disponibili in questa pagina.
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Bonus Mamme
Il 2024 sarà significativo per le madri lavoratrici, con l’introduzione di un bonus chiamato bonus mamme che prevede un aumento in busta paga fino a 1.700 euro grazie all’esonero totale del versamento dei contributi sociali fino a 3.000 euro annui. Questo beneficio, disponibile per le lavoratrici madri con contratto a tempo indeterminato nel pubblico e nel privato, sarà valido dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, coinvolgendo circa 800.000 donne, il 10% delle lavoratrici totali.
La misura non influenzerà negativamente la pensione maturata e sarà automaticamente applicata dal datore di lavoro o dall’INPS. Oltre a questo, altre forme di aiuto includono il bonus asilo nido, il mese di congedo parentale retribuito in parte all’80% e in parte al 30%, e l’Assegno Unico e Universale per ogni figlio a carico fino ai 21 anni
Bonus Casalinghe
Il Bonus Casalinghe è un programma istituito per supportare le persone impegnate in attività domestiche non retribuite, offrendo accesso gratuito a corsi di formazione. Introdotto dalla Legge 13 ottobre 2020, n. 126, il programma dispone di un fondo annuale di 3 milioni di euro per finanziare questi corsi, che mirano a migliorare le competenze professionali di donne e uomini fuori dal mercato del lavoro.
Per beneficiare del bonus, è necessario essere assicurati contro gli infortuni domestici tramite l’INAIL e non avere un’occupazione retribuita. Il bonus casalinghe non prevede un sostegno economico diretto, ma consente la partecipazione a corsi di formazione online di durata massima di 12 mesi, coprendo aree come alfabetizzazione digitale, sicurezza online e gestione domestica.
Per iscriversi, è necessario presentare domanda online sul portale INPS utilizzando le credenziali SPID, CNS o CIE. Inoltre, esiste anche una pensione per le casalinghe, ottenibile con almeno 5 anni di contributi versati al fondo casalinghe INPS, che prevede una pensione di inabilità o di vecchiaia a partire dai 57 anni.