Un bonus dedicato all’involucro esterno degli edifici, permettendo non solo la restaurazione, ma anche il suo miglioramento estetico. Di questo si occupava il Bonus facciate, un’agevolazione all’interno della categoria dei Bonus edilizi. Negli anni è passata dall’essere una detrazione fiscale del 90% al 60%, fino al 31 dicembre 2022. Infatti, nel 2023 il Bonus facciate non è stato prorogato. Nonostante ciò, vi sono delle buone alternative che permettono di ottenere incentivi per la realizzazione degli stessi interventi. Il Mio Bonus ti racconta in cosa consiste il Bonus facciate e quali sono le agevolazioni ancora in vigore nel 2023.
Indice
Che cos’è e come funziona il Bonus facciate?
Il Bonus facciate è un’agevolazione fiscale per i lavori di restauro e rinnovo delle facciate esterne di edifici già esistenti.
È stato introdotto per la prima volta dalla Legge di Bilancio 2020 e consisteva in una detrazione fiscale del 90%. Con la proroga della Legge di Bilancio 2022, però, l’aliquota è stata ridotta al 60%.
Bonus facciate: a chi spetta?
Il Bonus facciate è un incentivo che prevede una detrazione sia IRPEF che IRES, pertanto è utilizzabile sia dalle persone fisiche che dalle imprese.
In particolare, hanno diritto all’agevolazione fiscale tutti i contribuenti, residenti o non residenti in Italia, tra cui:
- persone fisiche, inclusi gli esercenti arti e professioni;
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- inquilini o comodatari;
- soci di cooperative;
- soci di società semplici.
Oltre ai soggetti appena elencati, hanno diritto alla detrazione anche i seguenti soggetti, purché partecipino nelle spese (intestatari di bonifici/fatture):
- familiari conviventi del possessore dell’immobile (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado);
- convivente, anche se fuori dal matrimonio o unione civile.
Bonus facciate: cosa comprende e interventi ammessi
Nel Bonus facciate rientrano tutti gli interventi di restauro e ristrutturazione dell’involucro esterno dell’edificio, tra cui anche i balconi e gli ornamenti. Inoltre, sono inclusi anche i lavori di sola pulizia e tinteggiatura.
Gli interventi che permettono l’accesso al Bonus facciate possono essere effettuati anche solo su una parte dell’edificio, ma non possono essere eseguiti durante la fase di costruzione o durante la demolizione o ricostruzione dell’edificio.
In generale, la detrazione del 60% sulle spese agevolabili si applica a:
- pittura e colorazione esterna;
- lavori su balconi o fregi;
- lavori su strutture verticali opache che hanno un effetto termico o che interessano il 10% dell’intonaco dell’edificio;
- acquisto di materiali;
- progettazione dei lavori;
- costo dell’installazione delle impalcature;
- smaltimento dei materiali;
- IVA, imposta di bollo, diritti pagati per la richiesta dei titoli abilitativi edilizi;
- interventi per aumentare la classe energetica dell’involucro dell’edificio.
Come ottenere il Bonus facciate?
Per ottenere il Bonus facciate non occorreva eseguire nessuna operazione prima dell’inizio dei lavori. Bisognava, però, stare attenti agli step successivi all’esecuzione dei lavori.
Infatti, un aspetto fondamentale per riuscire a usufruire del Bonus facciate era la tracciabilità dei pagamenti. Infatti, le spese sostenute dovevano essere effettuate mediante bonifico parlante, contenente i seguenti dati:
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento;
- numero e data della fattura che viene pagata.
Inoltre, per gli interventi di efficienza energetica, bisognava ottenere due documenti:
- attestato di prestazione energetica (APE);
- asseverazione tecnica che attestasse il rispetto dei requisiti tecnici necessari.
Per questa tipologia di interventi, inoltre, era necessario inviare la comunicazione all’ENEA, entro 90 giorni dalla fine dei lavori effettuati.
Tale comunicazione, da inviare in maniera telematica, doveva contenere:
- dati catastali dell’edificio e di chi ha sostenuto le spese;
- tipologia di intervento effettuato;
- costo complessivo dell’intervento;
- risparmio annuo di energia raggiunto.
Infine, il Bonus facciate poteva essere fruito in tre diverse modalità:
- tramite detrazione fiscale in fase di dichiarazione dei redditi, spalmata in 10 quote annuali di pari importo;
- con sconto immediato in fattura;
- con cessione del credito d’imposta.
Bonus facciate: scadenza e proroga
Il Bonus facciate è una misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2020 ed è stata prorogata fino al 31 dicembre 2022; con una riduzione dell’aliquota fiscale.
Fino al 31 dicembre 2021, infatti, la detrazione fiscale dell’incentivo era del 90%. Coloro che avevano iniziato gli interventi nel 2021 potevano continuare a beneficiare della massima riduzione solo se le spese erano state pagate prima della fine del 2021.
Invece, per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, la detrazione scendeva al 60%. Non è stata prevista nessuna proroga per il 2023.
