Famiglia

Assegno unico 2024: a chi spetta e come richiederlo?

Il 8 Ottobre 2024 da Cristina - 9 minuti di lettura

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Assegno unico figli 2022

L’Assegno Unico e Universale è un sostegno economico rivolto alle famiglie con figli a carico. Introdotto a marzo 2022, questa misura ricopre un ruolo fondamentale in quanto è “universale”, quindi non presenta limitazioni di ISEE, anche se gli importi variano in base al reddito di ciascuna famiglia. Inoltre, è definita “unica” perché ingloba al suo interno le altre misure familiari esistenti fino al 2021. Il Mio Bonus ti fornisce una guida completa sull’Assegno Unico: come funziona, come richiederlo, quando viene pagato e le novità per il 2024.

Assegno unico universale: novità 2024

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto novità per quanto concerne l’erogazione dell’Assegno unico e universale per le famiglie con figli a carico, alcune delle quali si ripetono nel 2024.

Come dice il sito del Dipartimento per le Politiche della Famiglia, per il 2024 sarà necessario presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) correttamente attestata. In assenza di ISEE, l’ importo dell’ Assegno Unico Universale sarà colcolato a partire dal mese di Marzo 2024.

Tra queste, troviamo una maggiorazione del 50% per alcune famiglie con ISEE pari o inferiore a 40.000 euro.

A beneficiare di questa maggiorazione sono i seguenti casi:

  • famiglie con figli fino a un anno. La maggiorazione riguarda ciascun figlio di età inferiore ai 12 mesi;
  • famiglie con tre o più figli, fino ai 3 anni di vita dei figli. La maggiorazione riguarda ciascun figlio di età compresa fra 1 e 3 anni.

Inoltre, per quanto riguarda gli Assegni unici dei mesi di gennaio e febbraio 2024, si prende come riferimento l’ISEE valido fino a dicembre del 2023.

Importante
Dal 1° marzo 2023, coloro che avevano già presentato domanda per l’anno precedente non devono presentare nuova domanda. Occorre soltanto presentare un nuovo ISEE entro il 29 febbraio 2024, altrimenti verrà assegnato l’importo minimo previsto.

Cos’è l’Assegno unico e universale?

L’Assegno unico e universale per i figli a carico è un sostegno economico destinato alle famiglie con figli a carico a partire dal 7° mese di gravidanza e fino al raggiungimento dei 21 anni d’età.

Si presenta sotto forma di assegno mensile, concesso a tutti i nuclei familiare, il cui importo varia a seconda della condizione economica di ciascuna famiglia.

Il suo carattere di universalità, infatti, prevede che tutte le famiglie che ne fanno richiesta ricevano una somma mensile, che varia in base al valore ISEE di riferimento e alla presenza o meno di figli disabili.

A chi spetta l’Assegno unico?

A chi spetta l’Assegno unicoL’Assegno unico spetta a tutti i nuclei familiari con uno o più figli a carico, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (occupati o disoccupati) e dalla fascia di reddito.

In particolare, spetta alle famiglie che hanno:

  • figli minorenni, a partire dal 7° mese di gravidanza;
  • figli maggiorenni, fino al compimento del 21° anno d’età e in presenza di una delle seguenti condizioni:
    • frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale;
    • iscrizione a un corso di laurea;
    • svolgimento di tirocini o attività lavorativa con reddito inferiore a 8.000 euro annui;
    • disoccupato e in cerca attiva di lavoro;
    • svolgimento di servizio civile universale.
  • figli con disabilità, senza limiti d’età.

Altri requisiti

Inoltre, i richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadino italiano, comunitario o extracomunitario con permesso di soggiorno in corso di validità;
  • soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • residenza e domicilio in Italia;
  • residente in Italia da almeno due anni, oppure avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Importo dell’Assegno unico

L’importo dell’Assegno unico e universale, erogato su base mensile, varia a seconda della situazione familiare, cioè in base all’ISEE, al numero di figli, alla loro età e alla presenza di figli con disabilità.

  • Ciascun figlio minorenne: l’importo massimo è di 175 euro al mese (per ISEE pari o inferiore a 15.000 euro) e si riduce in maniera graduale all’aumentare dell’ISEE fino a raggiungere un valore pari a 50 euro al mese (per ISEE pari o superiore a 40.000 euro).
  • Ciascun figlio maggiorenne: l’importo massimo è pari a 85 euro al mese (per ISEE pari o inferiore a 15.000 euro), mentre si riduce gradualmente fino a 25 euro al mese (per ISEE pari o superiore a 40.000 euro).

Figlio con età inferiore a 18 anni Figlio con età tra i 18 e i 21 anni
ISEE inferiore a 15.000 euro 175 euro al mese 85 euro al mese
ISEE tra 15.000 e 40.000 euro Fra 175 e 50 al mese, decresce in base all’ISEE Fra 85 euro e 25 al mese, decresce in base all’ISEE
ISEE superiore a 40.000 euro o nessun ISEE 50 euro al mese 25 euro al mese
Attenzione
È possibile ricevere l’Assegno unico anche senza presentare l’ISEE. In tal caso, il valore spettante sarà il minimo.

Maggiorazioni dell’importo

Maggiorazioni importo assegno unicoSono, inoltre, previste delle maggiorazioni dell’importo per i seguenti casi specifici:

  • famiglie con più di due figli;
  • presenza nel nucleo familiare di figli con disabilità grave o media;
  • madri con meno di 21 anni;
  • genitori titolari di reddito da lavoro;
  • famiglie con ISEE fino a 25.000 euro (misura valida fino al 2024).

