La NASpI è l’indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori che perdono il proprio impiego senza la propria volontà o, in alcuni casi, per dimissioni giustificabili. In questo approfondimento sulla sospensione della NASpI, Il Mio Bonus ti spiegherà come sospendere la NASpI, a chi comunicare di aver trovato un nuovo lavoro con un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato, cosa avviene in caso di dimissioni volontarie o durante il periodo di prova ed, infine, come riattivarla.
NASpI: che cos’è?
La NASpI, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è l’indennità di disoccupazione dell’INPS per chi perde il lavoro per motivi indipendenti dalla propria volontà.
In particolare, la NASpI spetta ai lavoratori in seguito a:
- licenziamento involontario, quindi per cause non di propria volontà;
- dimissioni volontarie, ma solo in particolari casi (per esempio, per giusta causa o durante il periodo di maternità).
La NASpI è quindi una forma di protezione a cui si ha diritto se si perde il proprio lavoro. Nel momento in cui si trova un nuovo impiego, l’INPS procederà a far decadere l’indennità o, in altri casi, a sospenderla.
Prima di tutto, c’è una differenza importante tra sospensione e decadenza:
- la decadenza è la perdita definitiva del diritto, che si verifica, per esempio, quando si trova un nuovo lavoro a tempo indeterminato e quindi non si ha più diritto alla NASpI perché non si è più disoccupati;
- la sospensione, invece, è la sospensione temporanea della NASpI, quando, per esempio, si trova un lavoro solo per un mese: in questo caso, la NASpI viene interrotta solo per quel periodo e poi ripresa alla fine del mese se non si trova un altro lavoro.
Altre informazioni
Se vuoi sapere di più sull’
indennità di disoccupazione, quanto dura e i requisiti, non puoi perderti il
nostro articolo dedicato!
NASpI e nuovo lavoro: comunicare la sospensione?
Importante
La NASpI si blocca da sola? Quando si trova un nuovo lavoro, non è necessario informare l’
INPS. Infatti, se si viene assunti,
il datore di lavoro invia la comunicazione all’INPS e l’Istituto viene, quindi, subito a conoscenza del nuovo lavoro.
Di conseguenza, l’INPS sospende in automatico la NASpI, senza che sia necessario fare ulteriori notifiche. Al termine della durata contrattuale, e quindi solo in caso di lavoro a tempo determinato, l’INPS ricomincerà a corrispondere la NASpI dovuta.
Quando è necessario comunicare all’INPS?
In alcuni casi, la comunicazione all’INPS deve essere fatta dal richiedente. In particolare, sono obbligati a comunicare l’inizio di una nuova attività subordinata:
- i lavoratori che vengono assunti all’estero;
- chi viene assunto tramite un’agenzia di lavoro con contratto di somministrazione;
- i lavoratori del settore agricolo, perché nella comunicazione si devono dichiarare i giorni effettivamente lavorati;
- i soggetti assunti nell’apparato statale non privatizzato, in quanto questi datori di lavoro sono esonerati dall’obbligo di comunicazione preventiva all’INPS.
Attenzione
Per tutti gli altri lavoratori, è comunque consigliata la comunicazione all’INPS, anche se non si è obbligati. Questo viene fatto per evitare ritardi nella notifica che potrebbero portare alla sospensione della NASpI.
Come comunicare all’INPS la sospensione della NASpI?
Quando si è beneficiari della NASpI, qualsiasi tipo di comunicazione deve essere fatta attraverso il servizio Naspi-com, accessibile da questo link.
Una volta effettuato l’accesso con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS, è possibile comunicare all’INPS nuove variazioni a livello lavorativo, come un nuovo impiego o reddito diverso. Infatti, cliccando in “Invio comunicazioni” è possibile visualizzare le informazioni dell’ultima domanda NASpI presentata. Inoltre, qui si inserisce la nuova informazione che si desidera comunicare, scegliendo tra:
- attività lavorativa autonoma;
- attività lavorativa subordinata;
- espatrio;
- malattia;
- ricovero in ospedale;
- maternità;
- presentazione domanda di pensione.
