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Bonus sicurezza 2024: cosa rientra e come richiederlo

Il 30 Luglio 2024 da Cristina - 5 minuti di lettura

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Bonus sicurezza 2023

All’interno dei Bonus edilizi, assume rilevante importanza l’agevolazione prevista dallo Stato per aumentare la sicurezza della propria abitazione. Si tratta del Bonus sicurezza, una detrazione fiscale del 50% sulle spese per quegli interventi di installazione di allarmi, porte blindate e sistemi di videosorveglianza. Sono diverse le spese che copre questa agevolazione e Il Mio Bonus ti spiega tutto quello che devi sapere per beneficiarne prima della sua scadenza.

Che cos’è il Bonus sicurezza 2024?

Il Bonus sicurezza consiste in una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per mettere in sicurezza la propria abitazione, fino a un limite di spesa di 96.000 euro.

Questa misura, chiamata anche Bonus allarme o Bonus antifurto, è inclusa nel pacchetto di agevolazioni previste dal Bonus ristrutturazione. Ma, a differenza delle altre, per ottenere questo bonus non è necessario realizzare nessun intervento di ristrutturazione nel proprio immobile.

Questa agevolazione ha visto la luce per la prima volta con l’articolo 16-bis del Decreto del Presidente della Repubblica, n. 917 del 1986. Non si tratta, quindi, di una misura nuova. Tuttavia, la Legge di Bilancio 2022 ha esteso la sua proroga fino al 31 dicembre 2024.

Bonus sicurezza: cosa comprende?

Le spese ammesse nel Bonus sicurezza sono quelle inerenti gli interventi che prevengono il rischio di atti illeciti da parte di terzi nel proprio immobile.

Cosa si intende per “atti illeciti”?
L’Agenzia delle Entrate ha specificato che il termine “atti illeciti” ingloba tutti quegli atti puniti penalmente, come il furto, l’aggressione e il sequestro di persona.

Pertanto, rientrano nella detrazione le spese di acquisto e di installazione di diversi impianti di sicurezza. Sono, però, esclusi i contratti con istituti di vigilanza.

Spese ammesse nel Bonus sicurezza 2023
  • Porte blindate o rinforzate
  • Apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto
  • Tapparelle metalliche con bloccaggi
  • Casseforti a muro
  • Saracinesche
  • Fotocamere collegate con centri di vigilanza privati
  • Serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
  • Rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie
  • A chi spetta il Bonus sicurezza?

    Bonus sicurezza a chi spettaHanno diritto al Bonus sicurezza tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF, residenti o meno in Italia, e che sostengono le spese che rientrano nell’agevolazione.

    Di conseguenza, non vi sono limiti di reddito e il bonus spetta a:

    • proprietario o nudo proprietario dell’immobile;
    • titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
    • inquilino in affitto;
    • comodatario;
    • soci di cooperative;
    • soci di società semplici;
    • imprenditori individuali, per gli immobili che non sono beni strumentali.

    Oltre ai soggetti appena elencati, hanno diritto alla detrazione anche i seguenti soggetti, purché partecipino nelle spese (intestatari di bonifici/fatture):

    • familiari conviventi del possessore dell’immobile (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado);
    • convivente, anche se fuori dal matrimonio o unione civile;
    • coniuge separato, purché intestatario del bene immobile insieme all’altro coniuge.

    Bonus sicurezza 2024: come richiederlo?

    Il Bonus sicurezza non prevede la presentazione di nessuna domanda, in quanto l’importo dell’agevolazione viene rimborsato attraverso la detrazione delle imposte. L’importo riconosciuto viene suddiviso in 10 quote annuali di pari importo.

    A differenza di altri Bonus per la casa, per il Bonus sicurezza non occorre richiedere nessun titolo edilizio. Gli interventi di questa agevolazione, infatti, sono di manutenzione ordinaria, ovvero di edilizia libera.

    Attenzione
    Il Bonus sicurezza non prevede le modalità della cessione del credito e dello sconto in fattura, ora eliminate da tutte le agevolazioni.

    Bonifico parlante

    Per ottenere il Bonus sicurezza occorre che tutti i pagamenti siano effettuati attraverso un mezzo tracciabile, per esempio:

    • carta di credito o debito;
    • bancomat;
    • bonifico bancario o postale.

    In caso di bonifico, è necessario che si tratti di bonifico parlante. Quest’ultimo è una modalità contenente tutti i dati sui lavori effettuati e il riferimento all’agevolazione che si va a richiedere. Inoltre, la causale del bonifico deve includere le seguenti informazioni:

    • codice fiscale del richiedente;
    • codice fiscale o Partita IVA di chi esegue i lavori;
    • numero e data della fattura;
    • importo totale;
    • riferimento alla normativa (articolo 16-bis del Dpr 917/1986).
    Bonus sicurezza 2023: causale bonifico parlante
    Bonifico relativo ai lavori che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986. Pagamento fattura n. X del XX/XX/XXXX a favore di ___, Partita Iva ___. Beneficiario detrazione ___ Codice Fiscale ____”.

