La Regione Lombardia ha previsto una misura rivolta ai genitori separati o divorziati che si trovano in condizioni di difficoltà economica. In particolare, mira ad aiutare coloro che devono farsi carico delle spese di affitto e anche dei figli. Il sostegno abitativo per genitori separati in Lombardia, infatti, ha l’obiettivo di sostenere i genitori separati o divorziati con il canone di locazione. Data l’importanza di questa misura in questo particolare periodo storico, è stata prevista la sua proroga fino al 31 dicembre 2023. Il Mio Bonus ti offre una guida completa sul sostegno abitativo, quali sono i requisiti e come richiederlo.
Indice
Che cos’è il Sostegno abitativo per genitori separati o divorziati?
Si tratta di una misura messa in atto dalla Regione Lombardia e ha lo scopo di dare un sostegno ai coniugi separati con figli e che si trovano in una situazione di disagio economico per:
- emergenza abitativa;
- riduzione del canone di locazione;
- entrambi gli interventi.
Introdotta nel 2020, la Regione ha previsto la sua proroga al 31 dicembre 2023 in seguito all’elevata domanda da parte di donne vittime di violenza. Infatti, all’interno di un più ampio programma di empowerment e reinserimento sociale e lavorativo, il sostegno abitativo gioca un ruolo fondamentale per questa categoria di donne.
Le richieste di aiuto provenienti da donne che denunciavano episodi di violenza sono cresciute durante i mesi della pandemia, rendendo indispensabile la messa in atto di azioni concrete per contrastare questo fenomeno. Tra questi interventi troviamo, appunto, le misure di sostegno abitativo.
Altre misure per l’affitto in Lombardia
Nella Regione Lombardia sono previsti altri aiuti economici per le persone con contratti di affitto in corso. Essi sono:
- Bonus affitto Milano (Sostegno Affitto Genitori 2023): un contributo economico fino a 3.000 euro annui per i giovani genitori con figli in affitto a Milano;
- Bonus affitto giovani: una detrazione del 20% del canone di locazione rivolta agli under 31 in affitto.
Sostegno abitativo per coniugi separati: requisiti
Il sostegno abitativo spetta alle persone separate o divorziate, in possesso dei seguenti requisiti:
- la separazione ha avuto luogo nei 2 anni precedenti la data di presentazione della domanda;
- hanno figli nati o adottati nel corso del matrimonio:
- minorenni o maggiorenni, solo se a carico del genitore;
- disabili minorenni o maggiorenni, a carico del genitore;
- possiedono un ISEE pari o inferiore a 30.000 euro;
- risiedono nella Regione Lombardia da almeno 5 anni;
- hanno un contratto di locazione regolare o un contratto provvisorio per emergenza abitativa;
- non hanno condanne con sentenze passate in giudicato per reati contro la persona.
Come funziona il Bonus affitto genitori separati 2023?
I coniugi separati o divorziati che presentano i requisiti sopraelencati possono richiedere la misura di sostegno prevista dalla Regione Lombardia, valida per 1 anno dalla data di approvazione della domanda.
L’importo del sostegno abitativo per genitori separati è pari al 40% della spesa sostenuta per il canone di locazione. Tuttavia, sono previste le seguenti soglie:
- 2.500 euro in caso di canone calmierato o concordato;
- 3.500 euro in caso di canone a prezzo di mercato o di emergenza abitativa.
Invece, per quei coniugi separati che si trovano in una situazione di grave marginalità sociale è previsto:
- un contributo economico aggiuntivo;
- l’estensione del sostegno per due annualità;
- un percorso personalizzato di accompagnamento e inclusione sociale.
Sostegno abitativo per genitori separati: come richiederlo?
Gli aventi diritto devono presentare la domanda in via telematica sul sito web della Regione Lombardia. In particolare, devono registrarsi sulla piattaforma Bandi online e attendere la validazione della registrazione.
In seguito alla registrazione, occorre richiedere il sostegno abitativo nella sezione dedicata alla misura, accedendo con:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
- CIE (Carta d’Identità Elettronica);
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- nome utente e password rilasciate in fase di registrazione.
Documenti necessari
In fase di presentazione della domanda è necessario presentare la seguente documentazione:
- documento d’identità del richiedente;
- copia del contratto di locazione registrato presso il sito dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, il contratto provvisorio per l’emergenza abitativa (residence o housing);
- ISEE in corso di validità;
- copia del verbale di udienza del Giudice, nel caso di procedimento di separazione giudiziale non perfezionato.
Buongiorno avvocato, volevo sapere gentilmente se ho il diritto di agevolazioni canone affitto e sono separata consensualmente ,senza chiedere mantenimento? Grazie mille!
Buon pomeriggio sig.ra Luisa,
avvocato? Credo che abbia frainteso.
Un saluto
Mi può dire cos’è il bonus acqua?
(Il mio affittuario lo può richiedere per i m3 del consumo domestico?)
Grazie
Buongiorno,
Immagino tu faccia riferimento al Bonus acqua potabile: qui l’articolo per saperne di più.
Un saluto!
Sono un papa’ separato con figlio disabile non a carico : se potete contantarmi perche sono in mezzo una strada come posso muovermi?
Buongiorno Claudio,
Mi dispiace per la tua situazione e ti consiglio di rivolgerti al tuo Comune di residenza.
Inoltre, per sapere a quali bonus hai diritto, puoi fare il nostro simulatore gratuito di bonus. È un questionario veloce con poche domande per sapere quali bonus puoi richiedere!
Un saluto 🙂
Buongiorno,
Sono un papà separato, in difficoltà e senza domicilio fisso, da poco tempo e sto cercando una soluzione di alloggio.
Perego cortesemente comunicare prezzo e procedura per chiedere un alloggio nel vostro stabilimento.
Resto in attesa di un cortese cenno di riscontrò e colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Youcef EL OMARI
Buongiorno Youcef,
Noi non siamo una struttura e non offriamo alloggi. Il nostro obiettivo è far conoscere ai cittadini i bonus e le agevolazioni statali o regionali attualmente disponibili. Il sostegno abitativo per genitori separati era una misura specifica della Lombardia, ma le domande potevano essere inoltrate entro il 15 marzo. Ti consiglio di controllare sul sito della tua Regione se ci sono altri bandi aperti e, in alternativa, di contattare il tuo Comune spiegando la tua situazione.
Un saluto!