Di conseguenza, per ottenere l’agevolazione fiscale, occorreva sostenere tutte le spese degli interventi entro il 31 dicembre 2022, indipendentemente dallo stato dei lavori.
Bonus facciate: qual è l’alternativa nel 2023?
Sebbene non sia stata prevista la proroga del Bonus facciate per il 2023, esistono delle valide alternative ancora in vigore. Si tratta, infatti, del Bonus ristrutturazione e dell’Ecobonus.
Per quanto concerne il Bonus ristrutturazione, è possibile ottenere una detrazione fiscale del 50% anche per la realizzazione di interventi sulle facciate degli edifici. Per esempio, il rifacimento e la sostituzione di cornicioni e la riparazione di finestre, balconi e davanzali.
In questo caso, il limite di spesa consentito è pari a 96.000 euro per ogni unità immobiliare.
Invece, l’Ecobonus consente di realizzare interventi alle facciate degli edifici nell’ambito del miglioramento dell’efficienza energetica, ad esempio il cappotto termico. Questa agevolazione consente di ottenere una percentuale di detrazione fino al 75%.
Salve Cristina sono stati finiti i lavori nel giugno 2022 posso ancora fare domanda del bonus facciate ,mi è stato detto che le poste stanno erogando
Buon pomeriggio,
purtroppo la scadenza del bonus facciate era fissata al 31 dicembre 2022.
Un saluto
Buongiorno ho uno stabile con 2 appartamenti mal ridotti, con muffa e umidità, è zero intonaco a tutto lo stabile mi potresti dire che bonus posso richiedere grazie
Buongiorno,
Potresti vedere, in base ai lavori da eseguire, se puoi richiedere l’Ecobonus o il Superbonus.
Un saluto
Buonasera, vorrei sapere se posso effettuare lavori di tinteggiatura facciate e rifacimento balconi nell’ambito del bonus ristrutturazioni, e quali documenti e pratiche burocratiche sono necessarie per accedere al bonus.
Grazie
Buongiorno,
Teoricamente sì, perché sono lavori che rientrano nell’ambito del Bonus ristrutturazione (vedi Bonus terrazzi). In questo articolo sul Bonus ristrutturazione trovi tutta la documentazione necessaria.
Un saluto 🙂
Buongiorno è possibile una cessione del credito per il bonus facciate?
Buongiorno,
Innanzitutto il Bonus facciate non è più in vigore quest’anno. Poi la cessione del credito non è più un’opzione per quasi nessun bonus.
Un saluto!
Devo rifare il portoncino uscita poggiolo in cucina, quali Bonus posso ottenere?
Quale documentazione devo presentare?
Buongiorno,
L’unico bonus in questo caso è il Bonus sicurezza, ma il portoncino deve essere sostituito con una porta in sicurezza, come una porta blindata. Ti consiglio di leggere questo articolo sul Bonus sicurezza per sapere tutte le caratteristiche della detrazione.
Un saluto!
Nel 2023 per ristrutturare balcone in cemento e rifarlo in ferro battuto e per ritingere la facciata su due lati ant e post occorre la cila? O che iter burocratico bisogna seguire?la casa si trova zona A grazie
Buongiorno,
Il Bonus facciate non è più disponibile nel 2023. Per effettuare dei lavori sul balcone, bisognerebbe fare riferimento al Bonus verde, ma gli interventi devono riguardare l’allestimento di spazi verdi al suo interno.
Un saluto!
Buongiorno, sto rifacendo la facciata della mia casa (demolizione intonaco ammalorato e ripristino con nuovo intonaco. I lavori sono iniziati nel 2023, come bonus posso accedere a quello ristrutturazioni al 50%? È sufficiente per la detrazione il solo bonifico parlante o devo espletare altre pratiche? Grazie
Buongiorno,
Occorre essere certi che gli interventi che si stanno realizzando rientrino tra quelli ammessi nel Bonus ristrutturazione. Per il resto, è sufficiente il bonifico parlante che faccia riferimento alla normativa (“Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917 del 1986”.)
Un saluto!
Io ho aperto la CILAS entro il 5 novembre 2022 con condominio due abitazioni per rientrare nell ECOBONUS 110% , posso integrare ancora il bonus facciata
Buongiorno,
Il Bonus facciate non è più disponibile nel 2023.
Un saluto!
Dovrei intervenire su due facciate di seconda casa. Per rifacimento intonaco e tinteggiatura e verniciatura inferriate relative.quale agevolazioni posso usufruire? Grazie
Buongiorno Antonietta,
Il Bonus facciate non è più in vigore. Eventualmente potresti beneficiare del Bonus ristrutturazione o dell’Ecobonus, ma dovresti eseguire dei lavori in più.
Un saluto!
Devo ritinteggiare l’esterno della mia abitazione sita in Friuli. Al momento posso godere di qualche agevolazione ?
Buongiorno Giuseppe,
Il Bonus facciate non è più in vigore. L’intervento di tinteggiatura potrebbe rientrare nell’Ecobonus o nel Bonus ristrutturazione ma deve essere affianco, nel primo caso, da interventi di efficientamento energetico e, nel secondo caso, da sostituzioni e miglioramenti.
Un saluto