L’utilizzo del pellet nelle case rappresenta un’alternativa green ad altri combustibili più inquinanti. Inoltre, fino a poco fa, il suo impiego era favorito anche dai prezzi più bassi rispetto ad altre forme di combustibili. Tuttavia, a causa dell’attuale situazione socio-economica, il costo del pellet è arrivato a costare anche tre volte quello che costava nel 2021. Per far fronte a questo aumento e sostenere i cittadini che avevano scelto questa forma di riscaldamento, il Governo ha introdotto il Bonus pellet. Il Mio Bonus ti spiega tutto quello che devi sapere sul Bonus pellet: in cosa consiste questa agevolazione, a chi spetta e come ottenerlo.
Indice
Che cos’è il Bonus pellet?
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto diverse misure per far fronte al caro energia che sta caratterizzando gli ultimi mesi. Infatti, oltre al Bonus bollette e al Bonus teleriscaldamento, è presente anche il Bonus pellet.
Negli ultimi anni, molte persone avevano deciso di passare al pellet come forma di riscaldamento più green ed ecologico. Oltre alla sostenibilità, la sua diffusione è stata favorita da aspetti economici. Il prezzo del pellet era più basso, in confronto ad altri combustibili.
Nel 2022, però, il caro prezzi ha colpito indistintamente diverse aree, tra cui anche il prezzo dei pellet.
Bonus pellet vs Bonus stufe a pellet
Il Bonus pellet 2023 inerente la riduzione dell’IVA non deve confondersi con il Bonus stufe a pellet.
Quest’ultimo consiste in una serie di agevolazioni e detrazioni per la sostituzione degli impianti di riscaldamento a gas con quelli a biomasse (pellet, stufe e caldaie a legna).
Infatti, non esiste un bonus specifico per chi vuole comprare una stufa a pellet. Invece, i cittadini possono usufruire di una delle diverse misure introdotte dallo Stato e legate all’edilizia domestica.
Nello specifico, le agevolazioni sono:
- Ecobonus: detrazione tra il 50 e l’85% per l’acquisto e l’installazione di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
- Bonus ristrutturazione: consiste nella detrazione Irpef del 50% per interventi di manutenzione straordinaria, tra cui rientrano l’acquisto e la posa della stufa a pellet;
- Conto termico: rimborso fino al 65% della spesa sostenuta per l’acquisto e il montaggio di una nuova stufa a pellet, in sostituzione di una di vecchia generazione.
Bonus pellet: a chi spetta?
Il Bonus pellet si rivolge a tutti i cittadini che acquistano sacchetti di pellet. Non vi sono requisiti di reddito, di impiego o di altro tipo.
Inoltre, il pellet può essere acquistato per qualsiasi finalità, senza fare distinzione tra ambienti domestici, non domestici o per rivenderlo.Il bonus si applica per sacchetti di qualsiasi dimensione, non solo per i classici sacchetti da 15 kg.
Come funziona il Bonus pellet?
Dal 1º gennaio 2023, chi acquista il combustibile pellet ottiene una riduzione dell’aliquota IVA al 10%. Prima dell’entrata in vigore del Bonus pellet, l’IVA era al 22%.
Questa riduzione avviene in automatico per tutti coloro che effettuano l’acquisto. Pertanto, non occorre presentare nessuna domanda. Inoltre, l’agevolazione è valida per l’acquisto di qualsiasi dimensione di sacchetti di pellet.
Il bonus pellet è valido fino al 29 febbraio 2024, salvo proroghe. Inoltre, alcune regioni offrono sconti extra per l’acquisto di pellet.
Quanto si risparmia?
Con l’aumento dei prezzi, un sacchetto di pellet da 15kg (il più popolare) arriva a costare 15 euro (IVA esclusa). Se a questo prezzo si aggiunge il 22% di IVA, il prezzo totale per il consumatore è di 18,30 euro.
Con la riduzione IVA, lo stesso prodotto arriva a costare 16,50 euro complessivi. Così, il risparmio è di 1,50 euro.
Tenendo in considerazione che, in inverno, si consumano circa 30 sacchetti di pellet al mese, il risparmio sarà di circa 30-45 euro mensili.
Nonostante l’agevolazione dell’IVA, il pellet conviene ancora come combustibile per il riscaldamento? Tutte le forme di energia hanno visto un incremento dei prezzi nel corso del 2022. Questo rincaro non si fermerà nel 2023.
Nello specifico, un sacchetto di pellet (15 kg) è passato a costare da 5 euro nel 2021 a 10-15 euro nel 2022-2023.
Nonostante questo aumento spropositato, il pellet rappresenta ancora un’alternativa conveniente al gas.
Come richiederlo?
Per ottenere l’agevolazione non bisogna presentare nessuna domanda. Infatti, la riduzione IVA avviene in automatico al momento dell’acquisto.
Inoltre, non sono richiesti requisiti né moduli da compilare e l’agevolazione sarà in vigore per tutto il 2023.
Salve, vorrei chiedere se un commerciante ha acquistato a Dicembre 2022 del pellet con Iva al 22% e lo ha venduto nel 2023
può recuperare la differenza sull’ Iva?
Grazie
Saluti
Buongiorno Antonella,
Nella prossima dichiarazione, lei recupererà l’IVA pagata, nel suo caso al 22%.
Un saluto.
Sono un rivenditore e ho acquistato diversi bancali di Pellet a novembre 2022 pagando il 22% dell’IVA, ora con questo taglio non capisco se posso abbassare anche io il prezzo del 12% o meno o se ci vado rimettere personalmente quel 12 % di differenza
Buongiorno Franco,
Dal 1º gennaio 2023 non è cambiato il prezzo del prodotto, ma soltanto l’IVA. Di conseguenza, non ci rimetterà nulla perchè recupererà l’IVA pagata (nel suo caso, al 22%) nella prossima dichiarazione.
Un saluto!