❓ L’ISEE è obbligatorio per richiedere l’Assegno unico?
No, si può richiedere l’Assegno unico e universale anche in assenza di ISEE. in questo caso, l’importo verrà calcolato sulla base della soglia minima.
L’Assegno Unico e Universale è un sostegno economico rivolto alle famiglie con figli a carico. Introdotto a marzo 2022, questa misura ricopre un ruolo fondamentale in quanto è “universale”, quindi non presenta limitazioni di ISEE, anche se gli importi variano in base al reddito di ciascuna famiglia. Inoltre, è definita “unica” perché ingloba al suo interno le altre misure familiari esistenti fino al 2021. Il Mio Bonus ti fornisce una guida completa sull’Assegno Unico: come funziona, come richiederlo, quando viene pagato e le novità per il 2024.
Indice
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto novità per quanto concerne l’erogazione dell’Assegno unico e universale per le famiglie con figli a carico, alcune delle quali si ripetono nel 2024.
Come dice il sito del Dipartimento per le Politiche della Famiglia, per il 2024 sarà necessario presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) correttamente attestata. In assenza di ISEE, l’ importo dell’ Assegno Unico Universale sarà colcolato a partire dal mese di Marzo 2024.
Tra queste, troviamo una maggiorazione del 50% per alcune famiglie con ISEE pari o inferiore a 40.000 euro.
A beneficiare di questa maggiorazione sono i seguenti casi:
Inoltre, per quanto riguarda gli Assegni unici dei mesi di gennaio e febbraio 2024, si prende come riferimento l’ISEE valido fino a dicembre del 2023.
L’Assegno unico e universale per i figli a carico è un sostegno economico destinato alle famiglie con figli a carico a partire dal 7° mese di gravidanza e fino al raggiungimento dei 21 anni d’età.
Si presenta sotto forma di assegno mensile, concesso a tutti i nuclei familiare, il cui importo varia a seconda della condizione economica di ciascuna famiglia.
L’Assegno unico spetta a tutti i nuclei familiari con uno o più figli a carico, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (occupati o disoccupati) e dalla fascia di reddito.
In particolare, spetta alle famiglie che hanno:
Inoltre, i richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
L’importo dell’Assegno unico e universale, erogato su base mensile, varia a seconda della situazione familiare, cioè in base all’ISEE, al numero di figli, alla loro età e alla presenza di figli con disabilità.
Figlio con età inferiore a 18 anni | Figlio con età tra i 18 e i 21 anni | |
ISEE inferiore a 15.000 euro | 175 euro al mese | 85 euro al mese |
ISEE tra 15.000 e 40.000 euro | Fra 175 e 50 al mese, decresce in base all’ISEE | Fra 85 euro e 25 al mese, decresce in base all’ISEE |
ISEE superiore a 40.000 euro o nessun ISEE | 50 euro al mese | 25 euro al mese |
Sono, inoltre, previste delle maggiorazioni dell’importo per i seguenti casi specifici:
Per ogni figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione dell’importo compresa tra gli 85 euro e i 15 euro al mese, in base al valore ISEE:
Le maggiorazioni per i figli a carico dipendono dall’età, dalla condizione di disabilità e dall’ISEE, secondo le seguenti soglie:
Per le mamme di età inferiore ai 21 anni, è prevista una maggiorazione dell’importo dell’Assegno unico pari a 20 euro al mese per ogni figlio a carico.
Nel caso in cui entrambi i genitori lavorino e quindi percepiscano un reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione di 30 euro al mese per ciascun figlio minorenne, per ISEE pari o inferiore a 15.000 euro.
Invece, per ISEE compresi tra 15.000 e 40.000 euro, l’importo si riduce gradualmente fino ad annullarsi. In questo caso, non sono previste maggiorazioni per ISEE sopra i 40.000 euro.
Dall’introduzione dell’Assegno unico nel 2022 e fino al 1º marzo 2025, è prevista una maggiorazione di natura transitoria per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro.
In questo caso, la maggiorazione mensile è il risultato della somma della componente familiare mensile e della componente fiscale mensile.
Una novità introdotta dal 1º gennaio 2023 riguarda gli aumenti dell’Assegno unico universale per diverse casistiche.
Queste maggiorazioni si applicano solo alle famiglie con ISEE pari o inferiore a 40.000 euro e sono del:
La domanda per l’Assegno unico viene fatta attraverso l’INPS, tramite i seguenti canali:
La richiesta per l’Assegno unico e universale può essere effettuata da uno dei due genitori o da chi esercita le funzioni genitoriali (tutore).
Invece, in caso di genitori separati o divorziati, bisogna fare una distinzione tra il tipo di affidamento:
Inoltre, i figli maggiorenni possono presentare la domanda al posto dei genitori e chiedere così la corresponsione diretta della loro quota.
Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento dell’anno e, una volta accettate, verranno erogate fino al mese di febbraio dell’anno successivo.
Infatti, il periodo di riferimento per l’erogazione dell’Assegno unico va dal mese di marzo dell’anno di presentazione della domanda al mese di febbraio dell’anno successivo.
I pagamenti dell’Assegno Unico 2023 avvengono a seconda di quando viene presentata la domanda, ovvero:
Questo contributo economico viene definito “unico” perché ha sostituito, a partire dal 1º gennaio 2022, una serie di bonus inerenti la famiglia e la natalità:
No, si può richiedere l’Assegno unico e universale anche in assenza di ISEE. in questo caso, l’importo verrà calcolato sulla base della soglia minima.
Sì, l’Assegno unico è compatibile con altri bonus per figli a carico erogati dalle Regioni o enti locali. È anche compatibile con il Reddito di Cittadinanza e con il Bonus asilo nido.
L’Assegno unico è annuale e va dal mese di marzo dell’anno in cui si richiede fino al mese di febbraio dell’anno successivo.
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