In caso di nuova occupazione, è anche necessario specificare il tipo di contratto e la data di inizio del nuovo rapporto di lavoro.
Come interrompere la NASpI Online?
Per poter interrompere i servizi NASpI, dopo aver effettuato l’ accesso con le istruzioni nel paragrafo precedente, si entra sull’ apparato “Servizi Online”. Una volta dentro, si dovrà fare click sull’ apparato NASpI, poi alla voce che dice “Comunicazioni”. Lì sarà possibile compilare tutte le informazioni che lo Stato richiede. Una volta che si verifica che le tutte le informazioni inserite sono corrette, si potrà inviare la comunicazione.
Come comunicare il reddito presunto 2024
Coloro che usufruiscono della NASpI devono ricordarsi di segnalare il reddito previsto per il 2024, altrimenti rischiano la sospensione dell’indennità di disoccupazione alla fine dell’anno. La scadenza per effettuare questa comunicazione è il 31 gennaio 2024. Di seguito vi illustriamo i passaggi da seguire:
- accedere al portale INPS, accreditandosi mediante SPID oppure credenziali CIE oppure ancora con la carta dei servizi CNS;
- digitare la parola “Naspi” nella barra di ricerca del sito;
- selezionare la scheda “NASpI: indennità mensile di disoccupazione”;
- effettuato l’accesso al servizio, sarà possibile trasmettere la comunicazione utilizzando il seguente percorso dalla barra laterale sinistra: “Altri Servizi” –> “NASpI” -> “Comunicazione NASpI-COM.
Sospensione o riduzione NASpI per lavoro a tempo determinato
Nel caso in cui si trovi un nuovo lavoro con un contratto a tempo determinato, la NASpI viene soltanto sospesa in modo provvisorio. Essa, infatti, riparte alla fine del contratto di lavoro.
In questi casi, la sospensione della NASpI (e non la decadenza) ha luogo soltanto in presenza di questi due fattori:
- contratto di durata pari o inferiore ai 6 mesi;
- reddito superiore a 8.145 euro all’anno.
Se si percepiva la NASpI e si inizia un lavoro a tempo determinato, la NASpI ricomincerà ad essere erogata una volta conclusosi il contratto. In questo caso non occorre che il soggetto faccia una nuova domanda.
Invece, se il reddito percepito con il nuovo lavoro a tempo determinato è inferiore a 8.145 euro, l’INPS non sospenderà la NASpI ma verserà un importo ridotto, a condizione che:
- si comunichi all’INPS, entro 30 giorni dall’inizio del nuovo lavoro, il reddito annuo previsto (attraverso il servizio Naspi-com);
- il datore di lavoro che assume il dipendente non sia lo stesso che ha fatto scattare la NASpI.
Attenzione
In caso di contratto a tempo determinato inferiore ai 6 mesi e con reddito inferiore a 8.145 euro annui, per continuare a percepire l’indennità occorre comunicare all’INPS il reddito annuo previsto.
A quanto ammonta la NASpI del 2024?
Il finanziamento della NASpI è stabilito per legge e viene aggiornato ogni anno in base alle fluttuazioni dell’indice ISTAT. L’INPS divulga annualmente l’importo massimo dell’indennità di disoccupazione tramite una specifica circolare. Per il 2024, questo importo è fissato al 75% della retribuzione media, con un massimo di 1.550,42 euro.
È importante notare che la NASpI subisce una riduzione del 3% ogni mese a partire dal sesto mese di percezione. Il modo in cui la NASpI viene ridotta è il seguente:
Riduzione NASpI
Referenza dell' età |
Riduzione |
Dopo quanto viene applicata la riduzione |
Per cessazione involontaria che successa a: |
Nessuna |
3% |
Dopo 3 mesi |
Fino al 31 Dicembre 2021 |
Under 55 |
3% |
Dopo 5 mesi |
Dal 1 Gennaio 2022 |
Over 55 |
3% |
Dopo 7 mesi |
dal 1 Gennaio 2022 |
Dal 1° gennaio 2022, è entrato in vigore il décalage per età anagrafica, con riduzioni dell’importo differenziate per coloro che hanno compiuto 55 anni rispetto ai beneficiari più giovani. È inoltre prevista una riduzione dell’indennità in altri casi specifici, per i quali si rimanda alle informazioni dettagliate sul portale web dell’INPS.