Famiglie con più di due figli

Per ogni figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione dell’importo compresa tra gli 85 euro e i 15 euro al mese, in base al valore ISEE:

  • pari o inferiore a 15.000, la maggiorazione sarà di 85 euro;
  • tra 15.000 e 40.000 euro, la maggiore si riduce in maniera graduale fino a raggiungere i 15 euro;
  • superiore a 40.000 euro, l’importo sarà sempre di 15 euro.

Figli a carico con disabilità

Le maggiorazioni per i figli a carico dipendono dall’età, dalla condizione di disabilità e dall’ISEE, secondo le seguenti soglie:

  • per ogni figlio minorenne con disabilità, è prevista una maggiorazione pari a 105 euro al mese in caso di non autosufficienza, 95 euro al mese in caso di disabilità grave e 85 euro al mese in caso di disabilità media;
  • per ciascun figlio con disabilità di età compresa tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è pari a 80 euro mensili;
  • per ogni figlio disabile di età pari o superiore a 21 anni, è previsto un assegno di 85 euro al mese (per ISEE pari o inferiore a 15.000 euro), che si riduce gradualmente fino a raggiungere il valore di 25 euro al mese (per ISEE pari o superiore a 40.000 euro).

Madri con meno di 21 anni

Per le mamme di età inferiore ai 21 anni, è prevista una maggiorazione dell’importo dell’Assegno unico pari a 20 euro al mese per ogni figlio a carico.

Genitori entrambi titolari di reddito di lavoro

Nel caso in cui entrambi i genitori lavorino e quindi percepiscano un reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione di 30 euro al mese per ciascun figlio minorenne, per ISEE pari o inferiore a 15.000 euro.

Invece, per ISEE compresi tra 15.000 e 40.000 euro, l’importo si riduce gradualmente fino ad annullarsi. In questo caso, non sono previste maggiorazioni per ISEE sopra i 40.000 euro.

Famiglie con ISEE fino a 25.000 euro

Dall’introduzione dell’Assegno unico nel 2022 e fino al 1º marzo 2025, è prevista una maggiorazione di natura transitoria per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro.

In questo caso, la maggiorazione mensile è il risultato della somma della componente familiare mensile e della componente fiscale mensile.

Per beneficiare di questa maggiorazione, è necessario che il nucleo familiare abbia percepito, nel corso del 2021, l’Assegno per il nucleo familiare.

Maggiorazioni dell’Assegno Unico

Una novità introdotta dal 1º gennaio 2023 riguarda gli aumenti dell’Assegno unico universale per diverse casistiche.

Queste maggiorazioni si applicano solo alle famiglie con ISEE pari o inferiore a 40.000 euro e sono del:

  • 50% per il primo anno di vita del figlio;
  • 50% per le famiglie composte da 3 o più figli, per i figli fino ai 3 anni d’età.

Come richiedere l’Assegno unico figli?

La domanda per l’Assegno unico viene fatta attraverso l’INPS, tramite i seguenti canali:

  • sul sito web dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS nella sezione dedicata al servizio;
  • contattando il Contact Center INPS ai numeri 803.164 (gratuito da rete fissa) o 06 164.164 (da rete mobile a pagamento);
  • rivolgendosi a un ente di patronato.
Importante
Chi percepisce il Reddito di Cittadinanza non deve presentare la domanda per l’Assegno unico. Quest’ultimo, infatti, verrà erogato in automatico in base ai requisiti.

Chi può presentare la domanda?

domanda assegno unicoLa richiesta per l’Assegno unico e universale può essere effettuata da uno dei due genitori o da chi esercita le funzioni genitoriali (tutore).

Invece, in caso di genitori separati o divorziati, bisogna fare una distinzione tra il tipo di affidamento:

  • se si tratta di affidamento condiviso, la domanda può essere presentata in maniera indistinta da uno dei due genitori e l’importo dell’Assegno andrà ad entrambi, in ugual misura;
  • invece, se l’affidamento è esclusivo, allora la domanda può essere effettuata solo dal genitore affidatario e l’Assegno andrà interamente a lui o lei.

Inoltre, i figli maggiorenni possono presentare la domanda al posto dei genitori e chiedere così la corresponsione diretta della loro quota.

Quando presentare la domanda?

Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento dell’anno e, una volta accettate, verranno erogate fino al mese di febbraio dell’anno successivo.

Infatti, il periodo di riferimento per l’erogazione dell’Assegno unico va dal mese di marzo dell’anno di presentazione della domanda al mese di febbraio dell’anno successivo.

Assegno unico: quando viene pagato?

I pagamenti dell’Assegno Unico 2023 avvengono a seconda di quando viene presentata la domanda, ovvero:

  • per le domande presentate dal 1° gennaio al 30 giugno, l’Assegno verrà erogato a partire dal mese di marzo. Inoltre, se vengono presentate entro giugno, l’assegno comprenderà anche le mensilità arretrate da marzo;
  • per quelle presentate dal 1° luglio in poi, l’importo verrà erogato a partire dal mese successivo a quello di presentazione.
Attenzione
I beneficiari sono tenuti a comunicare all’INPS eventuali modifiche alla composizione del nucleo familiare dovute a nuove nascite, entro 120 giorni dalla nascita del figlio.

Cosa sostituisce l’Assegno Unico?

Questo contributo economico viene definito “unico” perché ha sostituito, a partire dal 1º gennaio 2022, una serie di bonus inerenti la famiglia e la natalità:

Altre domande frequenti

Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


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