Tra gli obiettivi principali del Reddito di Cittadinanza troviamo il reinserimento dei cittadini nel mondo del lavoro. Infatti, oltre ad essere una misura per contrastare la povertà, il Reddito di Cittadinanza funge da beneficio economico erogato a coloro che si impegnano a partecipare a corsi di formazione professionale. Per incoraggiare i datori di lavoro a reintegrare tali persone nel mercato del lavoro, lo Stato ha previsto degli incentivi all’assunzione. Il Mio Bonus ti presenta come funzionano gli incentivi per assumere i beneficiari del Reddito di Cittadinanza nella propria azienda nel 2023.
Indice
Cosa sono gli incentivi per l’assunzione di percettori del Reddito di Cittadinanza?
In altre parole, si presenta come uno strumento per contrastare la povertà e la disuguaglianza sociale. Per questo motivo, possono accedervi solo i cittadini con un ISEE inferiore a 9.360 euro e altri requisiti.
Inoltre, un altro obiettivo del Reddito di Cittadinanza, nonché il più importante è quello di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro. Come ci riesce? Attraverso azioni precise, come l’obbligo di frequenza a corsi di formazione e di riqualificazione professionale.
Lo Stato mira a raggiungere questo obiettivo agendo anche sui datori di lavoro. Infatti, sono previsti una serie di incentivi sotto forma di sgravi fiscali per quelle aziende che assumono beneficiari della misura.
Incentivi all’assunzione del Reddito di Cittadinanza: a chi spetta?
Possono beneficiare degli incentivi all’assunzione le seguenti categorie di datori di lavoro:
- datori di lavoro che sono imprenditori ai sensi dell’articolo 2082 del codice civile, compresi gli enti pubblici economici (EPE) e gli enti pubblici che sono stati privatizzati, cioè trasformati in società;
- datori di lavoro non imprenditori, che non svolgono attività imprenditoriali ai sensi dell’articolo 2082 del codice civile, comprese le associazioni culturali, politiche o sindacali, le associazioni di volontariato e gli studi professionali.
Inoltre, questi datori di lavoro devono soddisfare una serie di requisiti, ovvero:
- il datore di lavoro deve rispettare gli obblighi contributivi e di assunzione, e deve assicurare il rispetto degli altri obblighi di legge e dei contratti collettivi di lavoro, nazionali, territoriali e aziendali, stipulati dai sindacati;
- l’azienda che assume deve ottenere un aumento netto del numero di dipendenti assunti su base permanente;
- l’assunzione non deve essere effettuata in adempimento di un obbligo preesistente, stabilito dalla legge o dal contratto collettivo, e non deve violare il diritto di priorità per il reimpiego dei lavoratori licenziati;
- il datore di lavoro non deve avere sospensioni del lavoro legate ad una crisi o riorganizzazione dell’azienda, tranne nel caso di assunzione di lavoratori classificati ad un livello diverso da quello occupato dai lavoratori sospesi o da impiegare in unità produttive diverse da quelle interessate dalla sospensione.
Bonus assunzione e novità 2023
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un nuovo incentivo all’assunzione per le aziende che assumono percettori del Reddito di Cittadinanza.
Nello specifico, questa nuova agevolazione è valida per le assunzioni tra il 1º gennaio e il 31 gennaio 2023.
Questo esonero presenta le seguenti caratteristiche:
- la durata è pari alla differenza tra le 18 mensilità massime previste e le mensilità di cui la persona ha beneficiato fino a quel momento;
- è valido per un periodo massimo di 1 anno;
- non può essere inferiore alle 5 mensilità;
- non deve superare la soglia annua di 8.000 euro, ovvero 677 euro mensili.
Inoltre, a differenza dell’altra tipologia di esonero, lo sgravio contributivo si applica su:
- contratti di lavoro a tempo indeterminato;
- trasformazioni di contratti da tempo determinato a indeterminato.
Quali rapporti di lavoro rientrano nell’incentivo all’assunzione?
Sono ammissibili agli incentivi le assunzioni che prevedono uno dei seguenti rapporti di lavoro:
- a tempo pieno;
- part time;
- a tempo indeterminato;
- a tempo determinato (solo per l’incentivo previsto dalla legge n.26/2019);
- in apprendistato.
Invece, sono esclusi dall’incentivo i seguenti contratti:
- intermittente a tempo indeterminato;
- a tempo indeterminato per il personale con qualifiche manageriali;
- occasionale;
- lavoro domestico.
Incentivi assunzione Reddito di Cittadinanza: quali sono le agevolazioni previste?
Prima di tutto, occorre differenziare tra l’assunzione diretta e colui che viene assunto in seguito a un percorso di formazione.
Assunzione diretta
L’assunzione diretta è quella in cui il datore di lavoro assume il beneficiario del Reddito di Cittadinanza in maniera classica. Questo significa che lo fa in maniera immediata, senza passare per un intermediario.
In questo ambito rientra l’esonero totale introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 (spiegato sopra) e quello previsto dalla legge n.26/2019.
In quest’ultimo caso, l’incentivo all’assunzione assume le seguenti caratteristiche:
- l’importo mensile dell’esonero contributivo non può essere superiore ai 780 euro;
- la durata è pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute dal beneficiario;
- non può essere inferiore a 5 mensilità.
Percorso formativo
Nel caso di assunzione a tempo pieno e indeterminato a seguito di un percorso formativo intrapreso con un ente formativo accreditato, l’esonero contributivo viene calcolato come segue:
- per il datore di lavoro, l’incentivo è pari alla metà dell’importo mensile del Reddito di Cittadinanza, fino a un massimo di 390 euro mensili;
- per l’ente formativo, l’incentivo è pari alla restante metà dell’importo, sempre fino a un tetto massimo di 390 euro.
Incentivi all’assunzione: come richiederli?
Per ottenere l’incentivo all’assunzione di percettori del Reddito di Cittadinanza, i datori di lavoro devono presentare la domanda all’INPS, accedendo al Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo).
Cumulabilità con altri incentivi all’assunzione
L’incentivo all’assunzione di percettori del Reddito di Cittadinanza è cumulabile con altri Bonus assunzioni, per esempio:
- Bonus assunzioni giovani under 36: un esonero contributivo del 100% indirizzato ai datori di lavoro che assumono lavoratori di età inferiore ai 36 anni;
- Decontribuzione Sud: uno sgravio contributivo del 30% per le aziende che hanno sede nelle Regioni del Centro-Sud Italia.