NASpI: cosa succede quando si trova un lavoro a tempo indeterminato?
Nel caso in cui si percepisca la NASpI e si firmi un contratto a tempo indeterminato, l’indennità non verrà più versata. Infatti, non appena il nuovo datore di lavoro invia all’INPS la comunicazione di assunzione, si verificherà la sua decadenza. Questo avviene anche nel caso in cui il nuovo lavoro indeterminato preveda un periodo di prova. Tuttavia, qualora non si dovesse superare il periodo di prova iniziale, si può procedere con la domanda di una nuova NASpI: in mancato superamento della prova equivale al licenziamento.
Discorso diverso, invece, si ha nel caso in cui sia il lavoratore a non accettare di proseguire con il lavoro, una volta superato il periodo di prova. In questo caso, invece, non si tratterebbe di licenziamento, ma di dimissioni volontarie. Pertanto, non si ha diritto all’indennità di disoccupazione NASpI.
Attenzione
Se il reddito del nuovo lavoro indeterminato risulta inferiore al minimo (8.145 euro all’anno), è necessario comunicare all’INPS (entro 30 giorni dall’inizio) il reddito che si prevede di ricevere da questo lavoro. In questo modo, l’INPS potrà versare la NASpI fino alla sua scadenza, ma ad un tasso ridotto.
Contratto a chiamata e NASpI
Il contratto di lavoro intermittente rappresenta un contratto, a tempo determinato o indeterminato, mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo.
Se si beneficia della NASpI e si trova un lavoro con un contratto intermittente (chiamato anche “contratto a chiamata“), si ha comunque diritto a continuare a godere della NASpI. Questo vale per entrambi i tipi di contratto a chiamata: con obbligo di disponibilità e senza obbligo di disponibilità.
- con obbligo di disponibilità: il lavoratore deve essere sempre disponibile, per cui non può accettare altri lavori in contemporanea. Per questo gli viene riconosciuta l‘indennità di disponibilità. È un riconoscimento economico solo per il fatto di tenersi libero in caso di ricevere un’eventuale chiamata;
- senza obbligo di disponibilità: quando il lavoratore riceve una chiamata, può rifiutarla senza pagare alcuna penalità.
Importante
Si ha diritto alla NASpI in entrambi i casi, purché si comunichi all’INPS l’ammontare del proprio reddito annuo. Nel reddito bisogna includere l’indennità di disponibilità che si prevede di ottenere con il contratto a chiamata. La comunicazione deve essere fatta entro 30 giorni dall’inizio del nuovo rapporto di lavoro.
Tuttavia, si continuerà ad avere diritto alla NASpI solo se il reddito previsto è inferiore a 8.145 euro annui lordi. In questo caso, l’INPS continuerà ad erogarla solo per i giorni in cui non si lavora.
NASpI e nuovo lavoro autonomo
Esiste un’altra casistica inerente che permette al lavoratore di continuare a percepire la NASpI e di lavorare. Questo scenario si applica a chi inizia un nuovo lavoro autonomo di impresa individuale o parasubordinata.
Se da questo nuovo rapporto di lavoro autonomo il lavoratore percepisce un reddito non superiore a 4.800 euro annui, allora la NASpI viene ridotta all’80% del reddito previsto.
Anche in questo caso è necessario che il lavoratore comunichi all’INPS, entro 30 giorni dall’inizio del nuovo lavoro autonomo, il reddito annuo previsto per il calcolo della riduzione. Inoltre, il lavoratore autonomo è tenuto a comunicare all’INPS, tramite autodichiarazione, il reddito percepito da tale attività entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello della prestazione lavorativa.
Ai lavoratori che decidono di avviare un’attività autonoma mentre percepiscono la NASpI possono chiedere una liquidazione anticipata, ovvero l’anticipo della NASpI. Infatti, attraverso un’unica soluzione, possono ricevere tutta la somma della disoccupazione che gli spetta e che non hanno ancora percepito. Per ricevere l’anticipo della NASpI, i lavoratori autonomi hanno 30 giorni di tempo dalla data d’inizio dell’attività (o dell’apertura della Partita IVA) per effettuare la richiesta di anticipo della disoccupazione.
