Enti

Nuove misure del governo: bonus per imprese e famiglie

Il 12 Agosto 2024 da Matteo - 4 minuti di lettura

Vuoi scoprire se hai accesso a questo bonus?
Fai la simulazione gratuita
bonus
Il Governo ha stanziato dei nuovi aiuti per i cittadini italiani in difficoltà: alcuni di questi sono nuovi bonus, nuove agevolazioni, ma ci sono anche delle nuove misure. Tuttavia, è difficile navigare in questo mare di novità: Il Mio Bonus presenta una guida sulle novità del futuro per quanto riguarda il Welfare.

Il nuovo Documento di Economia e Finanza (DEF) offre una panoramica delle stime sugli effetti di una serie di misure per lavoro e welfare approvate dal governo Meloni con la Legge di Bilancio. Tra queste, la super-deduzione per le assunzioni stabili, la rimodulazione delle aliquote Irpef, gli sgravi per le lavoratrici madri e l’assegno unico sono tra le più rilevanti.

Secondo un’analisi del Sole 24 Ore, la super-deduzione per le assunzioni stabili potrebbe interessare circa 380mila imprese. La rimodulazione delle aliquote Irpef, insieme a sgravi e misure di welfare, comporterà un beneficio medio annuo di quasi mille euro per circa 30 milioni di contribuenti.

Bonus mamme lavoratrici e novità per i dipendenti

I nuovi sgravi per le lavoratrici madri si applicano a una platea di 811.065 occupate, con un vantaggio medio in busta paga di 150 euro al mese. Nel 2023, gli assegni unici erogati sono stati pari a circa 18 miliardi di euro per oltre 10 milioni di figli a carico, con un importo medio per bambino che varia tra 54 e 214 euro in base all’Isee.

Nel 2024, gli scaglioni Irpef sono stati modificati: l’aliquota sarà del 23% fino a 28 mila euro di reddito, del 35% da 28 mila a 50 mila euro, e del 43% oltre i 50 mila euro. Questa rimodulazione ridurrà il carico fiscale per circa 25 milioni di contribuenti. Inoltre, 14 milioni di lavoratori beneficeranno del taglio del cuneo contributivo, con esoneri contributivi del 6% per retribuzioni mensili imponibili fino a 2.692 euro e del 7% per quelle fino a 1.923 euro.

I fringe benefit non concorreranno a formare reddito da lavoro dipendente, con una soglia di 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e 1.000 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti. Complessivamente, questi interventi dovrebbero comportare un beneficio pari a quasi mille euro annui per circa 30 milioni di persone.

Il governo ha introdotto una deduzione per le imprese che assumono a tempo indeterminato, il cui importo sale se l’assunzione va a incrementare l’organico. La misura prevede una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120%, maggiorata al 130% per specifiche categorie di lavoratori (giovani, donne, e soggetti già beneficiari del Reddito di cittadinanza), e si applica a tutte le imprese e ai lavoratori autonomi datori di lavoro.

Aiuti per la famiglia: quali novità?

In tema di politiche per la famiglia, il governo ha investito circa un miliardo di euro. Nel 2023, l’Assegno unico universale ha totalizzato circa 18 miliardi di euro erogati a 6,5 milioni di nuclei familiari per 10 milioni di figli. L’importo medio per bambino varia tra 54 e 214 euro.

Il bonus per il pagamento delle rette degli asili nido è stato innalzato a 3.600 euro per le famiglie con Isee fino a 40mila euro e con almeno due figli sotto i 10 anni. Novità anche sui congedi parentali, con un’indennità elevata all’80% della retribuzione per due mesi nel 2024 e, dal 2025, all’80% per un mese e al 60% per il secondo.

Nel periodo 2024-26, è stato approvato un taglio del 100% dei contributi a carico per le donne lavoratrici con tre o più figli. La misura, con un limite annuo di 3mila euro, riguarda le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio minore.

Per il 2024, in via sperimentale, la misura è estesa alle lavoratrici madri di due figli, fino al decimo anno di età del figlio minore, con un beneficio stimato di circa 150 euro al mese per 811.065 lavoratrici.

Bonus per le aziende

Il bonus “Decontribuzione Sud” consiste in uno sgravio contributivo fino al 30% per i datori di lavoro privati con sede nelle regioni del Mezzogiorno. La misura, inizialmente in scadenza a fine 2023, è stata prolungata fino al 30 giugno 2024 dalla Commissione europea, su richiesta del ministero del Lavoro.

Nel 2023, oltre 1,4 milioni di rapporti di lavoro hanno beneficiato di questa agevolazione, con un incremento del 6% rispetto al 2022.

Il governo punta anche a ridurre il tasso di abbandono scolastico e a migliorare la qualità della formazione scolastica e universitaria. Il Programma Nazionale di Riforma allegato al DEF 2024 fissa obiettivi ambiziosi: ridurre il tasso di dispersione scolastica al 10,2% entro il 2024 e aumentare il numero di laureati e ricercatori, con un incremento previsto di 51.700 laureati e 14.700 ricercatori.

Il nostro algoritmo calcola i bonus e le agevolazioni a cui hai diritto

Verifica quali bonus puoi richiedere