In un periodo caratterizzato dalla crisi energetica, dove le bollette raggiungono cifre mai viste prima, il Governo ha pensato ad introdurre una misura per sostenere i costi delle utenze domestiche. Il Bonus dipendenti con figli, infatti, è un sostegno economico erogato in busta paga ai lavoratori. Inizialmente la soglia era di 600 euro, ma di recente è stata alzata a 3.000 euro e rinnovata nel 2023. Il Mio Bonus ti spiega tutti i dettagli sul Bonus bollette 3.000 euro, chi lo assegna e come viene erogato ai lavoratori.
Cos’è il Bonus bollette 3000 euro 2023?
Il Bonus bollette 3000 euro è un contributo economico, introdotto nel 2022 e riconfermato anche nel 2023, che i datori di lavoro concedono ai propri dipendenti per pagare le utenze domestiche.
Si tratta di un aiuto concesso per far fronte al’aumento dei costi dell’energia e si applica quindi alle bollette. Sono diverse le misure per contrastare il caro bollette e il Bonus 3000 euro in busta paga rappresenta, senza dubbio, una di queste. Infatti, questa misura può essere utilizzata per pagare le utenze domestiche, tra cui quelle dell’acqua, gas ed elettricità.
La particolarità di questo bonus è che viene assegnato in maniera libera e facoltativa dai datori di lavoro privati ai loro lavoratori.
Infatti, non si tratta di un vero e proprio bonus, ma di un fringe benefit. Questo significa che la retribuzione prevista non avviene sotto forma monetaria, non è soggetta a tassazione e non concorre a formare il reddito IRPEF.
Cosa si intende per “fringe benefits”?
I fringe benefits sono dei compensi in natura corrisposti ai lavoratori dipendenti, in aggiunta della retribuzione. Alcuni esempi sono i buoni pasto, l’auto aziendale, il telefono aziendale, il servizio di mensa e le polizze assicurative.
Innalzamento della soglia: da 600 euro a 3.000 euro
Prima del 2022, la soglia originaria del Bonus bollette era di 258,23 euro. Tuttavia, per aumentare la sua efficacia e combattere il caro bollette, il Governo Draghi aveva aumentato la soglia a 600 euro, soltanto per il 2022.
Tuttavia, il nuovo Governo Meloni, attraverso il decreto Aiuti-quater, alza ulteriormente il tetto e lo porta a 3.000 euro. Come il precedente bonus 600 euro, anche il bonus 3.000 euro è una somma che i datori di lavoro possono inserire nel programma di welfare aziendale, per il pagamento delle utenze domestiche.
Inizialmente, la sua scadenza era fissata per il 12 gennaio 2023 e per tutte le bollette emesse nel 2023 che riguardano i consumi del 2022. Tuttavia, il Decreto Lavoro emanato a maggio 2023 ha rinnovato tale misura per i dipendenti.
A chi spetta il Bonus dipendenti con figli?
Importante
Il Bonus bollette 3000 euro è rivolto a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato con almeno un figlio a carico.
Da tale welfare aziendale, però, restano esclusi i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni. Inoltre, rispetto al 2022, da maggio 2023 viene introdotto un nuovo requisito. Il beneficio, infatti, riguarda soltanto i dipendenti con figli a carico.
Pertanto, possono accedere a questo welfare i dipendenti con figli, compresi:
- quelli a carico del lavoratore;
- i figli riconosciuti nati fuori dal matrimonio;
- i figli adottivi o affidati.
Nello specifico, tra i datori di lavoro compresi in questa agevolazione, rientrano anche le seguenti categorie, purché dispongano di lavoratori dipendenti propri:
- lavoratori autonomi e studi professionali;
- enti pubblici economici;
- soggetti che non svolgono un’attività commerciale.
