Si tratta di una proposta di legge per aiutare le aziende con dipendenti in smart working. Il Bonus PC, infatti, consente alle aziende di ricevere un credito d’imposta per l’acquisto di strumenti informatici per i dipendenti che svolgono la propria attività da remoto. Il Mio Bonus ti presenta il Bonus acquisto PC per lavoratori in smart working: in cosa consiste e quando entra in vigore!
Indice
Che cos’è il Bonus PC smart working?
Tuttavia, per il momento si tratta soltanto di una proposta avanzata dal Senato con l’emendamento n. 19.0.5, che potrà essere approvata con la conversione in Legge del Decreto lavoro 2023.
Se venisse approvata e introdotta, consentirebbe ai datori di lavoro di acquistare in maniera agevolata strumenti informatici di ultima generazione per i loro dipendenti.
Infatti, i lavoratori che svolgono la propria attività in remoto spesso non hanno i dispositivi adatti per lavorare correttamente da casa. In alternativa, può capitare a questi lavoratori di dover usare (o acquistare ex novo) gli strumenti per poter lavorare in maniera agile.
Come funziona il Bonus PC per lavoratori in smart working?
Il Bonus PC si presenta sotto forma di credito d’imposta, che ricevono le aziende per l’acquisto di strumenti informatici. Come avviene di solito, è probabile che questo credito possa essere usufruito in compensazione, presentando il modello F24.
Bonus acquisto PC: a chi spetta?
Il Bonus PC spetta ai datori di lavoro del settore privato, ovvero:
- imprese;
- studi professionali.
In particolare, queste aziende possono beneficiare della misura se acquistano uno strumento informatico di ultima generazione entro 24 mesi dall’entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto.
Inoltre, i dispositivi acquistati devono soddisfare i seguenti requisiti:
- essere destinati allo svolgimento delle attività in modalità agile (remote working);
- essere assegnati specificamente ai lavoratori in smart working, ovvero a coloro che svolgono la propria attività secondo la modalità agile.
A quanto ammonta?
La misura proposta dal Senato con il nome di “Bonus PC per i lavoratori in smart working” sarà pari al 6%, 15% o 40%.
Le percentuali del credito d’imposta varieranno a seconda del tipo di dispositivo acquistato. Tuttavia, ancora non si conoscono i dettagli dell’agevolazione, per cui occorre attendere ulteriori chiarimenti.
Le risorse che verranno assegnate a questa misura saranno pari a 30 milioni di euro per il triennio 2023-2025. Pertanto, il valore totale che potrà essere erogato mediante i crediti d’imposta non potrà superare tale cifra.
Bonus PC smart working: come richiederlo?
Trattandosi di una proposta, non è ancora possibile richiedere il Bonus PC per i lavoratori in smart working. Questa proposta deve essere trasformata in Legge prima di avere le indicazioni sulle modalità di richiesta.
È probabile che venga predisposto un modello ad hoc da compilare e inviare all’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima, in seguito alla verifica dei requisiti, rilascerà una ricevuta attestante la conferma o il rifiuto della richiesta.
Bonus internet e PC in vigore nel 2023
Non essendo ancora disponibile il Bonus PC per i dipendenti in smart working, esiste un altro bonus inerente i dispositivi informatici.
Si tratta del Bonus internet per privati, rivolto ai cittadini con ISEE inferiore a 20.000 euro. A differenza della misura appena citata, questo bonus non spetta alle aziende. Tuttavia, può essere una valida alternativa per le persone che lavorano in smart working e vogliono dotarsi di strumenti di nuova generazione.
E non solo: il Bonus internet consente anche di beneficiare di una connessione internet con fibra ottica ad una tariffa agevolata.
Questo bonus viene gestito da TIM, che offre al prezzo speciale di 29,90 euro quanto segue:
- TIM WiFi Special Famiglia a 21,90 euro al mese;
- un Samsung Galaxy Tab A8 LTE a 8 euro al mese per 30 mesi.