La ristrutturazione del bagno può presentare sfide e costi significativi, tuttavia, con una buona pianificazione e sfruttando gli incentivi e le agevolazioni, è possibile ottenere buoni risultati senza eccessive complicazioni. A tal proposito, viene confermato il bonus ristrutturazione bagno, che consiste in un sostegno fiscale sotto forma di detrazione IRPEF del 50% sul costo complessivo sostenuto per ristrutturare il bagno. Il Mio Bonus vi spiega come funziona, quali sono i requisiti per beneficiarne e le procedure di richiesta.
Cos’è il bonus ristrutturazione bagno
Trattasi di una detrazione fiscale sull’IRPEF pari al 50% sulle spese totali che il contribuente ha sostenuto per realizzare tutti i lavori di ristrutturazione del bagno.
Il bonus ristrutturazione bagno permette di beneficiare di un’agevolazione per rinnovare il proprio bagno di casa, con una spesa massima di 96.000 euro. La detrazione fa riferimento al più generale bonus ristrutturazioni, promosso dallo Stato per il settore edilizio.
Per accedere al bonus ristrutturazione bagno, è necessario realizzare le spese per rinnovare l’impianto idrico sanitario, ossia attraverso un intervento di manutenzione di tipo straordinario. Non tutti i lavori relativi al bagno, infatti, consentono di usufruire della detrazione fiscale. La detrazione è applicabile specificamente per interventi di rinnovamento, messa a norma e rifacimento dell’impianto idrico-sanitario, ovvero tutti lavori inclusi nella manutenzione straordinaria.
Attenzione
La sola sostituzione dei sanitari non permette di beneficiare della detrazione in quanto si configura come un intervento di manutenzione ordinaria, per il quale è comunque possibile usufruire del
bonus idrico. Inoltre, i lavori devono essere accompagnati da interventi di rinnovamento degli impianti o di eliminazione delle barriere architettoniche.
Come funziona
Il bonus ristrutturazione bagno si richiede esclusivamente in presenza di lavori di rinnovamento del bagno, che includono l’impianto idrico sanitario. Nello specifico, gli interventi che sono ammessi in questo bonus sono:
- manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari;
- manutenzione ordinaria, ma solo sulle parti comuni di edifici residenziali;
- lavori di rimozione delle barriere architettoniche, inclusi quelli per la realizzazione di bagni per disabili;
- lavori similari effettuati nelle zone colpite da calamità naturali.
È possibile portare in detrazione:
- opere di rinnovamento;
- messa a norma;
- rifacimento dell’impianto idrico-sanitario;
- spese relative a consulenza, redazione di documenti, progettazione e acquisto dei materiali, oltre alla posa in opera.
Altre informazioni
Se si decide di usufruire del bonus ristrutturazione bagno, si può accedere anche al
bonus mobili. Quest’agevolazione prevede una detrazione IRPEF pari al
50%, su una cifra massima di 8.000 euro per l’anno 2023, mentre per il 2024 l’importo si riduce a
5.000 euro. In questo caso, la detrazione si applica sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per l’immobile sottoposto a ristrutturazione. È importante notare che il bonus mobili è valido anche se le spese per l’acquisto di mobili non sono specificatamente associate al bagno, purché siano collegate all’immobile in fase di ristrutturazione.
Chi può richiedere il bonus ristrutturazione bagno
L’agevolazione fiscale del 50% può essere richiesta da tutti coloro che affrontano le spese per interventi di rinnovamento degli spazi domestici, quindi parliamo di lavori eseguiti su abitazioni, unità immobiliari unifamiliari e condomini. Non è possibile, pertanto, usufruire del bonus ristrutturazione bagno per interventi realizzati su immobili destinati a scopi commerciali o che hanno altri utilizzi non residenziali.
Sono idonei a richiedere il beneficio tutti i soggetti con un diritto reale sull’immobile, compresi proprietari, familiari, imprese e altri enti.
Possono usufruire del bonus ristrutturazione bagno i proprietari o possessori dell’immobile e coloro che hanno il diritto di godimento o la nuda proprietà. L’agevolazione è ammessa anche per i familiari conviventi.
Come ottenere la detrazione
Per accedere alla detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF, è necessario che i proprietari dell’immobile o gli aventi diritto alla detrazione effettuino i pagamenti per il rifacimento del bagno attraverso modalità tracciabili utilizzando, ad esempio, il bonifico bancario. Per usufruire del bonus ristrutturazione bagno, è importante seguire dei passaggi specifici. Li presentiamo di seguito:
- realizzare il pagamento delle spese tramite un bonifico parlante, ovvero un bonifico che riporti tutti i dati sulla causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che chiede la detrazione, quello della ditta che ha svolto i lavori con relativa Partita IVA e tutti i dati sulla fattura. Deve essere quindi indicato in modo chiaro chi sono i soggetti coinvolti e chi sta chiedendo la detrazione del 50%;
- avere tutti i permessi per la ristrutturazione, che possono essere richiesti al Comune dove si trova l’immobile. Può essere necessario, quindi, anche presentare la CILA, ovvero la comunicazione di inizio lavori;
- indicare in dichiarazione dei redditi tutti i dati relativi alla spesa, la tipologia di lavoro svolto, i dati catastali dell’immobile e l’eventuale numero di rate richieste.
Altre informazioni
Salvo modifiche, si potrà usufruire della detrazione del 50% fino al 31 dicembre 2024.
Documenti da presentare
Per ottenere la detrazione, è fondamentale:
- conservare tutte le fatture e i documenti che attestino il pagamento (di solito tramite bonifico bancario o postale);
- disporre di una documentazione che attesti la natura e l’entità degli interventi effettuati;
- rispettare eventuali altre condizioni e requisiti specificati dalla normativa.
Modalità di richiesta
La richiesta della detrazione avviene generalmente durante la compilazione della dichiarazione dei redditi, inserendo le informazioni relative alle spese sostenute e ai pagamenti effettuati nelle sezioni pertinenti del modello Redditi o del modello 730.
Le spese affrontate per la ristrutturazione del bagno possono essere detratte in rate annuali di pari importo per un periodo di anni determinato dalla normativa in vigore, di solito 10 anni. La detrazione viene applicata nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo a quello in cui sono stati effettuati i pagamenti.