Inoltre, per quanto concerne i dipendenti, non vi è nessun limite reddituale né di ISEE, e possono beneficiare del Bonus anche i seguenti soggetti:
- lavoratori autonomi occasionali;
- collaboratori CO.CO.CO;
- altri percettori di reddito assimilato, come i tirocinanti.
Attenzione
Per i lavoratori dipendenti senza figli non è previsto il Bonus bollette 3.000 euro. Tuttavia, rimane in vigore il fringe benefit, ma la sua soglia è quella ordinaria di 258,23 euro.
Bonus bollette 2023: come richiederlo online?
Per usufruire del Bonus bollette 3000 euro non è necessario inoltrare nessuna domanda. Infatti, l’erogazione dell’agevolazione spetta a ciascuna azienda, che provvede ad incrementare la retribuzione attraverso l’aggiunta di questo contributo. Trattandosi di un welfare aziendale, il Bonus bollette in busta paga non è soggetto a tasse e contributi.
Documentazione necessaria
Affinché il datore di lavoro possa erogare la somma spettante a ciascun lavoratore, è necessario che questi ultimi presentino determinati documenti.
Prima di tutto, con l’introduzione del requisito dei figli, i lavoratori devono fornire al datore di lavoro il codice fiscale dei figli a loro carico.
Inoltre, il datore di lavoro deve richiedere ai suoi dipendenti dei documenti giustificativi delle spese sostenute (come le fatture delle bollette).
In alternativa, il datore di lavoro può richiedere una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Il sito web dell’Agenzia delle Entrate ha specificato gli elementi che può contenere la dichiarazione sostitutiva:
- numero e intestatario della fattura (se diverso dal lavoratore, si deve specificare il rapporto che la persona ha con quest’ultimo);
- tipologia di utenza;
- importo pagato;
- data e modalità di pagamento.
Attenzione
Attraverso questa dichiarazione il lavoratore attesta di possedere la documentazione circa il pagamento delle utenze domestiche e che queste non sono già state oggetto di altri rimborsi.
Come funziona il Bonus bollette per i dipendenti?
Nel 2022, per il Bonus 3000 euro (ex Bonus 600 euro) erano stati stanziati 86,3 milioni di euro. Si tratta, inoltre, di un bonus retroattivo, perché i datori di lavoro possono rimborsare tutte le bollette, anche quelle già pagate, a partire da gennaio 2022.
Le modalità di erogazione del Bonus bollette sono due:
- rimborso in busta paga: il lavoratore riceve nella sua busta paga il rimborso delle bollette già pagate, previa presentazione delle fatture (o della dichiarazione);
- erogazione diretta: l’azienda versa direttamente in busta paga le somme che il lavoratore dovrà pagare per le utenze domestiche.
Fino ad oggi, l’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni solo per la prima modalità, il rimborso delle bollette già pagate. Non avendo ancora specificato il funzionamento della seconda modalità di erogazione, il rimborso rimane l’unico modo per usufruire del beneficio.
Chiaramente, il rimborso delle bollette riguarda solo la parte effettivamente spesa dal lavoratore, anche se il tetto massimo dell’agevolazione può essere superiore alla somma spesa.
Tuttavia, un’azienda può concedere dei benefit superiori ai 3000 euro per l’anno 2022. In questo caso, però, l’intera cifra (anche i 3000 che dovrebbero essere coperti dal Bonus) saranno soggetti ad imposizione fiscale.
Attenzione
Il Bonus bollette per dipendenti spetta a ciascun genitore titolare di reddito di lavoro, anche in presenza di un solo figlio. L’importante è che il figlio sia a carico di entrambi i genitori.
Quali spese copre il Bonus bollette dipendenti 2023?
Il Bonus bollette 3000 euro copre tutti i costi delle utenze domestiche riferiti all’anno di imposta 2023. In particolare, l’Agenzia delle Entrate specifica che nelle “utenze domestiche” sono inclusi i costi del servizio idrico, del gas naturale e dell’energia elettrica.
