💰 A quanto ammonta la GAL?
La Garanzia per l’attivazione lavorativa ha un importo pari a 350 euro al mese. Se nel nucleo familiare è presente un secondo componente, a questa persona spetta la metà del contributo, 175 euro al mese.
Dal 1º gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza sarà abolito. Questa è la novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2023, che prevede la sua sostituzione con una nuova misura. Quest’ultima, in particolare, prevede al suo interno tre benefici differenti. Uno di questi è la Garanzia per l’attivazione lavorativa (GAL), una misura di sostegno economico destinata alla popolazione “occupabile”. Il Mio Bonus ti presenta una guida completa sulla Garanzia per l’attivazione lavorativa: come funziona, quali sono i requisiti e in cosa si differenzia rispetto al Reddito di Cittadinanza.
Indice
La Legge di Bilancio 2023 ha annunciato la fine del Reddito di Cittadinanza. Quest’anno, infatti, questa misura di sostegno verrà erogata solo per i primi 7 mesi, per poi scomparire. Al suo posto, il Governo prevede l’introduzione di MIA (Misure di Inclusione Attiva), un insieme di azioni per contrastare la disoccupazione e promuovere l’inclusione sociale.
L’obiettivo rimane pressoché lo stesso, ma cambiano le misure. Infatti, MIA contiene tre diverse misure che sostituiranno la popolazione prestazione in vigore dal 2019. In particolare, le tre nuove misure saranno:
La PAL è una misura transitoria, che verrà erogata dal 1º settembre (in concomitanza con la fine del Reddito di Cittadinanza per gli occupabili) al 31 dicembre 2023. Questa misura, infatti, garantirà ai beneficiari di continuare a ricevere un’indennità nel periodo antecedente l’introduzione delle nuove vere e proprie misure, che verranno introdotte dal 1º gennaio 2024.
Pertanto, dal 2024 il Reddito di Cittadinanza si sdoppierà in due nuovi sostegni, differenziando la platea tra “occupabili” e “non occupabili”.
La Garanzia per l’inclusione (GIL), come abbiamo visto in questo articolo, si rivolge soltanto alle famiglie dove è presente almeno un componente disabile, ultrasessantenne o minorenne. Questo significa che la parte di popolazione occupabile, ma in difficoltà economiche, viene lasciata fuori dalla GIL.
LA GAL si rivolge a quella fascia di popolazione in condizioni economiche svantaggiate, ma che non presenta i requisiti per accedere alla GIL.
Nello specifico, la Garanzia per l’attivazione lavorativa spetta ai singoli individui o alle coppie tra i 18 e i 59 anni, in condizioni di povertà assoluta.
Per poter richiedere la GAL, l’individuo deve possedere i seguenti requisiti:
Inoltre, il richiedente deve essere in possesso dei seguenti requisiti economici e reddituali:
La GAL consiste in un assegno, erogato mensilmente dall’INPS tramite bonifico bancario. Pertanto, si discosta dalla sua sorella Garanzia per l’inclusione (GIL), la quale verrà erogata per mezzo di un’apposita carta prepagata.
È anche fondamentale è fondamentale dire che la GAL prevede un importo fisso di 350 euro al mese. Questa cifra riguarda il primo componente del nucleo familiare, ovvero colui che effettua la richiesta.
Inoltre, la GAL può essere estesa anche al secondo componente, al quale però spetta la metà del contributo, ovvero 175 euro al mese.
Per quanto concerne la durata, la Garanzia per l’attivazione lavorativa viene erogata per 12 mensilità, senza possibilità di richiedere il rinnovo.
Inoltre, coloro che percepiscono altre misure di sostegno al reddito per la disoccupazione non possono richiedere la GAL. Infatti, essa è incompatibile con le indennità di disoccupazione, ovvero:
La Garanzia per l’attivazione lavorativa entrerà in vigore a partire dal 1º gennaio 2024. I nuclei familiari che soddisfano i requisiti potranno presentare domanda all’INPS per ottenere il beneficio. Chiaramente, trattandosi di una misura prevista per l’anno prossimo, non è ancora possibile fare la richiesta.
Inoltre, dopo aver presentato la domanda all’INPS, occorrerà seguire uno specifico iter di obblighi, pena il rifiuto della domanda.
Per prima cosa, il richiedente riceverà una convocazione dai servizi sociali entro 120 giorni dall’invio della domanda. Qui dovrà sottoscrivere il Patto di attivazione digitale presso il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL).
Nello specifico, il Patto di attivazione digitale prevede un percorso di orientamento e una valutazione delle proprie competenze. Questa fase è fondamentale per lo step successivo, in quanto prepara il cittadino alla ricerca di un lavoro affine.
Successivamente, il richiedente sarà convocato dal Centro per l’impiego per sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato, ovvero un percorso d’inserimento lavorativo e di partecipazione attiva ad attività formative e professionali.
Attraverso questo patto, inoltre, il cittadino si impegna ad accettare la prima offerta di lavoro adeguata che gli viene proposta, pena la decadenza della GAL. In particolare, l’offerta di lavoro deve avere le seguenti caratteristiche per poter essere considerata “adeguata”:
La Garanzia per l’attivazione lavorativa ha un importo pari a 350 euro al mese. Se nel nucleo familiare è presente un secondo componente, a questa persona spetta la metà del contributo, 175 euro al mese.
La Garanzia per l’attivazione lavorativa ha una durata di 12 mesi, senza possibilità di rinnovo.
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