👰🏻 Il congedo matrimoniale si può unire ai giorni di ferie?
Sì, se il datore di lavoro accetta la richiesta per le ferie in quel periodo, allora si possono unire.
Tra tanti preparativi e dettagli da organizzare, un aspetto legale che i futuri sposi devono tenere in considerazione è il congedo matrimoniale. Si tratta di un periodo retribuito dall’azienda in occasione del matrimonio o dell’unione civile. Tuttavia, per alcune categorie di lavoratori è previsto l’Assegno per congedo matrimoniale pagato dall’INPS. Il Mio Bonus ti spiega chi ha diritto all’Assegno INPS, come richiederlo e quali regole valgono per il congedo dei futuri sposi.
Indice
L’Assegno per congedo matrimoniale consiste in un aiuto economico erogato dall’INPS a determinate categorie di lavoratori. Viene concesso in occasione di un congedo per matrimonio, quindi in occasione delle proprie nozze con rito civile o concordatario.
Pertanto, questo Assegno INPS non si rivolge a chi contrae solo il matrimonio religioso.
Al giorno d’oggi, tutti i contratti di lavoro concedono un periodo di pausa in occasione della celebrazione delle proprie nozze. Questo vale a prescindere dal proprio ruolo, tipo di contratto e settore nel quale si è impiegati.
Di solito, per quanto riguarda i dipendenti del settore privato, il congedo matrimoniale viene pagato dal proprio datore di lavoro.
Invece, per alcune categorie di lavoratori, l’importo pari a 7 giorni lavorativi viene pagato dall’INPS. In questo caso, infatti, si parla di Assegno per congedo matrimoniale.
Tuttavia, il restante numero di giorni deve essere integrato dal datore di lavoro per raggiungere la normale retribuzione di 15 giorni.
Possono richiedere l’Assegno per congedo matrimoniale le seguenti categorie di lavoratori:
Invece, sono esclusi dal contributo i lavoratori dipendenti di:
I lavoratori che rientrano nelle categorie sopra elencate possono richiedere l’Assegno solo se soddisfano i seguenti requisiti:
Il permesso per matrimonio viene richiesto direttamente alla propria azienda, all’ufficio competente o al proprio datore di lavoro.
Invece, per usufruire dell’Assegno per congedo matrimoniale vi sono due diverse modalità di richiesta, a seconda della tipologia di lavoratore:
Le modalità di richiesta attraverso l’INPS può avvenire secondo tre diverse modalità:
In fase di presentazione della domanda, i documenti da allegare sono:
L’Assegno per congedo matrimoniale ha un importo che varia a seconda della retribuzione del lavoratore dipendente e per un certo numero di giornate lavorative.
In particolare, il valore si calcola a partire dai giorni lavorativi, ovvero:
Ai neo sposi spettano 15 giorni di permesso matrimoniale, che devono essere fruiti in maniera continuativa entro i 30 giorni dalla data del rito. Questo vuol dire che non possono essere frazionati e divisi in più periodi.
Inoltre, l’inizio del congedo matrimoniale può corrispondere alla data del matrimonio o unione civile. In alternativa, questi giorni possono essere fruiti a partire dal 3° giorno antecedente all’evento. Questo avviene per consentire ai futuri sposi di culminare i preparativi.
Come si può evincere, queste regole valgono per tutti i lavoratori e le giornate concesse non possono essere inferiori a quelle previste dal CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro).
Tuttavia, il datore di lavoro può riconoscere delle condizioni migliorative. Per esempio, egli può consentire al lavoratore di fruire del periodo di congedo matrimoniale in un altro periodo, nel caso in cui la luna di miele avvenga successivamente.
Per beneficiare del congedo matrimoniale, è sufficiente fare richiesta al proprio datore di lavoro o all’ufficio incaricato.
Per quanto riguarda le tempistiche, di solito sono richiesti 6 giorni di anticipo rispetto alla data del matrimonio. È consigliabile, però, fare domanda con largo anticipo, in modo da permettere al gruppo di lavoro di organizzarsi al meglio.
L’Assegno per congedo matrimoniale dell’INPS è cumulabile con l’indennità INAIL per infortunio sul lavoro e con l’Assegno unico e universale.
Invece, non è cumulabile con i congedi per malattia e maternità, con la cassa integrazione e con le indennità di disoccupazione (NASpI e DIS-COLL).
Sì, se il datore di lavoro accetta la richiesta per le ferie in quel periodo, allora si possono unire.
Il congedo matrimoniale deve essere fruito entro 30 giorni dalla celebrazione del rito civile, ma non è vietato chiedere (e che il datore di lavoro conceda) di posticiparlo.
No, perchè non sono lavoratori subordinati.
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Salve mi sono sposato la settimana scorsa il mio datore di lavoro mi ha detto che mi spettano solo 7 giorni di congedo, lavoro in edilizia,e giusto?
Buon pomeriggio,
si, nel suo caso sono 7 giorni.
Un saluto
Posso chiedere i 15 giorni di congedo matrimoniale in più in aggiunta l assegno matrimoniale o l assegno matrimoniale rientra nei 15giorni ? Grazie
Buongiorno,
Rientra nei 15 giorni di congedo matrimoniale.
Un saluto!
Buongiorno, volevo chiedere, cosa si intende per giorni continuativi. Per esempio si tiene conto delle giornate lavorative oppure da calendario.? Ovvero se lavoro 4 giorni a settimana si calcolano quelli? Grazie
Buongiorno,
I 15 giorni sono da considerarsi di calendario (non lavorativi, quindi sabato, domenica e festivi inclusi) e consecutivi (ovvero non si possono frazionare).
Un saluto!