Tuttavia, qualora il cittadino iniziasse un lavoro subordinato prima della fine del periodo di disoccupazione, è tenuto a restituire tutto l’anticipo dell’indennità.
NASpI e dimissioni volontarie
Può accadere che, durante la percezione dell’indennità di disoccupazione, si accetti un nuovo lavoro con contratto a tempo determinato. In questo caso, l’indennità economica viene sospesa (o ridotta) per la durata del contratto di lavoro. Tuttavia, può anche accadere che il lavoratore decida di dimettersi da questo nuovo impiego. In caso di dimissioni volontarie da un lavoro a tempo determinato, il soggetto ha diritto a riprendere a sua NASpI, ma solo al termine del contratto stipulato in precedenza.
Attenzione
Non è quindi possibile anticipare l’erogazione della NASpI in caso di cessazione anticipata per dimissioni volontarie del lavoratore. La NASpI riprenderà solo dal giorno successivo a quello della scadenza del contratto determinato.
Come riattivare la NASpI dopo la sospensione?
L’indennità NASpI viene sospesa quando un cittadino disoccupato inizia un nuovo rapporto di lavoro, purché sia con contratto a tempo determinato e di durata inferiore ai 6 mesi. Una volta conclusosi tale rapporto di lavoro, la NASpI sospesa riprende ad essere erogata in automatico. Pertanto, non occorre presentare una nuova domanda.
Negli altri casi (contratto determinato superiore ai 6 mesi oppure contratto indeterminato), la NASpI decade. Essa riprende soltanto se si viene licenziati di nuovo, previa presentazione di una nuova domanda.
Cosa succede se la NASpI non viene riattivata? Se l’indennità non riprende in automatico dopo la fine del lavoro, si consiglia di verificare cosa succede sul sito web dell’INPS. Infatti, accedendo alla propria area personale di MyINPS, è possibile verificare lo stato dei pagamenti delle indennità ricevute.
Percepisco la Naspi da settembre 2022 e mi scade a settembre 2024.
A maggio dovrei iniziare un nuovo lavoro con contatto a tempo determinato di 6 mesi. Se alla scadenza non mi viene rinnovato riesco a percepire i 4 mesi e mezzo di Naspi che sarà sospesa ?
Buongiorno signora Laura,
si, a patto che lei ripresenti domanda da zero.
Un Saluto!
Buongiorno percepisco la naspi ė a breve dovrei iniziare a lavorare . Il lavoro o inizia il 25 di questo mese volevo chiedere se in caso di interruzione i 25 giorni venivano pagati . Grazie cordiali saluti
Buon pomeriggio,
se si percepiva la NASpI e si inizia un lavoro a tempo determinato, la NASpI ricomincerà ad essere erogata una volta conclusosi il contratto.
Un saluto
Dopo aver richiesto la naspi, sono stato assunto per due mesi a 18 ore part time, ho chiuso in malattia gli ultimi due giorni di contratto, chiamando l inps mi hanno prima detto di attendere 10 giorni , passati , ho richiamato chiedendo altre informazioni e mi è stato detto che devo presentare un certificato che attesta la mia idoneità per tornare a lavorare , ma dopo? Cosa dovrò fare ? Si riattiva e basta o come mi dicono alcuni conoscenti , dovrei andare da un medico inps ?
Buon pomeriggio,
al termine della durata contrattuale, l’INPS ricomincerà a corrispondere la NASpI dovuta in maniera automatica. In ogni caso, è comunque consigliata la comunicazione all’INPS per evitare ritardi nella notifica.
Un saluto
L anno scorso ha gennaio mi hanno iniziato a pagare la naspi poi tramite CAAF ho detto che avevo trovato lavoro ma ho avuto lo stesso il pagamento fino a ottobre ora mi stanno chiedendo i soldi indietro,cosa devo fare
Buongiorno sig.ra Manuela,
per risolvere questa questione deve rivolgersi all’INPS ai seguenti numeri: 803 164 (gratuito, da rete fissa) o 06 164 164 (da rete mobile).
