Gli infissi costituiscono una parte fondamentale delle nostre abitazioni, perché contribuiscono all’isolamento termico e acustico. Per coloro che hanno intenzione di sostituire le loro vecchie finestre, il Governo ha previsto una serie di detrazioni fiscali interessanti. Si tratta del Bonus infissi, che in realtà rientra in diverse agevolazioni, per cui ognuno può scegliere quella che si adatta meglio alla propria casistica. Il Mio Bonus ti spiega quali sono le opzioni per beneficiare del Bonus infissi, quali sono i requisiti e come ottenerlo nel 2024.
Che cos’è il Bonus infissi 2024?
Quando si parla di Bonus infissi, ci si riferisce in realtà ad una serie di agevolazioni edilizie concesse dallo Stato. Esse, infatti, possono coprire le spese degli infissi all’interno della realizzazione di interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico.
Nel prorogare questi bonus edilizi, la Legge di Bilancio 2024 ha anche previsto la proroga del Bonus infissi per tutto l’anno in corso.
Il Bonus infissi consiste in una detrazione fiscale del 65% in caso di interventi di riqualificazione globale che riguardino anche gli infissi, oppure della detrazione del 50% se si cambiano solo finestre e portefinestre, Con materiali nuovi che garantiscano il miglioramento energetico del proprio immobile.
Il Bonus infissi non è un bonus a sé stante, ma può essere ottenuto attraverso tre misure:
A chi spetta?
Hanno diritto al Bonus infissi tutti i contribuenti, anche se non risiedono in Italia. Nello specifico, spetta a:
- persone fisiche;
- società di persone e di capitali;
- esercenti arti e professioni;
- associazioni di professionisti;
- aziende;
- imprenditori individuali;
- titolari di Partita IVA;
- enti pubblici e privati non impegnati in attività commerciali;
- condomini;
- istituzioni autonome per l’edilizia sociale;
- cooperative edilizie indivise;
- proprietari o nudi proprietari delle unità immobiliari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- inquilini o comodatari.
Rientrano nei beneficiari, purché risultino intestatari dei bonifici:
- familiari conviventi del possessore dell’immobile (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado);
- convivente, anche se fuori dal matrimonio o unione civile;
- coniuge separato, purché intestatario del bene immobile insieme all’altro coniuge.
Come funziona?
Non essendo un vero e proprio bonus, il Bonus infissi assume caratteristiche diverse a seconda della misura scelta per ottenere il rimborso.
In linea generale, il Bonus infissi consente di ottenere la detrazione per l’acquisto di nuovi infissi per sostituire le finestre vecchie, non più performanti.
In alcuni casi, le nuove finestre devono garantire un miglioramento energetico, mentre in altri casi devono rientrare nello svolgimento di specifici interventi.
Di seguito vengono elencate tutte le agevolazioni nelle quali rientra il Bonus infissi.
Bonus infissi con Bonus ristrutturazione
Il Bonus ristrutturazione prevede una detrazione fiscale del 50% sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria eseguiti su un’unità immobiliare o in un condominio.
In particolare, gli interventi che consentono di accedere al beneficio, su una spesa massima di 96.000 euro, sono i seguenti:
- manutenzione straordinaria;
- restauro e ristrutturazione edilizia;
- manutenzione ordinaria, solo sulle parti comuni di edifici residenziali.
Importante
L’installazione di infissi rientra negli interventi di manutenzione ordinaria.
Con questa misura si possono sostituire gli infissi sia interni che esterni, purché vi sia un cambiamento nella tipologia dell’infisso scelto. Per esempio, deve cambiare il tipo di materiale, la modalità di apertura o l’isolamento termico.
Il Bonus infissi con il Bonus ristrutturazione può essere utilizzato solo in immobili di tipo residenziale.
Bonus infissi con Ecobonus
Se l’intervento rientra nell’ambito del miglioramento energetico dell’abitazione o dell’edificio, allora si può optare per l’Ecobonus.
L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale che va dal 50% al 65%, per le singole unità immobiliari, e riguarda i lavori di miglioramento dell’efficienza energetica.
Gli interventi inerenti la sostituzione degli infissi rientrano nell’aliquota del 50% e devono garantire il miglioramento della classe energetica dell’immobile.
A differenza del Bonus ristrutturazione, l’Ecobonus può essere impiegato anche negli immobili commerciali, come negozi e uffici. La condizione, però, è che siano dotati di impianto di riscaldamento.