    Documentazione da conservare

    Affinché l’operazione vada a buon fine, in fase di dichiarazione dei redditi bisogna presentare tutta la documentazione legata agli interventi svolti e ai pagamenti effettuati.

    In particolare, è fondamentale conservare (ed eventualmente mostrare) la documentazione che attesti la spesa inerente l’acquisto e l’installazione dell’allarme o sistema di sicurezza domestico. Si tratta, nello specifico, di tutte le ricevute fiscali o le fatture pagate con mezzi tracciabili.

    Scadenza dell’agevolazione

    Bonus sicurezza come ottenerlo

    Il Bonus sicurezza è stato confermato per tutto il 2023 ed è prorogato fino al 31 dicembre 2024.

    Insieme a questa misura, anche altre agevolazioni sono state prorogate fino al 2024, come il Bonus ristrutturazione, che prevede una detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione del proprio immobile.

    Chi sta ristrutturando la propria casa, può usufruire anche del Bonus mobili ed elettrodomestici. Questa detrazione, pari al 50%, spetta a coloro che acquistano mobili ed elettrodomestici nuovi, per una spesa massima di 8.000 euro.

    Anche l’Ecobonus, il bonus per il miglioramento dell’efficienza energetica, scade nel 2024. Per quanto riguarda la sua aliquota, essa varia a seconda dell’intervento e della tipologia di immobile.

    Altre domande frequenti

    Esperta di bonus e agevolazioni e con esperienza nel mondo della comunicazione. Cristina fa parte del team Il Mio Bonus da ottobre 2022 ed è a vostra disposizione se avete dubbi, domande o curiosità sul tema.


    Fai una domanda al nostro esperto


    La sua richiesta
    • Marco Tomassini

      Buongiorno,
      ho costruito una nuova casa (prima casa) e ho sostenuto spese per acquisto e installazione per l’impianto di allarme e video sorveglianza tutte fatturate con iva agevolata al 4% in quanto prima casa. Posso aderire al bonus sicurezza e quindi beneficiare della detrazione del 50%?
      Grazie

      • Andrea

        Buongiorno sig. Marco,
        si, può richiedere il bonus in fase di dichiarazione dei redditi presentando tutta la documentazione legata agli interventi svolti e ai pagamenti effettuati.
        Un saluto

    • Emilio mames

      Sono un lavoratore indipendente con regime forfettario agevolato.
      Posso usufruire del bonus sicurezza?
      Quali bonus in generale sono accessibili per noi lavoratori a regime forfettario?
      Grazie

      • Andrea

        Buon pomeriggio sig. Emilio,
        si può accedere a vari bonus edilizi, come ad esempio superbonus 110%, bonus facciate, ecobonus, sismabonus, bonus verde, bonus ristrutturazione.
        Un saluto

    • Sabatino FONTANELLA

      Buonasera, se io proprietario di casa acquisto un kit di antifurto autoinstallante con pagamento tramite bonifico parlante ( essendo io capace di montarlo) potrei usufruire e in tal caso in che modo del bonus sicurezza? Grazie attendo vostra risposta

      • Cristina

        Buon pomeriggio,
        Devi dichiarare la spesa in fase di dichiarazione dei redditi. Nello specifico, ogni anno 1/10 della spesa.

        Un saluto

    • Ivo Guccione

      Buona sera, ho una società s.r.l.s abbiamo un locale in affitto vorrei installare un impianto di videosorveglianza con verisure
      vorrei sapere se rientro nel bonus sicurezza? grazie cordiali saluti

      • Cristina

        Buongiorno,
        Sì, non dovresti avere problemi.

        Un saluto

    • Benedetto Penner

      Buongiorno. Se acquisto un sistema di videosorveglianza che installero’ personalmente, trattandosi di un intervento di manutenzione straordinaria, posso usufruire del Bonus Mobili?

      • Cristina

        Buongiorno,
        Sì, dovresti averne diritto.

        Un saluto!

    • ivana palazzari

      Salve, ho acquistato gli infissi e tapparelle con il bonus contro le barriere architettoniche. Si può usufruire del bonus anche per le persiane ma non per le zanzariere che in questo caso non hanno nessuna agevolazione, come mai?
      Ringrazio e saluto cordialmente Ivana Palazzari

      • Cristina

        Salve Ivana,
        È presente anche un Bonus zanzariere, per le zanzariere acquistate con determinate caratteristiche (schermature solari). Ti consiglio la lettura di questo articolo per saperne di più.

        Un saluto!

    • Tondolo Sebastiano

      Devo sostituire la serranda del garage con una blindata e il portoncino di entrata nella propria abitazione con uno blindato.
      Per usufruire del bonus sicurezza ho bisogno anche di un titolo edilizio ? E quali documenti devo conservare in caso di controllo? Grazie…

      • Cristina

        Buongiorno Sebastiano,
        Per il Bonus sicurezza non è necessario il titolo edilizio, perché si tratta di un lavoro di manutenzione ordinaria (edilizia libera). Occorre conservare tutta la documentazione che attesti la spesa sostenuta, quindi fatture/ricevute fiscali.

        Un saluto!

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