Un saluto
Buongiorno, sono stato licenziato e di conseguenza mi accingevo a fare domanda naspi. Nel 2023 ho collaborato occasionalmente nel mese di marzo con glovo come rider. Poi smisi ma se non sbaglio ho ancora l account aperto. (Ho richiesto oggi la chiusura) di fatto quindi non ho alcuna entrata. Devo comunque indicare il reddito presunto 2024 oppure non serve? Grazie infinite
Buongiorno sig. Nicola,
per avere informazioni più specifiche in merito alla sua situazione deve rivolgersi all’INPS ai seguenti numeri: 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 (da rete mobile).
Un saluto
Buongiorno mio figlio a fatto la stagione, a fatto richiesta della naspi e stata accolta, nel frattempo a trovato lavoro a tempo determinato o chiamato il caf e mi anno risposto che si blocca in automatico. Come mai mi sono arrivati 98,00 della naspi il mese di dicembre che mio figlio a iniziato 11 novembre a lavorare? Come mi devo conportare.
Buongiorno,
per avere chiarimenti in merito può rivolgersi all´INPS ai seguenti numeri diretti: 803.164 da rete fissa o 06.164.164 da rete mobile.
Un saluto
Salve devo sospendere la naspi come devo fare
Buongiorno,
quando si trova un nuovo lavoro non è necessario informare l’INPS. Il datore di lavoro, infatti, invia la comunicazione all’INPS e l’Istituto viene subito a conoscenza del nuovo lavoro. Di conseguenza, l’INPS sospende in automatico la NASpI.
Un saluto
Mi chiamo kone Dopre
Devo Sospendere la disoccupazione
Perché ho trovato lavoro
Provato a Sospendere online ma non sono riuscito
Buon pomeriggio,
quando si trova un nuovo lavoro, non è necessario informare l’INPS. Quando si viene assunti, il datore di lavoro invia la comunicazione all’INPS e l’Istituto viene subito a conoscenza del nuovo lavoro, di conseguenza sospende in automatico la NASpI. La comunicazione all’INPS deve essere fatta dal richiedente in questi casi: i lavoratori che vengono assunti all’estero; chi viene assunto tramite un’agenzia di lavoro con contratto di somministrazione; i lavoratori del settore agricolo; i soggetti assunti nell’apparato statale non privatizzato.
Un saluto
Buongiorno mio marito percepisce naspi dal mese di maggio,a novembre ha trovato un nuovo lavoro con contratto “prova”dal 7al 30novembre poi rinnovato dal 1dicembre con scadenza il 31marzo. Dal sito Inps risulta che il datore di lavoro ha comunicato l’assunzione,ma oggi gli è stata accreditata la naspi . Come mai ?Cosa deve fare ?
Buon pomeriggio sig.ra Catia,
ci sono casi specifici in cui si può continuare a percepire la NASpI anche dopo aver iniziato un nuovo lavoro, previa comunicazione all’INPS entro 30 giorni. Si continuerà a percepire la NASpI ma in misura ridotta, se il lavoro ha durata pari o inferiore ai 6 mesi e il reddito complessivo risulta inferiore a 8.145 euro annui.
In ogni caso, per avere chiarimenti in merito, può rivolgersi all´INPS ai seguenti numeri: rete fissa 803 164, telefonia mobile 06 164 164.
Un saluto
Buongiorno
Sono un collaboratore scolastico che ha fatto domanda naspi a inizio ottobre.
Essendo ancora in terza fascia, lavoro per brevi periodi (da 1 giorno a qualche settimana), per sostituire altri collaboratori in diverse scuole.
Come devono avvenire le comunicazioni all’INPS ?
Grazie
Buon pomeriggio sig. Angelo,
le inoltro una pagina dell´INPS dove può trovare tutte le informazioni in merito: https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/dossier/la-naspi/cosa-fare-durante-la-percezione-della-naspi.html#:~:text=Durante%20la%20fruizione%20della%20NASpI,1MB)%20che%20illustra%20il%20servizio.
Un saluto