Questa agevolazione economica si applica alle bollette dell’acqua, dell’energia elettrica e del gas degli immobili ad uso abitativo del dipendente, del coniuge o dei suoi familiari, a prescindere dalla residenza/domicilio del lavoratore. L’unica condizione per beneficiare del Bonus è che siano loro a pagare le spese delle bollette.
Rientrano nel Bonus anche le spese condominiali? Sì, tra le utenze rimborsabili dal Bonus bollette rientrano anche le spese intestate al condominio, come riscaldamento e acqua. Queste spese, infatti, vengono ripartite tra i vari condomini e, quindi, alla parte intestata al lavoratore viene applicata l’agevolazione.
Cosa succede se il lavoratore dipendente è in affitto? Il Bonus bollette 3000 euro può essere usato anche da chi è in affitto. Infatti, se le bollette sono intestate al proprietario, ma nel contratto è previsto che vengano pagate dall’inquilino, allora il datore di lavoro può effettuare il rimborso. L’unica condizione affinché avvenga il rimborso è che nel contratto sia specificato che il pagamento avviene in base al consumo.
Per il rimborso luce e gas, se la bolletta e stata rateizzata come funziona, viene rimborsata solo le rate pagate o tutta la somma?
Buon pomeriggio,
per avere il rimborso occorre che tutte le bollette siano state pagate.
Un saluto
Buonasera ho dato al datore di lavoro tt le bollette del 2023 di un tot di 1500…. Qnt prenderò?
Buongiorno,
la scelta di come gestire il bonus spetta all’azienda, che decide se e quanto riconoscere in busta paga per aiutare i dipendenti, anche con le bollette.
Un saluto
Buongiorno
Chi usufruisce del bonus sociale può usufruire del bonus bollette 3000 euro?
Grazie
Buon pomeriggio,
si, può utilizzarlo.
Un saluto
Buongiorno,io e il mio compagno abbiamo 2 figli e conviviamo,per quanto riguarda il bonus bollette,se le bollette sono intestate a me il mio compagno può usufruirne lo stesso?
Grazie
Buongiorno,
Come riporta l’articolo, in questo caso occorre che suo marito scriva un’autodichiarazione in cui afferma che l’intestatario non è lui, ma la moglie.
Un saluto
Buongiorno il lavoratore dipendente privato, senza figli, non ha diritto a nulla? Grazie
Buongiorno,
Il bonus in questione è rivolto solo ai dipendenti con figli. Tuttavia, sempre nell’ambito bollette è in vigore il Bonus sociale bollette, se hai un ISEE inferiore a 15.000 euro.
Un saluto!
Salve,
per quanto riguarda i consumi del bimestre dicembre 2021/ Gennaio 2022 con emissione della fattura a Febbraio 2022 come dobbiamo regolarci?
Grazie mille
andrea
Buongiorno,
La scadenza prevista per questa agevolazione è il 12 gennaio 2023. Tuttavia, nel 2023 verranno introdotti altri bonus per far fronte all’aumento delle bollette.v Ad esempio, è stato prorogato il Bonus sociale, con dei limiti di ISEE. Presto verranno comunicate le modalità!
Cordiali saluti
Il bonus bollette di 300 euro spetta anche ai pensionati ?
Buongiorno Pasquale,
No, il Bonus bollette di 3000 euro spetta solo ai lavoratori dipendenti del settore privato.
Un caro saluto!
Per le bollette da includere nel bonus dei € 3000 bisogna considerare la data delle bollette o il pagamento delle stesse. Esempio: la bolletta gas di novembre/ dicembre 2021 e pagata nel 2022 è da considerare nell’autocertificazione?
Grazie.
Simo
Buongiorno,
è da considerare la data della bolletta e quindi riguarda tutte le bollette emesse nel 2022 e fino al 12 gennaio 2023, se riguardano i consumi del 2022.
Un saluto 🙂