Essendo un lavoro all’interno dell’ambito energetico, la sostituzione degli infissi deve avere determinate caratteristiche:
- il valore di conduttività termica delle nuove finestre deve essere minore del limite stabilito per la propria zona climatica. L’elenco con i valori suddivisi per province è consultabile in questo link;
- sulla base di questo valore viene determinato anche il tetto massimo di spesa, compreso tra i 550 e i 750 euro a metro quadro. Tuttavia, le spese per i materiali accessori, per la posa e l’installazione non hanno limiti di spesa.
Bonus infissi con Bonus sicurezza
Anche il Bonus sicurezza consiste in una detrazione fiscale del 50%, il cui limite massimo di spesa è di 96.000 euro.
Per far rientrare il Bonus infissi all’interno di questo incentivo, occorre migliorare la sicurezza nell’abitazione. Pertanto, i nuovi infissi devono essere legati alla sicurezza e prevedere l’installazione di:
- inferriate;
- grate;
- tapparelle di sicurezza;
- persiane di sicurezza;
- porte blindate.
Bonus infissi con Bonus barriere architettoniche
Il Bonus barriere architettoniche è una detrazione del 75% sulle spese sostenute per realizzare interventi volti all’eliminazione di ostacoli che impediscono la libertà di movimento negli edifici.
Applicabile agli immobili già esistenti, il Bonus barriere architettoniche è l’unico che consente di ottenere il rimborso tramite lo sconto in fattura o la cessione del credito, oltre alla detrazione fiscale.
Tuttavia, per poter beneficiare del Bonus infissi con questa modalità, è necessario che la sostituzione degli infissi rispetti il DM 236/1989. Questo Decreto afferma che i lavori devono garantire “l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”.
Bonus infissi e Superbonus
Esiste un modo per usufruire del Bonus infissi e ottenere una detrazione fiscale superiore ed è il caso del Superbonus. Tuttavia, in questo caso, gli interventi da realizzare sono diversi e occorre seguire delle regole precise per ottenere il beneficio.
Importante
Il Superbonus consiste in un’agevolazione fiscale pari al 90% per le spese relative a lavori di miglioramento energetico. È anche necessario che l’intervento comporti un miglioramento di due classi energetiche.
Nello specifico, il Superbonus richiede l’esecuzione di almeno uno degli interventi definiti “trainanti”. Soltanto così si possono realizzare, in parallelo, altri interventi minori, detti “trainati”.
Quali sono gli interventi trainanti?
Interventi di isolamento termico sugli involucriSostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuniSostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendentiInterventi di riqualificazione per la riduzione del rischio sismico
Di conseguenza, si può ottenere la detrazione del 90% per la sostituzione delle finestre se si eseguono uno di questi interventi principali o trainanti.
Quale incentivo conviene scegliere?
Nel momento in cui si decide di sostituire gli infissi, sono diverse le formule a cui accedere. Nello specifico, abbiamo visto come esistono quattro diverse alternative.
Alcune di queste, però, richiedono l’esecuzione di un progetto più ampio. Per esempio, il Bonus sicurezza conviene solo se si desidera agire nell’ambito della sicurezza. Se, invece, si vogliono solo installare gli infissi, allora vi sono altre agevolazioni più convenienti.
È plausibile voler optare per la detrazione maggiore, ovvero quella prevista dal Superbonus 90%. Si tratta, però, di una misura complessa perché deve essere accompagnata da altri lavori, soprattutto a livello condominiale.
Se il condominio non vuole optare per il Superbonus, allora il cittadino può decidere di affidarsi all’Ecobonus. Questa opzione richiede che vi sia un miglioramento delle condizioni energetiche dell’immobile e può essere implementata anche in locali commerciali.
Invece, un’altra alternativa interessante è rappresentata dal Bonus ristrutturazione. Questo incentivo è l’unico che può essere ottenuto in caso di nuova installazione e in assenza di impianto di riscaldamento all’interno dell’immobile.
Scadenza del Bonus infissi
Per conoscere la scadenza del Bonus infissi, occorre fare riferimento alle diverse misure a disposizione.
Grazie alle varie proroghe in atto, è stata fissata come scadenza il 31 dicembre 2024 per:
- Bonus ristrutturazione;
- Ecobonus;
- Bonus sicurezza.
Per quanto concerne il Superbonus, la sua scadenza è fissata per il 2025 ma con delle riduzioni progressive dell’aliquota, ovvero:
- 90% per le spese sostenute nel 2023;
- 70% per le spese del 2024;
- 65% per le spese del 2025.